Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2706086
Anno: 
2021
Abstract: 

Oggi le tecnologie di studio e manipolazione del vivente diventano sempre più diffuse, accessibili ed economiche, influenzando anche il design a ripensare "biologicamente" la nostra cultura materiale. Nasce così l'ambito della Biofabbricazione, intesa come reinvenzione pragmatica dei processi industriali esistenti attraverso la biologia e considerata da molti progettisti come rimedio ecologico, svolta tecnologica, opportunità economica e rivoluzione industriale e manifatturiera, in grado di far fronte alle sfide ambientali e sociali della contemporaneità. Tuttavia, nonostante siamo in grado di governare un livello scientifico molto sofisticato, manca una visione condivisa del cambiamento in atto, una definizione dei valori per cui progettare e un dibattito costruttivo che permetta di modellare al meglio il futuro.
Obiettivo del progetto è dunque stimolare una cultura progettuale più critica nella Biofabbricazione, che si basi su nuovi approcci alla comprensione ecologica, nonché su nuove prospettive di cambiamento sistemico verso il futuro. Nello specifico, attraverso il coinvolgimento di più discipline (umanistiche e scientifiche) in spazi di discussione aperti, workshop e attività di comunicazione e divulgazione dei risultati, il progetto mira alla definizione di intervisioni transdisciplinari di futuri biologici, preferibili ed etici, nonché di scenari e concept di prodotto, in grado di stimolare un pubblico di settore e non verso valutazioni strategiche, modelli flessibili e collaborativi, che riflettano l'integrazione di ecosistemi diversi e la cooperazione equa dei diversi attori, per prepararci in maniera adeguata e proattiva agli effetti e all'impatto delle nuove biotecnologie.
L'innovatività della ricerca è dunque in linea con gli obiettivi di Terza Missione culturale e sociale delle università, in grado di avvicinare le scoperte scientifiche alle persone e di migliorare qualità della vita e consapevolezza civile.

ERC: 
PE8_10
SH3_14
SH5_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3448248
Innovatività: 

Klaus Swab (fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum) afferma che stiamo attraversando un periodo in cui tutti i processi sono informati da considerazioni organiche, in cui la cultura è divenuta "wet" (che in inglese fa riferimento all'umidità dei tessuti viventi), infusa da una nuova consapevolezza per la biologia e l'ecosistema (2018, May 25. The Fourth Industrial Revolution. Encyclopedia Britannica). Nel suo libro "La Quarta Rivoluzione Industriale" egli attesta che ciò che rende diversa questa rivoluzione dalle altre non sono tanto le innovazioni, quanto le trasformazioni di natura sistemica che combinano fenomeni e tecnologie attraverso domini fisici, digitali e biologici; invitandoci ad un ripensamento dei modelli economici e di impresa, dei sistemi di produzione e consumo, nonché di quelli educativi e di conservazione ambientale (2016). Trasformazioni, che Neri Oxman cerca di spiegare proprio attraverso una metafora biologica nel suo "Krebs Cycle of Creativity", che nelle scienze indica il ciclo metabolico degli organismi che vivono in ambienti ossigenati, mentre nel diagramma indica una nuova forma sinergica di pensiero e manifattura in cui differenti domini della conoscenza, così come le relative unità di base (fisiche=atomi; digitali=bit; biologiche=geni) interagiscono tra loro e si nutrono a vicenda, tanto che i risultati dell'una sono le supposizioni dell'altra (2016, January 13. Age of Entanglement. Journal of Design and Science, 1(1)). Facendo riferimento alla creatività quale energia intellettuale del nostro secolo, il ciclo mette in relazione domini del sapere ormai inscindibili, che combinando conoscenza teorica (o filosofica) con quella applicata (o economica); lo studio e la comprensione della natura con l'applicazione della stessa, possono informare e influenzare positivamente il mondo in cui viviamo.
È chiaro dunque come le attività proposte nella presente ricerca possano essere proficue in termini di innovazione, stimolando attraverso il design e la creatività nuove forme sinergiche di pensiero interdisciplinare, capaci di coniugare una sapienza più critica e filosofica, con una conoscenza più fattuale e scientifica, ormai indissolubili. Infatti, per progettare un futuro collettivo che rifletta obiettivi e valori comuni, è di fondamentale importanza sviluppare in primis una visione condivisa del cambiamento in atto, in grado di spiegare come la tecnologia stia rimodellando gli scenari e cambiando le nostre vite; e successivamente, un dibattito costruttivo, partecipato e inclusivo in merito a come modellare la rivoluzione in atto per le generazioni attuali e future. Dobbiamo, per esempio, esplicitare i valori e i principi etici che il contesto futuro deve rappresentare e come i mercati possano effettivamente promuovere la creazione di benessere, garantendo che i principi morali siano al centro delle nostre azioni individuali e collettive, e di conseguenza, dei modelli da noi elaborati.
Le potenzialità del progetto di realizzare un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte sono duplici e si riferiscono sia al tema più generale della Biofabbricazione, sia nello specifico alle attività interdisciplinari di indagine della realtà, ormai da tempo portate avanti dal design. Nel primo caso, viene stimolato l'abbandono di riflessioni lineari, caratterizzate da una visione tradizionalista e poco innovativa incentrata sugli aspetti tecnici; verso valutazioni strategiche, modelli flessibili e collaborativi, che riflettano l'integrazione di ecosistemi diversi e la cooperazione equa dei diversi attori, per prepararci in maniera adeguata e proattiva agli effetti e all'impatto delle nuove biotecnologie. Nel secondo caso, viene posta al centro dei dibattiti la rivoluzione biologica e ciò che ne consegue, finora poco considerata data l'attualità delle tecnologie e l'incertezza relativa ai loro effetti positivi e negativi che però ¿ data la velocità e la vastità della loro diffusione ¿ meritano senz'altro di essere discusse.
Infine, ponendo l'accento sulla corretta ed efficace divulgazione dei risultati verso un pubblico di settore e non, il progetto pone la sua innovatività anche nell'accrescere la consapevolezza civile riguardo quanto sta avvenendo, in linea con gli obiettivi di Terza missione culturale e sociale delle Università che mirano alla produzione di beni (eventi e mostre, divulgazione scientifica, dibattuti e controversie pubbliche, life long learning, ecc.) a scopo culturale, educativo e sociale (La Terza Missione nelle Università. Rapporto ANVUR 2013).
Nell'era delle nuove tecnologie biologiche dunque, il design può contribuire ¿ nei limiti delle sue possibilità ¿ a ibridare i diversi stakeholder della vita, per imparare insieme a gestire e sostenere i fenomeni in maniera sapiente e attiva, in simbiosi con la natura e l'artificio che ci circondano, verso una rinascita culturale consapevole di esser parte di qualcosa molto più grande della sola umanità.

Codice Bando: 
2706086

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