Il diritto al cognome materno. Profili di diritto civile italiano, di diritto internazionale, dell’Unione europea, comparato ed internazionale privato

06 Curatela
Fabbricotti Alberta

Questo volume raccoglie gli atti del Convegno su Il diritto al cognome materno, svoltosi a Roma presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza nel maggio 2016.
Con la presente raccolta di scritti ci si prefigge di esaminare la normativa in materia di attribuzione del cognome ai figli che si rinviene sia nei vari ordinamenti nazionali, che nel diritto internazionale, che in quello dell'Unione europea. Questa rassegna si propone come propedeutica all'individuazione di soluzioni giuridiche – principalmente nel diritto italiano, ma non solo - molto complesse e sofisticate, perché, se da un lato tali soluzioni devono porre fine all'automatica attribuzione ai neonati del cognome paterno, dall'altro devono evitare di produrre l'effetto contrario, ma egualmente deplorevole, di imporre il solo cognome materno. La ricerca di una soluzione normativa equilibrata che tenga conto delle legittime e pari aspettative di ciascun genitore riguardo al cognome da attribuire ai figli è un compito indubbiamente delicato e difficile, ma dal quale non può prescindersi se si vuole evitare un aumento esponenziale del contenzioso nei rapporti tra coniugi.
Proseguendo a ritroso nel tempo, l’ispirazione iniziale alla ricerca è stata fornita dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 7 gennaio 2014 relativa all'affare Cusan e Fazzo c. Italia, la quale ha stabilito che l’ordinamento giuridico italiano viola la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, nella misura in cui esclude la possibilità per una coppia di genitori di attribuire il cognome della madre ai propri figli.
Se questo libro nasce da un’idea maturata nel quadro del diritto internazionale pubblico, e precisamente di quella sua branca che si occupa della tutela dei diritti dell’uomo, non vi è dubbio che il tema investa prima di tutto il diritto civile italiano, messo sotto accusa dalla Corte europea. È questo il punto di partenza da cui è stata fatta partire l’indagine.
La redazione dei vari capitoli era già a buon punto, e molti autori avevano addirittura già consegnato il loro contributo per l’invio all’editore, quando la pronuncia della Corte costituzionale italiana in data 21 dicembre 2016 accoglieva una questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di Appello di Genova in merito ad un ricorso proposto da una coppia italo-brasiliana che si era vista respingere la propria richiesta di registrare il loro figlio con il doppio cognome. Questa recentissima sentenza, che è stato fortunatamente possibile prendere in considerazione in questo volume, ritardando un poco la scadenza della pubblicazione, dimostra quanto giusta fosse stata la scelta di far ruotare intorno al diritto civile italiano i vari profili giuridici sollevati dal tema.
Il percorso logico seguito in quest’opera parte perciò da una disamina dello stato attuale del diritto e della prassi italiani in materia di attribuzione e modifiche del cognome, per poi aprire alle sollecitazioni provenienti dal diritto internazionale pubblico e dal diritto dell’Unione europea nella direzione di un riconoscimento del diritto alla scelta del cognome materno, passando successivamente ad una comparazione dei modelli giuridici offerti da altri Stati in tema di attribuzione del cognome ai figli, per affrontare finalmente le prospettive che si stanno aprendo in Italia verso una riforma della legislazione in materia, e terminando infine con il profilo internazional-privatistico dell’individuazione da parte dell’ordinamento italiano della legge regolatrice del cognome nelle fattispecie che presentino connessioni con diversi sistemi giuridici nazionali.

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