Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2803034
Anno: 
2021
Abstract: 

La ricerca proposta è collegata alle attività del Progetto Archeologico Libanese-Italiano nella Regione di Tiro, una collaborazione tra la Sapienza Università di Roma, l'Università Libanese e la Direzione Generale delle Antichità libanese (DGA) per l'indagine archeologica e la protezione, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale nel territorio intorno a Shawakeer e Ras el-Ain, nel Libano meridionale. Queste aree, a differenza della zona dell'attuale istmo di Tiro, sono rimaste assai poco esplorate e, per supplire a questa carenza di informazioni su un antico e cruciale paesaggio costiero, dal 2019 il progetto libanese-italiano ha avviato un'indagine su più livelli da remoto e sul campo, che ha già prodotto e continuerà a produrre grandi masse di dati, che comprendono informazioni di archivio, dati spaziali, topografici, archeologici, storici, architettonici, paesaggistici, geomorfologici e idrogeologici. Questi dati eterogenei per quantità e qualità necessitano di un adeguato sistema di raccolta, gestione e analisi per mezzo di un'apposita banca dati relazionale su piattaforma GIS che consenta di estrarre il massimo potenziale informativo per l'interpretazione storico-archeologica e la pianificazione di strategie di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della regione.
La banca dati gestita e utilizzata nel corso del progetto servirà:
1) come strumento di analisi di modi, tempi e forme dell'occupazione del territorio, di sfruttamento delle risorse idriche e di interazione urbana-rurale-marittima, che produca un progresso nelle conoscenze storico-archeologiche sulla regione;
2) come base per un catalogo del patrimonio archeologico e culturale della regione in esame, per monitorarne le condizioni nel tempo e per creare, in accordo con la DGA e in collaborazione con altri progetti internazionali nella regione di Tiro, un database unico del patrimonio archeologico e culturale di quest'area per la realizzazione di una carta archeologica regionale.

ERC: 
SH6_3
SH6_1
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3604802
sb_cp_is_3584960
sb_cp_es_468695
sb_cp_es_468696
Innovatività: 

Ci sono due ambiti principali nei quali la ricerca proposta mostra carattere di innovatività e potenzialità di realizzare un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte.
1) In primo luogo, a differenza delle aree archeologiche localizzate sull'attuale istmo di Tiro, il tratto di costa a sud di esso e il suo immediato entroterra sono rimasti pressoché inesplorati, nonostante sia affermato da tempo nella tradizione degli studi che queste aree corrispondano a quelle del più antico insediamento umano sulla terraferma a Tiro e che abbiano svolto un ruolo cruciale nello sviluppo di Tiro stessa attraverso le epoche per la presenza di sorgenti di acqua dolce. Pertanto, la possibilità di raccogliere, gestire ed elaborare dati provenienti da una nuova ricerca sul campo nelle regioni di Shawakeer e Ras el-Ain e di estrarre informazioni storiche, archeologiche e topografiche da questi stessi dati prometterà di produrre un notevole avanzamento nelle conoscenze, consentendo di ricostruire la sequenza occupazionale in queste aree, di comprendere forme e modelli dell'insediamento e dello sfruttamento del territorio e delle risorse idriche nel passato e attraverso le epoche in questo paesaggio culturale costiero fondamentale e ad oggi ancora pressoché sconosciuto.
2) Dal punto di vista metodologico, il progetto integra in modo innovativo esperienze maturate all'interno delle grandi tradizioni archeologiche della Sapienza - Università di Roma, un fattore che può produrre risultati di grande interesse scientifico. Infatti, considerando la geomorfologia, i modelli insediamentali antichi e la prossimità dell'area della ricognizione all'area urbana moderna il progetto ha seguito, nell'impianto metodologico della ricognizione la metodologia usata in Italia per contesti con occupazioni di epoche preromana, romana, medievale o pluristratificate e la documentazione e classificazione del territorio ad esso associate. Questo impianto metodologico e le categorie di analisi e classificazione del paesaggio ad esso associata, è stato adattato ai contesti vicino-orientali, solitamente caratterizzati dalla presenza di collinette artificiali create dai livelli occupazionali in successione cronologica (in arabo, tell) e circondati da aree rurali per consentire di superare alcuni limiti e problematiche nelle ricognizioni vicino-orientali messi in luce già da Tony Wilkinson (Regional Approaches to Mesopotamian Archaeology: The Contribution of Archaeological Surveys, in Journal of Archaeological Research 8/3 [2000], pp. 219-267), adottando anche una tipologia di ricognizione "off-site" con indagini intensive per riconoscere non solo i siti più evidenti come i tell, ma tutti gli elementi che compongono il paesaggio archeologico. Pertanto, ponendosi in quest'ottica di indagine, il progetto, con le metodologie di ricerca associate, costituisce un laboratorio ideale di collaborazione interdisciplinare che, con un approccio innovativo allo studio del paesaggio antico, può produrre un avanzamento notevole delle conoscenze attuali sulle fasi più antiche dell'occupazione nella regione di Tiro e su suoi sviluppi nel tempo.

Si possono, inoltre, sottolineare alcuni importanti aspetti di innovatività legati alla protezione e promozione del patrimonio culturale.
1) In primo luogo, la creazione, all'interno di un progetto di ricerca che opera in stretta collaborazione con le autorità culturali locali, di una banca dati del patrimonio archeologico e culturale che consente di effettuare delle queries spaziali, può fornire uno strumento di monitoraggio e di predizione e prevenzione del rischio archeologico, consentendo di affiancare alla considerazione degli aspetti economici (sviluppo urbanistico, agricolo, turistico) la conservazione del patrimonio culturale e archeologico e il mantenimento degli aspetti culturali dello sviluppo, la cui complementarità è sancita dall'UNESCO come base del principio di sostenibilità.
2) Un ulteriore e rilevante aspetto innovativo della ricerca, con ricadute importantissime in termini di avanzamento della conoscenza, è l'attenzione all'analisi e alla gestione, oltre che del patrimonio culturale terrestre, del patrimonio culturale dell'acqua, la cui importanza è stata sottolineata in più occasioni dall'International Council on Monuments and Sites (ICOMOS) negli ultimi anni (http://openarchive.icomos.org/id/eprint/1846/). Integrando in una banca dati unica eventuali depositi e strutture di valore archeologico e culturale sommersi individuati dal Progetto Archeologico Libanese-Italiano nella Regione di Tiro nello studio del paesaggio e nella gestione e monitoraggio del territorio, la ricerca proposta si allinea alla recente chiamata globale a promuovere la consapevolezza dell'importanza dell'acqua attraverso una gestione sostenibile delle risorse idriche, valorizzando la rilevanza della comprensione delle scelte del passato per il presente e il futuro.

Codice Bando: 
2803034

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