Informazioni tattili provenienti dalle mani e riconoscimento di oggetti nei Primati

Anno
2017
Proponente -
Struttura
Sottosettore ERC del proponente del progetto
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Giorgio Manzi Tutor di riferimento
Abstract

Nel corso dell¿evoluzione, per adattare il loro comportamento e rispondere efficacemente all¿ambiente esterno, le specie animali, uomo incluso, si sono basate su esperienze multisensoriali. La capacità di recepire, integrare e processare le informazioni veicolate simultaneamente dai differenti sensi è, infatti, una caratteristica fortemente ecologica della percezione. Uno degli aspetti cruciali nell¿evoluzione dei Primati, legato alla multisensorialità, è la capacità di integrare le informazioni visive con quelle tattili provenienti dalle mani. Infatti, nei Primati la visione perfezionata e coordinata con l¿abilità manuale ha portato a un parallelo e notevole sviluppo di aree neocerebrali. Il presente progetto rientra in uno studio di dottorato sull¿integrazione delle informazioni provenienti dai sensi di vista e tatto nell¿uomo e nei primati non-umani. In particolare, questo progetto mira ad analizzare i pattern di manipolazione adottati per esplorare oggetti con differenti caratteristiche fisiche, impiegando una telecamera ad alta definizione di ultima generazione. I primi risultati ottenuti da uno studio che sto attualmente conducendo sui cebi dai cornetti (Sapajus spp.) evidenziano che questi primati riconoscono gli oggetti in modalità visiva più rapidamente quando hanno avuto anche la possibilità di manipolarli. Tale studio, tuttavia, non ha finora considerato un¿analisi dei movimenti manuali effettuati. Quest¿analisi permetterebbe sia di valutare se i pattern di manipolazione utilizzati per esplorare gli oggetti variano in funzione delle loro caratteristiche tattili, sia di misurare il tempo speso nell¿interazione con l¿oggetto. Infine, la medesima analisi potrà essere applicata nelle raccolte dati, previste durante il Dottorato di ricerca, su un campione di scimpanzé (Pan troglodytes) e di bambini (3-10 anni). Complessivamente ciò contribuirebbe a definire il ruolo delle informazioni provenienti dal tatto nel processo di riconoscimento degli oggetti.

ERC
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