Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_886349
Abstract: 

Dall'Ottocento la politica governativa francese, con fasi diverse, ha gestito la classe lavoratrice anche attraverso la sua sistemazione territoriale. La successione storica di queste fasi ha caratterizzato un discorso politico scandito da rappresentazioni lessicali e discontinui esiti ideologici prodotti dai dibattiti politici e dalla legislazione repubblicana. La dinamica degli interventi urbanistici statali delle popolazioni da alloggiare, appartenenti alle classi popolari deboli, ha prodotto un ricco apparato denominativo: la stigmatizzazione identitaria si è espressa con nuovi referenti e categorizzazioni derivate dal vissuto territoriale in quanto rappresentazione metaforica delle mutazioni del contesto storico e sociale. In questi quartieri chiusi è il funzionamento stesso della democrazia rappresentativa, fondata sull'adesione e la partecipazione dei cittadini alle urne che sembra rimesso in discussione: la violenza come forma di azione dimostrativa, appartenente alle monarchie censitarie d'inizio Ottocento, sembra acquisire oggi un significato profondo e molteplice, diversamente gestito dalle parti.
Il processo di "ghettizzazione" ha interessato anche la struttura della lingua, esempio storico dell'unità della Nazione. Questa ricerca mette a confronto percorsi pluridisciplinari d'indagine derivati dagli aspetti legati alle "multiculturalità" territoriali francese e tedesca, uniti al discorso delle scelte politiche e della formazione di stereotipi identitari, delle rappresentazioni socio-territoriali applicati -in particolare- al materiale del corpus di variazioni orali del francese prodotti dal contatto con le lingue dell'immigrazione nella Regione parigina o degli spazi urbani di Germania.
Le affinità e le eterogeneità che emergeranno nel percorso di analisi con il parlato tedesco e le sue mutazioni dovute al contesto urbano valorizzeranno l'impianto della ricerca, secondo tendenze e concetti supportati dalle teorie glottodidattiche più recenti.

ERC: 
SH4_11
SH2_1
Innovatività: 

Questa nuova proposta di ricerca vuole affrontare il problema centrale della struttura geografica linguistica, sociale e"multiculturale" francese, - argomentazione che si configurerà nel confronto con la realtà tedesca - procedendo secondo un triplice percorso d'indagine linguistica, scientifica e metodologica che si presenta come una forma di pluridisciplinarietà innovativa che ha già dato riscontri positivi nella Giornata di Studi del 17 maggio 2018: questa ricerca approfondirà - secondo forme di analisi collaudate - i rapporti fra la lingua francese, la lingua tedesca e lo spazio urbano come luogo di pratiche linguistiche collegate alle popolazioni immigrate, ma soprattutto, elemento che costituisce l'innovatività peculiare della ricerca, l'evoluzione storica degli aspetti legislativi della politica dell'edilizia, degli alloggi e territoriale, il discorso politico e le forme linguistiche che hanno scandito la composizione storica della politica degli alloggi sociali. La responsabile del progetto e i docenti che collaborano allo sviluppo della sua nuova concezione si applicheranno in indagini parallele e in ambiti differenziati, riguardanti:

1.la politica di gestione del territorio extra-urbano come fattore discriminante l'appartenenza alla cittadinanza, finalizzato allo sviluppo degli alloggi popolari, della sua costituzione legislativa e secondo le varie fasi d'implicazione del governo repubblicano francese riguardo l'integrazione degli stessi cittadini lavoratori e immigrati. Gli spazi urbani marginalizzati, caratterizzati da carenze nelle attività economiche e nelle infrastrutture, hanno concentrato una popolazione sprovvista di mezzi: il comune periferico e la concentrazione abitativa che lo contraddistingue finiscono per stabilire una stretta correlazione fra la marginalità spaziale e la collocazione nella scala sociale dei residenti; anche in ambito tedesco, la popolazione derivata dalla necessità di
manodopera da altre nazioni si è espressa in varie forme, ha attraversato diverse fasi e congiunture politiche, producendo una continua ridefinizione egemone dei non autoctoni; sotto questo primo profilo la Germania rappresenta
un interessante campo di analisi poiché sarà trattato il problema delle minoranze etniche, della loro identità culturale determinante il discorso e il tema dei conflitti etici all¿interno di una società con diverse culture e religioni;

2.la presa in considerazione del meccanismo discorsivo scandito dalla politica degli alloggi, della produttività dei fenomeni linguistici prodotti nelle aree periferiche come risposta di varie generazioni di giovani appartenenti alla realtà dell'immigrazione e distanti dalla società di accoglienza. La razionalizzazione abitativa e sociale che si cercava di attuare si è trasformata in una vasta operazione di destrutturazione dei tessuti storici con il conseguente passaggio da una vita sociale organizzata nel "quartiere" (Branca-Rosoff, 2004; 2016) a una vera "frattura sociale", permeabile ad atteggiamenti di esclusione e alla diffidenza dell'"altro", realtà esplosiva che le istituzioni politiche non è ancora riuscite a recuperare;

3.il fenomeno linguistico e la sua produttività legata alla popolazione multiculturale che abita, in particolare, nell'area dell'Ile-de-France: si prenderanno in considerazione le disuguaglianze sociali oggettivamente inscritte nei particolarismi linguistici e di segregazione spaziale, pensate prioritariamente come produttrici dei problemi di gestione urbana e forme di "radicalizzazione" identitaria, ciò che rende queste disuguaglianze ancora più difficili da affrontare politicamente.
L'approccio costruttivista dello spazio ne farà la risultante di un processo di (ri)produzione sociale, ma ugualmente di presa in considerazione della molteplicità delle consistenze sociali, secondo gli aspetti materiali, istituzionali, culturali (Di Méo, 1998). Lo spazio ha ugualmente una dimensione discorsiva, in quanto la lingua è uno strumento essenziale della costituzione del reale (Bachmann-Medick, 2006).
Nell'ambito tedesco l'accoglienza istituzionale di manodopera da altre nazioni sin dagli anni 1950 ha attraversato diverse fasi e congiunture politiche, manifestatesi con una continua ridefinizione egemone dei non autoctoni da Gastarbeiter a Asylant o Flüchtling. Queste tendenze si sono espresse nell'attuale contrasto tra la Wilkommenskultur perseguita da A. Merkel sin dal 2015 e tendenze di populismo xenofobo (partiti AfD, CSU). Il progetto sarà l'occasione per una messa a punto delle diverse concezioni di "lingua" all'interno del dibattito tedesco sulla migrazione (Schroeder 2017).

Codice Bando: 
886349

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