Integrazione di metodi geofisici ad alta risoluzione per la caratterizzazione di strutture sepolte subsuperficiali: casi di studio in ambito geologico e geoarcheologico
| Componente | Categoria |
|---|---|
| Carlo Esposito | Tutor di riferimento |
Il presente Progetto di Ricerca, svolto in collaborazione con l'ITABC-CNR, ha come obiettivo generale la realizzazione di una serie di test inerenti a tecniche di integrazione innovative nell'ambito della geofisica di near surface, tra cui la Cluster Analysis (CA), la Principal Component Analysis (PCA) e la Bayesian Maximum Entropy (BME) allo scopo di caratterizzare in termini spaziali strutture sepolte subsuperficiali. Per fare ciò si impiegheranno i metodi ERT, GPR e magnetometrico differenziale per acquisire una serie di datasets in due test site opportunamente selezionati; il primo è un'area che ricade all'interno del Parco della Caffarella (Roma) dove, da letteratura e da rilievi speleologici di dettaglio, è nota la presenza di un complesso reticolo caveale derivante da attività estrattive di materiale da costruzione avvenuto in epoca romana. Il secondo test site, invece, è sito nel Comune di Magliano Sabina (Rieti) dove è attestata la presenza di una necropoli tufacea (c.d. Necropoli del Giglio) di cui ancora si ignora l'esatta estensione. I dati acquisiti saranno trattati con opportuni software (RES2DINV,GPR-Slice,GEOPLOT 3.0) per l'inversione dei dati allo scopo di ottenere delle rappresentazioni 2D che mostrino la distribuzione delle anomalie geofisiche misurate sul terreno. Successivamente, si procederà con l'integrazione dei dati tenendo conto che, come è noto da numerosi esempi presenti in letteratura, se i vari metodi sono utilizzati singolarmente, non sempre permettono una adeguata caratterizzazione dei corpi anomali. Al termine del suddetto processo sarà possibile produrre in ambiente GIS delle mappe ove le anomalie evidenziate da ciascun metodo geofisico saranno mostrate simultaneamente. I risultati ottenuti attraverso il presente Progetto di Ricerca saranno oggetto di presentazione a congressi (GNGTS 2017 e EGU 2018) oltre che di pubblicazioni scientifiche.