Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2216967
Anno: 
2020
Abstract: 

Background: Il Disturbo da Gioco d¿Azzardo (DGA) è fonte di numerose ripercussioni negative dal punto di vista individuale, sociale e economico. Nonostante importanti avanzamenti nella conoscenza dei meccanismi sottostanti al disturbo rimane tutt¿ora poco esplorato il potenziale ruolo svolto da potenziali deficit delle funzioni metacognitive. Diverse evidenze preliminari indicano tuttavia che tali deficit potrebbe svolgere un ruolo centrale nel disturbo, compreso i contributi che hanno messo in luce i deficit di regolazione emotiva che contribuiscono allo sviluppo e al mantenimento del disturbo.
Obiettivo: Si intende contribuire all¿avanzamento delle conoscenze in questo settore, esplorando la potenziale presenza e il ruolo svolto da deficit nelle funzioni metacognitive nel DGA.
Metodo: E¿ previsto lo svolgimento di un progetto di ricerca con disegno cross-sectional, svolto su un gruppo di individui con DGA e un gruppo di individui sani. Al fine di testare le ipotesi dello studio, saranno somministrati una batteria di strumenti self-report volti a valutare le variabili oggetto di interesse (gravità del DGA, (dis)regolazione emotiva, personalità patologica). Inoltre, sarà somministrata un intervista semi struttura in cui trascritti saranno oggetto di codifica al fine di valutare la presenza di deficit nelle funzioni metacognitive.

ERC: 
SH4_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2831656
Innovatività: 

Importanti variabili sono state identificate come centrali nella consapevolezza della malattia mentale. Forse la più importante riguarda le capacità metacognitive, che hanno dimostrato di essere correlate alla consapevolezza del disturbo, come misurato dall'IPII, in campioni di persone affette da schizofrenia (Lysaker, Dimaggio, Buck, Carcione e Nicolò, 2007) e disturbo da abuso di sostanze (Wasmuth et al., 2015).
Inoltre, le capacità metacognitive sembrano strettamente correlate al DGA. In effetti, diversi studi hanno dimostrato che credenze metacognitive disadattive (Jauregui, Urbiola & Estevez, 2015; Mansueto et al., 2015, Spada & Roarthy, 2015) e capacità metacognitive compromesse in un compito cognitivo (Brevers et al., 2012) sono correlate al DGA. Inoltre, altri studi hanno evidenziato il ruolo centrale metacognizioni relative al gioco d'azzardo nel DGA (Spada, Giustinia, Rolandi, Fernie & Caselli, 2014). Tuttavia, tutti questi studi preliminari si sono concentrati su specifiche strategie metacognitive mentre il costrutto della metacognizione supera tale operazionalizzazione. In effetti, Wells e Purdon (1999) hanno definito la metacognizione "l'aspetto dell'elaborazione delle informazioni che monitora, interpreta, valuta e regola i contenuti e i processi della sua organizzazione". Una interessante concettualizzazione del costrutto della metacognizione, che si riferisce alle funzioni metacognitive piuttosto che ai contenuti metacognitivi, è stata sviluppata da Semerari e colleghi (2003). Tale lavoro porta all'identificazione di tre principali sotto-funzioni dell'attività metacognitiva, vale a dire Comprensione della propria mente, Comprensione delle funzioni della mente altrui e Mastery (e.g. Strategie di Coping). Questo modello è stato adottato con successo nello studio di una vasta gamma di disturbi tra cui le dipendenze tradizionali (Lysaker et al., 2017).
In relazione al DGA, lo studio della metacognizione sembra particolarmente interessante per diversi motivi. In primo luogo, come affermato da alcuni autori, la valutazione della metacognizione può essere un modo per valutare una scarsa consapevolezza (Moeller et al., 2010). Allo stesso modo, Lysaker et al. (2009) hanno spiegato che la capacità di costruire una narrativa coerente del disturbo richiede sia la capacità di assumere la prospettiva dell'altro sia di riflettere sulle proprie emozioni e cognizioni. Inoltre, si ritiene che la capacità di pensare a se stessi come risolutore di problemi (funzione di Mastery) favorisca la consapevolezza di strategie efficaci possedute per affrontare la malattia mentale.
Quindi, le capacità metacognitive sono correlate alla capacità di giudicare correttamente le prestazioni comportamentali e, come tali, potrebbero sottendere il bias di over-confidence tipico dei giocatori dipendenti. Tale ipotesi è stata sostenuta con successo in uno studio empirico condotto da Brevers et al. (2012).
Infine, il Modello esecutivo della funzione di autoregolamentazione (S-REF; Wells e Matthews 1994, 1996) afferma che le metacognizioni disadattive possono portare a un modo disfunzionale per far fronte agli stati emotivi e, come tale, favorisce lo sviluppo e il mantenimento delle psicopatologie. A fronte del il ruolo centrale assunto dalla disregolazione emotiva nella dipendenza da gioco (Williams et al., 2012), un esame più attento delle capacità metacognitive in tale popolazione appare di grande interesse. Recentemente, una rassegna sistematica e meta-analisi ha esaminato lo stato dell¿arte degli studi empirici che hanno esaminato il nesso tra metacognizione e DGA. Tale lavoro ha messo in luce come uno dei principali limiti di quest'area di ricerca è la scarsità di studi che esaminano la relazione tra funzioni metacognitive e DGA. Gli autori auspicano una futura esplorazione della prospettiva che si concentra sulla strategia di Mastery e i suoi processi regolatori, una dimensione centrale del funzionamento metacognitivo (Semerari et al., 2012).
Alla luce di queste premesse il presente progetto di ricerca appare innovativo e atto a costituire un avanzamento nella conoscenza attuale delle dipendenze comportamentali in quanto:
¿ Indaga un ambito di studio trascurato dall¿attuale comunità scientifica ma ricca di potenziali ricadute applicative;
¿ Fornisce uno strumento di valutazione atto a completare gli strumenti utilizzati in ambito clinico e di ricerca;
¿ Amplia i risultati empirici sottesi allo sviluppo del modello di comprensione del DGA come un disturbo della regolazione emotiva;
¿ Fornisce linee di ricerca future per lo studio del più ampio ambito delle dipendenze comportamentali di cui il DGA costituisce un esemplare prototipico.

Codice Bando: 
2216967

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma