Il tema delle scelte educative a livello post-secondario è un argomento di ricerca di ampio interesse internazionale e nazionale. Il carattere predittivo delle scelte è legato a numerosi aspetti della vita sociale: per un verso le dimensioni legate al "ritorno economico" dell'istruzione, alla relazione tra livelli di studio raggiunti e percorsi di mobilità sociale. Inoltre, vi è il tema delle competenze (che vanno oltre il raggiungimento di una data credenziale educativa) che sono sempre più centrali nei nuovi mercati del lavoro. Inoltre le scelte educative sono un valido predittore rispetto ad altre dimensioni della vita sociale: non solo la transizione alla vita adulta, ma anche la cittadinanza, le competenze digitali, gli orientamenti politici e valoriali, gli stili di consumo e i comportamenti in diverse sfere della vita pubblica. Obiettivo della presente proposta è quello di provare a comprendere i fattori che influenzano le decisioni individuali riguardo alle traiettorie future di studio-lavoro-formazione, seguendo un approccio sociologico multidimensionale. La ricerca proposta si configura come un'estesa survey su un campione di scuole secondarie superiori di Roma, coinvolgendo gli studenti frequentanti l'ultimo anno di studi. Al momento i dati sulle scelte educative nello scenario che si avvia ad essere post-pandemico sono rarissimi e la ricerca si pone come obiettivo quello di contribuire a colmare questa lacuna. Dal punto di vista metodologico, nell'indagine con questionario strutturato, sarà usata la tecnica del "mapping" delle scelte. Essa è funzionale a produrre analisi molto raffinate sia rispetto al processo decisionale sul piano razionale e cognitivo, sia rispetto alla comprensione dei meccanismi di riproduzione delle diseguaglianze e degli stereotipi. Il "mapping" può avere ricadute applicative importanti ed essere usato come strumento di riflessività cognitivo/affettiva nell'ambito degli interventi di orientamento e counseling scolastico-educativo.
Buona parte della letteratura sociologica di ricerca sul tema delle aspettative, aspirazioni e scelte educative si muove entro i due filoni classici precedentemente descritti - teorie della riproduzione sociale e culturale e teorie tipiche dell'individualismo metodologico. Ricaduta empirico-teorica della presente proposta è superare questa dicotomia, consapevoli che accanto ad una marcata riproduzione sociale vi sono anche fenomeni di modalità educativa positiva, che non sono spiegabili usando un approccio di "rational choice" e che tali fenomeni possono intrecciarsi con quelli di riproduzione strutturale delle diseguaglianze. A partire dai dati raccolti l'analisi prevede una rielaborazione teorica che tenga in conto di un più ampio set di informazioni al fine di tentare una sintesi teorica che incorpori le evidenze in un quadro interpretativo più ampio.
Dal punto di vista metodologico l'uso della tecnica del "mapping" delle scelte può rappresentare un'innovazione epistemologica e tecnica nella raccolta delle informazioni, funzionale poi a produrre analisi multivariate e multifattoriali molto raffinate e statisticamente accurate sia rispetto al processo decisionale sul piano razionale e cognitivo, sia rispetto alla comprensione dei meccanismi di riproduzione delle diseguaglianze e degli stereotipi.
Il "mapping" poi si configura anche come un'applicazione pratica per il supporto alle scelte. Esso può avere ricadute applicative importanti ed essere usato come strumento di riflessività cognitivo/affettiva nell'ambito degli interventi di orientamento e counseling scolastico-educativo, soprattutto se tali interventi sono plasmati nell'ottica dell'empowerment di studenti brillanti con bassi livelli di aspettative oppure in un'ottica di riduzione delle differenze di genere nei futuri percorsi di studio e/o lavoro.