
La ricostruzione filogenetica attraverso metodologie molecolari permette di chiarire i processi evolutivi e la sistematica degli organismi viventi marini e terrestri. Il progetto propone il primo studio molecolare sul genere Raphitoma Bellardi 1847 (Gastropoda, Conoidea), che attualmente conta circa 50 specie riconosciute morfologicamente. Verranno utilizzati marcatori mitocondriali (COI) e nucleari (ITS2), e con un approccio di tassonomia integrativa si uniranno i dati molecolari a quelli morfologici per chiarire il reale numero di specie presenti nel genere, i relativi rapporti filogenetici e proporre quindi uno quadro sistematico moderno per il gruppo. La ricostruzione filogenetica inoltre permetterà di definire i rapporti evolutivi delle numerose coppie di specie gemelle a sviluppo larvale diverso (molto frequenti in Raphitoma), fenomeno collegato alla biologia ed ecologia delle specie e, si ipotizza, ai cambiamenti paleoclimatici avvenuti nel passato.
Le metodologie molecolari per la ricostruzione filogenetiche sono da anni ampiamente utilizzate e riconosciute dalla comunità scientifica. La maggior parte dei lavori che trattano degli aspetti evolutivi delle specie e delle loro origini, affiancano alla tradizionale comparazione dei caratteri morfologici la divergenza genetica. In particolare, nella definizione dei pattern di diversità specifica è ampiamente utilizzato il marcatore mitocondriale COI (15). Questo marcatore, unito ad altri marcatori mitocondriali e nucleari, può portare ad una robusta ricostruzione filogenetica del gruppo preso in esame, un requisito fondamentale per esaminare i processi evolutivi che hanno portato alla diversificazione delle specie e chiarire la sistematica di molti gruppi ancora poco conosciuti.
Il progetto proposto rappresenta il primo studio di sistematica molecolare per il genere Raphitoma che conta attualmente 50 specie descritte esclusivamente su base morfologica (9¿11,16). La ricerca proposta vuole chiarire aspetti filogenetici e sistematici mai analizzati finora con le moderne tecniche molecolari. La definizione dei reali pattern tassonomici e l¿analisi delle relazioni filogenetiche chiariranno il vero valore di diversità all'interno di questa famiglia e permetteranno di far luce sui meccanismi evoluti che hanno prodotto un alto numero di specie gemelle a sviluppo larvale diverso, in particolare correlando gli eventi di transizione nello sviluppo con l¿evoluzione paleogeografica del Mediterraneo.
9. Pusateri, F. et al. (2012). Iberus 30, 41-52.
10. Pusateri, F. et al. (2013). Iberus 31, 11-20.
11. Pusateri, F. et al. (2016). Biodivers J 7, 103-115.
12. Puillandre, N. et al. (2012). Mol Ecol 21, 1864-1877.
13. Drummond, A. J. et al. (2007). BMC Evol Biol 7, 214.
14. Drummond, A. J. et al. (2012). Mol Biol Evol 29, 1969-1973.
15. Hebert, P. D. N. et al. (2003). Proc R Soc B Biol Sci 270, 313-321.
16. Høisæter, T. (2016). Fauna Nor 36, 9-32.