Il redemption option value come valore da garantire ai creditori immediatly junior: un'indagine alla luce delle proposte di riforma ABI
Componente | Categoria |
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Daniele Vattermoli | Tutor di riferimento |
Nel campo della crisi d'impresa, il conflitto esistente tra creditori di diverso rango ha spesso condotto a risultati inefficienti in termini sia di valorizzazione della massa attiva, sia di tutela degli aventi diritti sul patrimonio.
Da un lato, i secured creditors, qualora il valore del bene o diritto sul quale grava il privilegio sia capiente rispetto all'importo del credito vantato, non ottenendo alcun vantaggio da una procedura di risanamento, hanno esclusivo interesse alla celere liquidazione degli assets.
Dall'altro lato, gli unsecured creditors, per una miglior soddisfazione delle pretese vantate, sono interessati alla valorizzazione del patrimonio responsabile attraverso la riorganizzazione dei beni e la salvaguardia del going concern.
Al fine di contemperare il conflitto esistente tra le diverse tipologie di creditori, l'American Bankruptcy Institute (ABI), con specifico riferimento alla procedura statunitense di reorganization, ha consigliato l'introduzione del redemption option value come valore da offrire ai creditori definiti immediatly junior.
Scopo della ricerca è quello di analizzare, da un punto di vista sia giuridico sia finanziario, se il redemption option value riesca a bilanciare i diversi interessi in gioco e se il legislatore italiano possa introdurre una soluzione simile nell'ordinamento domestico.