Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2034173
Anno: 
2020
Abstract: 

La ricerca proposta si inquadra nel tema della protezione sismica di apparecchiature che, sulla base di criteri funzionali, possono essere definite strategiche. In tale contesto si annoverano: le apparecchiature contenute in edifici la cui funzionalità post-sismica è richiesta per le operazioni di soccorso; i sistemi presenti in impianti chimici e nucleari a rischio di incidente rilevante; le strumentazioni e gli impianti di elevato valore intrinseco impiegati in industrie ad alta tecnologia; le apparecchiature di impianti industriali aventi un impatto eminente sull'economia nazionale o regionale. In questi casi, pur in assenza di danneggiamento o di collasso strutturale, i danni riportati dalle apparecchiature possono compromettere la funzionalità della costruzione ed esporre a rischio anche la vita umana. La progettazione antisismica delle apparecchiature strategiche è oggetto di un numero limitato di lavori scientifici e, di conseguenza, anche le normative risultano carenti in tal senso. Anche i lavori riguardanti la valutazione della vulnerabilità sismica e la determinazione di valori di soglia di grandezze di risposta significative da monitorare non sono numerosi. Si ritiene, pertanto, che la ricerca proposta abbia sia una valenza applicativa innovativa sia aspetti di originalità nella modellazione strutturale e nello studio della mitigazione e del monitoraggio della risposta sismica basandosi, peraltro, su validazioni a carattere sperimentale su modelli fisici. L'obiettivo ultimo che si vuole perseguire consiste nella definizione di criteri e metodi che consentano di armonizzare la progettazione antisismica delle apparecchiature strategiche con quella degli edifici e impianti che le contengono, nel perseguimento congiunto di opportuni livelli prestazionali, e nella definizione di un sistema di monitoraggio della risposta sismica che, sulla base di livelli di soglia, fornisca indicazioni circa l'integrità della apparecchiatura.

ERC: 
PE8_3
PE8_4
PE8_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2597075
sb_cp_is_2740905
sb_cp_is_2820782
sb_cp_es_391273
sb_cp_es_391274
sb_cp_es_391275
sb_cp_es_391276
sb_cp_es_391277
Innovatività: 

A livello normativo, si riscontra una lacuna che non consente di armonizzare la progettazione strutturale con quella degli elementi non strutturali nel perseguimento di livelli prestazionali legati allo stato limite di esercizio. Paesi a elevata sismicità e avanzati dal punto di vista tecnologico (es. Stati Uniti, Nuova Zelanda) si sono già dotati di regolamenti relativi alla progettazione antisismica di elementi non strutturali (FEMA 74-1994; FEMA 450-2003; FEMA P-750-2009; NZS 4219:2009). In Italia, le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008) appaiono deficitarie a riguardo, pur attribuendo un grado di sismicità da medio a elevato alla quasi totalità del territorio nazionale. Esse prescrivono criteri antisismici per la progettazione e la verifica degli elementi non strutturali ma, per elementi il cui peso eccede "il 30% del carico permanente totale del solaio su cui è collocato o il 10 % del carico permanente totale dell'intera struttura" (p.to 7.2.4), si limitano a richiedere analisi dinamiche specifiche senza fornire alcuna indicazione a riguardo. E' d'interesse evidente lo studio di quelle applicazioni che prevedono apparecchiature dotate di massa significativa, interagenti dinamicamente con la struttura portante. Per tali applicazioni si richiede l'elaborazione di modelli e metodologie di analisi che i progettisti possano impiegare nelle fasi di progettazione e di verifica sismica. Il numero dei lavori scientifici che affrontano i temi della progettazione e della protezione sismica delle apparecchiature è ancora esiguo. Appaiono molto promettenti le applicazioni delle tecnologie innovative basate sul controllo delle vibrazioni, benché ancora poco numerose. Questa linea di ricerca risulta essere coerente con lo spirito delle normativa italiana, che tanta attenzione riserva all'impiego dei nuovi dispositivi di protezione sismica. Studi recenti di letteratura ritengono che l'isolamento sismico sia la tecnica di controllo più efficace nel ridurre le accelerazioni trasmesse agli apparati interni. Le configurazioni proposte sono tipicamente due: nella prima, l'apparato da proteggere corrisponde a un intero piano dell'edificio (floor isolation system) sul quale ancorare un insieme eventualmente complesso di apparecchiature (Hamidi, M, El Naggar, M.H. On the performance of SCF in seismic isolation of the interior equipment of buildings, Earthquake Eng.and Structural. Dynamics 36(11), pp. 1581-1604, 2007); nella seconda, l'apparato da proteggere consiste in una singola apparecchiatura (equipment isolation) (Lu e Lin 2008). Dalla letteratura è emersa anche la necessità di distinguere il caso in cui l'apparato interno ha una massa dinamicamente trascurabile rispetto a quella della struttura di supporto (

Codice Bando: 
2034173

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