Negli ultimi anni, la consapevolezza della non sostenibilità e dell'elevatissimo impatto ambientale (es. emissioni di CO2) nell'utilizzo di combustibili fossili ha portato ad un aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili per soddisfare la richiesta energetica mondiale in continua crescita . Tra le energie rinnovabili quella geotermica si è rivelata tra le più promettenti, soprattutto per la sua duplice applicazione legata alla produzione di energia elettrica e all'uso diretto del calore tramite lo sfruttamento di risorse ad alta-media (T>90°C) e bassa entalpia (T
Il presente progetto di ricerca si propone dunque di valutare il potenziale geotermico nella regione centro-occidentale dell'Argentina, allo scopo di contribuire allo sviluppo sostenibile delle città locali.
La zona vulcanica andina meridionale, infatti, localizzata al confine tra Cile e Argentina, presenta un esteso vulcanismo cenozoico che genera un forte flusso di calore a cui si associano diverse manifestazioni termali. Queste caratteristiche rendono tale area particolarmente adatta a studi della risorsa geotermica volti alla ricerca dell'origine e del controllo del termalismo per la possibilità di sfruttamento dei fluidi endogeni, mediante la costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica, ma anche con lo sviluppo degli usi diretti del fluido geotermico, sia per scopi balneari che per il teleriscaldamento e l'agricoltura.
La presente proposta progettuale consiste quindi nell'elaborazione di un modello concettuale di circolazione dei fluidi termali, volto alla valutazione delle possibilità di sfruttamento della risorsa geotermica dalle zone urbanizzate che si trovano in media in un raggio dell'ordine di qualche decina di km di distanza.
In sintesi, indagini geochimiche dei gas del suolo verranno integrate con le attuali conoscenze sui fluidi termali e sulla tettonica dell'area, allo scopo di identificare eventuali vie di migrazione preferenziale dei fluidi.
Tradizionalmente la caratterizzazione del potenziale di un sistema geotermico viene realizzata attraverso l'utilizzo di tecniche esplorative simili a quelle dell'industria petrolifera, molto dispendiosa sia in termini economici, ma anche di elevato impatto ambientale. Il presente progetto di ricerca propone l'applicazione di tecniche di indagine non invasive e a basso costo, con un approccio integrato tra la geochimica e la geologia strutturale, atto a massimizzare e migliorare la comprensione dei meccanismi di circolazione dei fluidi nel sottosuolo.
Il recente interesse per la prospezione geotermica argentina rende il complesso vulcanico del Peteroa, ancora poco studiato, un sito ideale per una valutazione del potenziale geotermico locale. Questo studio permetterà di ottenere un primo screening delle composizioni dei gas disciolti nelle sorgenti e del flusso esalativo di CO2 e CH4, che, integrati con i dati geologico-strutturali disponibili, potranno essere la base di partenza per la formulazione di un modello di circolazione dei fluidi del sistema geotermico.
I risultati del progetto potranno avere non solo una valenza scientifica nella prospezione geotermica associata al vulcanismo, ma anche forti sviluppi applicativi in futuro per l'utilizzo del sistema geotermico del Peteroa da parte delle comunità native presenti nell'area. La collaborazione con l'Università di Buenos Aires darà un valore aggiunto al progetto, fornendo un valido supporto scientifico alle indagini, e ponendo le basi per più ampie collaborazioni tra i due Atenei nel futuro.