Il presente progetto di ricerca mira a costruire e validare uno strumento che indaghi l'adesione alle credenze cospirative circa l'esistenza di una Lobby LGBT+ che miri a diffondere il proprio potere di influenza e l'ideologia gender per corrompere la società ed instaurare una dittatura del pensiero unico.
La principale ipotesi è che tali credenze cospirative costituiscano una dimensione specifica e differenziata: a) sia rispetto ad altri contenuti cospirativi che costituiscono un insieme monolitico, essendo tra loro molto correlati (es. cospirazioni sui vaccini, sui migranti, sul coinvolgimento dei governi negli attacchi terroristici); b) sia rispetto agli atteggiamenti negativi verso le persone LGBT+ (es. scale di pregiudizio sessuale/omofobia). Saranno inoltre indagate l'attendibilità, la validità e l'invarianza dello strumento rispetto alle principali socioanagrafiche dei partecipanti. Infine, si testeranno potenziali antecedenti ed outcome del costrutto.
Si procederà con tre raccolte dati indipendenti su cui condurre rispettivamente analisi fattoriale esplorativa (EFA), confermativa (CFA), e di invarianza dello strumento. I partecipanti (eterosessuali maggiorenni) (Ntot=1200) saranno reclutati online attraverso PROLIFIC, un software che consente di ottenere e pagare campioni rappresentativi della popolazione italiana.
Ci si aspetta una struttura monofattoriale dello strumento, invariante per genere, età ed altre socioanagrafiche dei partecipanti, con alta attendibilità e validità (correlazioni moderate con altre scale di contenuti cospirativi e di pregiudizio sessuale). Tra gli antecedenti della scala GILC ipotizziamo un'alta religiosità, un orientamento politico di destra, livelli elevati di populismo e credenze stereotipiche sul benessere delle persone LGBT+. Tra gli outcome, ci aspettiamo che al netto del pregiudizio sessuale, alti livelli nella scala GILC predicano un minor sostegno a leggi per i diritti LGBT+ e minori intenzioni di azione collettiva.
Tra i principali aspetti innovativi del presente progetto si annovera la creazione e validazione di uno strumento attualmente assente in letteratura, per misurare le credenze cospirative sulla Lobby LGBT+ e sull¿ideologia gender. Nonostante negli ultimi anni alcuni articoli scientifici abbiano iniziato ad affrontare il tema da un punto di vista sia più centrale sia più periferico ad aspetti dal contenuto simile (Bettinsoli et al., 2021; Hettinger & Vandello, 2014; Wilkinson, 2019), uno strumento specifico e validato permetterebbe di ottenere dati più solidi e attendibili circa il costrutto in esame, su cui sviluppare potenziali modelli esplicativi e/o progetti di intervento, basati sull¿analisi degli antecedenti e delle conseguenze possibili.
Tra gli ulteriori punti di forza del progetto, le 3 raccolte dati indipendenti, l¿utilizzo di Prolific per poter ottenere in tempi molto rapidi campioni rappresentativi e una buona potenza statistica contribuiscono a rendere solido l¿impianto metodologico della ricerca. Tali aspetti, inoltre, permetterebbero di far fronte ad una delle critiche che sempre più spesso viene mossa sia alla ricerca psicologica in generale, sia alla ricerca psicologico-sociale nello specifico: la realizzazione di studi condotti su campioni di studenti/esse universitari/e, non rappresentativi della popolazione di riferimento che contribuisce, insieme ad altri fattori, al fenomeno molto attuale della crisi di replicabilità in psicologia sociale (Anvari & Lakens, 2018; Pashler & Harris, 2012; ¿wi¿tkowski & Dompnier, 2017).
Inoltre, la diffusione della GILC Scale nel panorama scientifico internazionale permetterebbe di estendere la validazione della scala ad altri Paesi attraverso la replica della struttura fattoriale. Da una parte, questo consentirebbe di condurre ulteriori studi per testare e generalizzare i modelli esplicativi relativi alle credenze cospirative legate alla Lobby LGBT+; dall¿altra parte, permetterebbe di indagare la sensibilità dello strumento e dei modelli esplicativi stessi ad aspetti cross-culturali.
RICADUTE APPLICATIVE: Considerando che, tutt'oggi, in Italia, essere persone appartenenti a minoranze sessuali costituisce ancora un forte motivo di discriminazione, è facile pensare all'importanza di studi che approfondiscano il ruolo su tali dinamiche delle credenze cospirative relative all¿ideologia gender e all¿esistenza di una lobby gay che mirerebbe a diffondere il proprio potere di influenza per corrompere la società ed instaurare una dittatura del pensiero unico. I risultati di studi che utilizzino la GILC Scale potrebbero incentivare la promozione di programmi preventivi ed educativi all'interno soprattutto delle istituzioni scolastiche, ma anche negli ambienti di lavoro, al fine di ridurre i comportamenti discriminatori di stampo omofobico, anche basati su credenze cospirative legate alla Lobby LGBT+. È necessario, in modo particolare in Italia, promuovere una cultura delle differenze e del rispetto di tutti, alla luce delle conseguenze negative sia emotive che cognitive, che i fenomeni di discriminazione provocano nelle persone appartenenti a minoranze sessuali. L'Italia, infatti, solo da pochissimo tempo non è più uno dei pochi Paesi dell'Unione Europea mancante di un¿agenda politica su temi relativi ai diritti LGBT+. Come anticipato, la Rainbow Map & Index (ILGA-Europe, 2021) classifica ogni anno i 49 Paesi europei, attribuendo un punteggio da 0% a 100%, e nel 2021 l¿Italia è stata collocata soltanto al 35° posto (22,33%), ottenendo la posizione peggiore tra i Paesi dell'Europa occidentale. Non ci sono leggi che contrastino le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e il DDL Zan attualmente in discussione al Senato viene ostacolato anche adducendo tesi cospirative sulla Lobby Gay e sull¿ideologia Gender. Una seria ed appropriata diffusione di progetti di ricerca di questo tipo, con una forte base metodologica, che mettano in evidenzia antecedenti e conseguenze di tali credenze cospirative, possono offrire concrete occasioni di crescita personale e culturale per tutti i cittadini in generale e, in modo particolare, per gli esponenti politici che dovrebbero legiferare per tutelare e garantire pari dignità a tutte le minoranze sessuali.