La ricerca si inquadra nell'ambito dell¿information design e più in generale della comunicazione visuale. Un particolare tipo di immagine che viene frequentemente utilizzato in questo settore è l¿immagine pittogrammatica che rappresenta una delle forme grafiche più usate nell'odierna comunicazione visuale perché si presta, molto più di altre, a veicolare messaggi adattandosi ai più svariati medium.
Lo studio delle immagini pittogrammatiche rappresenta oggi un interessante campo di ricerca che coinvolge diversi ambiti disciplinari, dalla psicologia della percezione visiva (con le ultime risultanze delle ricerche delle neuroscienze) alla semiotica, dal graphic design al marketing comunication.
La comprensione del ruolo delle immagini pittogrammatiche all'interno delle dinamiche contemporanee di comunicazione visuale, collegate alla sempre crescente produzione di immagini ed alla repentina mutazione dei mezzi e dei modi della comunicazione, non può prescindere da un¿attenta analisi storica e da un approccio di tipo antropologico sull'evoluzione del pensiero visuale.
La ricerca intende pertanto analizzare, soprattutto dal punto di vista grafico e formale (anche attraverso il metodo comparativo), le principali caratteristiche e modalità di traduzione iconica della realtà e dei fenomeni ad essa correlati. Dai primi esempi di pittura rupestre, passando per la scoperta della stampa, fino alle più recenti forme della comunicazione industriale, si possono riscontrare nelle immagini pittogrammatiche specificità ed analogie che possono aiutare a comprendere l¿evoluzione del pensiero visuale.
I fattori intrinseci di un pittogramma possono riassumersi in tre componenti principali: quella geometrica, quella formale e quella componente semantica. Nell'analizzare il ruolo di queste immagini nella contemporaneità la ricerca intende inoltre definire una metodo di analisi basato sulla scomposizione e ricomposizione di questi fattori anche come possibile ausilio nella progettazione.
Nel vasto panorama di studi di graphic design il tema delle immagini pittogrammatiche non è mai trattato in maniera organica e specifica. Le considerazioni più strettamente geometriche, formali e semantiche sono spesso inserite in contesti disciplinari non relazionati tra loro. Anzi dal punto di vista più pertinente al settore scientifico disciplinare dei proponenti, quello del disegno, le analisi sono alquanto sporadiche, legate cioè a specifici marchi o a determinati progettisti oppure riferite a sistemi pittogrammatici legati a particolari eventi, ma mai sistematiche.
In questo senso la possibilità di definire un quadro di riferimento organizzato secondo una logica di evoluzione storica concatenata alla evoluzione del pensiero visuale, all'evoluzione delle tecniche di produzione e riproduzione, alla evoluzione del semantica ed alle ripercussioni nelle forme contemporanee della comunicazione visuale, si ritiene possa costituire un valido ausilio nella progettazione.
La complessità del mondo visuale contemporaneo, contraddistinta dalla rapidità di evoluzione e trasformazione del prodotto grafico, impone, a giudizio del proponente, la definizione (o anche semplicemente la ridefinizione in chiave moderna) di principi che spesso, nel passaggio vorticoso dall'analogico al digitale, sono dati a volte per scontati se non addirittura superflui.
La ricerca vuole pertanto fornire un contributo concreto di condivisione interdisciplinare e di valorizzazione del ruolo del disegno (nella sua accezione più ampia) all'interno del complesso dibattito sul rinnovamento della cultura visuale del XXI secolo.