La ricerca si propone di sviluppare una riflessione, teorica attorno al tema delle potenzialità del nuovo artigianato proponendo un ponte fra l¿Egitto e l¿Italia per indagare le ricadute che le nuove tecnologie stanno avendo sulla cultura materiale, nel rispetto della ¿memoria¿ progettuale, tecnologica e materica, appunto, di specifici territori.
Tali ricadute vanno dalla modificazione dei linguaggi e delle tecniche talvolta millenarie utilizzate per produrre prodotti frutto della nostra tradizione, ad una rilettura del confronto disciplinare che intercorre da sempre tra cultura artigiana e cultura del design, fino a vagliare sperimentazioni e ¿trasferimenti¿ di materie prime oramai in via di esaurimento, con altre più sostenibili e attuali.
Una cultura modificata dai fenomeni movimentisti dei Makers, dell'economia del Self Brand, da una visione del mondo On demand rivolta ad attività Open Source. Non da meno coinvolta in radicali processi di digitalizzazione, motivo di evoluti criteri produttivi e di consumo oltre che di singolari scale di valori per artefatti sostenuti ora da inedite reti tecnologiche e ideologiche.
Il progetto di ricerca proporrà pertanto una rilettura in chiave contemporanea dei linguaggi e della memoria della tradizione egiziana nel campo della cultura materiale (in particolare concentrandosi sui materiali e sulle tecniche della tradizione), attraverso l'utilizzo delle tecnologie di manifattura digitale.
La modalità individuata è ¿phygital¿, ovvero a cavallo tar cultura fisica, materica, e cultura digitale, immateriale.
Trovare un nuovo metodo per trasferire la cultura dal territorio al mondo e ¿convertire¿ i sentimenti fisici in percezione golbale e phygital,. È in breve il carattere innovativo della ricerca.
Gli obiettivi generali del progetto sono di duplice natura.
Da un lato si vuole indagare dal punto di vista teorico, il fenomeno attuale che mette a confronto locale e globale, tradizione e innovazione, artigianato e design. Tale fenomeno, che mano a mano sta cristallizzando il magma attuale della postmodernità che Bauman nel 2011 teorizzò usando la metafora della modernità liquida, sta dando oggi i suoi primi riscontri in termini culturali e teorici, grazie a importanti cambi di paradigmi, che tendono a riconnettere, come già detto, la tradizione e persino il folclore, ai futuri sviluppi della cultura del design. Come afferma Dorfles ¿finalmente è pace tra design e artigianato¿, grazie al ritrovato equilibrio tra progettazione in serie ed attività manuale dell¿uomo (2010).
Dall¿altro, si vuole indagare dal punto di vista sperimentale, gli effetti che la rapida diffusione degli strumenti propri della manifattura digitale, sta producendo nella trasformazione di questi consolidati sistemi, proponendo in campo digitale, dei contenuti aggiuntivi o parzialmente sostitutivi dell¿approccio fisico.Obiettivo generale del progetto, sarà tuttavia indagare potenzialità e modalità di sviluppo dell'artigianato tradizionale del basso mediterraneo, ricercando nuovi approcci e utilizzando tutti gli strumenti disponibili, da quelli propri del design, più fisici, ma anche utilizzando contenuti ¿aumentati¿ quali video, registrazioni sonore, esperienze e testimonianze degli autori o degli utenti che si trovano fisicamente ad interagire con i materiali.