Possibili correlazioni ideologiche tra componimenti innografici e arredi musivi alla corte normanna di Palermo
I soggetti dei due canoni “giambici” che la rubrica ad essi premessa nella silloge innografica tramandata nel codice Scorialensis X.IV.8 (de Andrés 403) assegna esplicitamente a κῦρ Εὐγένιος (identificabile con Eugenio da Palermo), ossia la Vergine e Demetrio di Tessalonica, occupano un posto di rilievo anche nel programma iconografico della Cappella Palatina palermitana, il che conferma l’elevata valenza simbolica loro attribuita da Ruggero II testimoniata anche da alcuni follari battuti nelle zecche del regno normanno. Tale constatazione ha dunque suggerito l’opportunità di indagare l’eventuale presenza di possibili punti di contatto tra il testo dei canoni eugeniani e gli arredi musivi della suddetta Cappella Palatina.