Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2527196
Anno: 
2021
Abstract: 

L'esperienza tecnologica che gli educatori di Nido, gli insegnanti di scuola dell'Infanzia e i genitori dei bambini nella fasci zerosei hanno attraversato durante il lockdown per mantenere i legami educativi a distanza (LEAD) ha sicuramente ridefinito nuovi significati educativi che hanno coinvolto l'intero sistema di socializzazione del bambino.
Questa ricerca si pone l'obiettivo di analizzare i cambiamenti di atteggiamento e delle pratiche d'uso nei confronti dei dispositivi digitali di insegnanti, educatori e genitori a seguito della pandemia.
Verranno coinvolti nidi e scuole dell'infanzia in tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione alla provincia di Roma e di Trento, e si raggiungerà la popolazione degli educatori e degli insegnanti che in esse operano. Parallelamente, verranno coinvolte le famiglie dei bambini che frequentano i nidi e le scuole raggiunte.
A genitori, educatori ed insegnanti verranno somministrati questionari specifici appositamente costruiti per ciascuna delle tre popolazioni indagate (educatori di nido, insegnanti di scuola dell'infanzia, genitori) tramite piattaforme on line (google form) e/o in formato cartaceo laddove non fosse possibile la somministrazione on line.
In accordo con i dati che emergono dalla letteratura sul tema, si ipotizza che i comportamenti di guida e mediazione dei genitori correlino positivamente con livello di istruzione e con l'esperienza digitale.
Per quanto riguarda educatori e insegnanti si ipotizza che una minore esperienza digitale, anzianità anagrafica e anzianità di servizio correlino negativamente con la disponibilità all'uso di dispositivi digitali, mentre un più alto indice tecnologico correli con un atteggiamento maggiormente favorevole nei confronti della didattica digitale e con più frequenti e differenziate pratiche in ambito educativo.

ERC: 
SH3_12
SH3_13
SH4_1
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3190491
sb_cp_is_3187659
sb_cp_es_465751
Innovatività: 

Alla luce di quanto finora descrtto, appare rilevante che anche la scuola dell'infanzia e i nidi contribuiscano alla costruzione di una competenza digitale, interrogandosi su come inserire le esperienze digitali nelle esperienze scolastiche quotidiane per sviluppare «interesse per gli strumenti tecnologici e saper scoprire le funzioni e i possibili usi [...] » (Indicazioni Nazionali, 2012, pp. 28-29), con la consapevolezza che la maggior parte dei bambini fruiscono, già fuori dalla scuola, dei dispositivi digitali, non soltanto, e non sempre, in modo passivo.
L'esperienza della pandemia ha creato un insieme di nuove condizioni di uso della tecnologia che vanno riconosciute e prese in carico per poter rispondere adeguatamente allo scenario che si è venuto delineando. Si tratta infatti, di comprendere quali mutamenti si stiano realizzando nelle relazioni famigliari e nei contesti educativi, in merito al rapporto con i più piccoli e tra gli adulti, rispetto all'uso dei dispositivi digitali.
La necessità di immaginare e di rimodulare interventi e azioni educative per bambini nella fascia di età zerosei con forme di supporto (device) a distanza ha rappresentato una sperimentazione più complessa e articolata - rispetto alla fascia 6-11- per ragioni che vanno da contesti di vita famigliare diversi, alla non uniformità di accesso ai servizi, alla specificità delle competenze e dello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bambino in questa fascia di età. Pertanto, un approfondimento di ricerca può fornire un contributo significativo alla comprensione di un'esperienza complessa nella quale le risorse digitali hanno rappresentato un mediatore diffuso.
Il rischio più immediato che si corre ora è la perdita e la dissoluzione delle buone esperienze realizzate, avvertite esclusivamente come risposta emergenziale ai bisogni determinati dalla condizione pandemiche. Eppure, proprio la possibilità di sperimentare attività diverse e mutualmente accoglienti, così come è stato possibile realizzare nell'esperienza di utilizzo delle risorse digitali nei LEAD, potrebbe costituire una diga rispetto al rischio di atteggiamenti negativi e pratiche depotenziate di utilizzo dei digital device per l'apprendimento.
La rilevazione degli atteggiamenti di genitori e insegnanti/educatori è una scelta innovativa che consente di approcciarsi al tema in maniera complessa e inclusiva per poter meglio comprendere a quali esperienze dirette e/o indirette con i digital devices i bambini abbiano avuto accesso durante le diverse fasi della pandemia e quali prospettive di utilizzo si configurano per il futuro nei contesti educativi.
Il progetto, inoltre, potrà contribuire alla comprensione degli effetti a lungo termine dell'esperienza dei LEAD; infatti allo stato attuale esistono report di monitoraggio della realizzazione dei LEAD nei Nidi e nella scuola dell'Infanzia, ma non si hanno a disposizione dati su come questa esperienza innovativa stia influenzando le rappresentazioni e gli atteggiamenti rispetto alla valenza educativa e le pratiche di uso dei dispositivi digitali da parte di educatori, insegnanti e famiglie.
Un uso significativo ed efficace delle tecnologie passa necessariamente per la formazione docenti. Tra le competenze e dell'expertise del docente figura, infatti, la competenza digitale, fondamentale per poter introdurre le tecnologie nell'esperienza educativa anche dei nidi e delle scuole dell'infanzia e avvicinare il bambino ai linguaggi multimediali, favorendo un posizionamento attivo e di ricerca espressiva e creativa attraverso il loro uso, in linea con quanto evidenziato dalle Indicazioni Nazionali.
Questo progeto di ricerca può offrire un contributo alla sfida digitale post Covid che il Paese sta attraversando, per mettere a punto iniziative per ridurre le disuguaglianze già esistenti e contrastare i rischi di nuove povertà educative. In particolare, l'attenzione specifica posta alla fascia di età 0-6 annivpuò fornire indicazioni interessanti per identificare modalità di socializzazione dei bambini ai digital device che evitino tutti i rischi evidenziati dalla letteratura sul tema prima della pandemia.
Infine, trattare la povertà educativa, anche attraverso un utilizzo intelligente della tecnologia digitale fin dai primi anni di scuola, richiede educatori ed insegnanti con una professionalità che si costruisce e si consolida nel tempo. Questa professionalità non può essere improvvisata, ove non presente, né dispersa dove acquisita, se si vuole affrontare adeguatamente la questione della povertà educativa, in termini attuali e futuri, quando si ripristineranno le condizioni di funzionamento ordinario dei Nidi e della Scuola dell'Infanzia.

Codice Bando: 
2527196

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