Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1134691
Abstract: 

Citando Arrigo Solmi lo storico Mario Toscano definì il patto di Londra, l'accordo con cui si stabilirono le condizioni dell'intervento italiano nella prima guerra mondiale, "il maggiore, se non il primo atto di politica internazionale completamente spontaneo ed indipendente compiuto dall'Italia dopo il Risorgimento". A distanza di un secolo la prima guerra mondiale rimane infatti un momento cruciale della storia politica italiana, in cui la classe dirigente del paese rinunciò alla neutralità e, con essa, ad un'alleanza ventennale con gli Imperi centrali per concretizzare un obiettivo storico e vitale, quello del completamento dell'unità nazionale. La storia d'Italia, per immanenti ragioni geografiche e strategiche non meno che economiche e culturali, non può tuttavia separarsi da quella del Mediterraneo, che fu infatti il protagonista delle trattative di Londra. Non a caso nei negoziati con l'Intesa alle rivendicazioni italiane sui territori adriatici dell'Impero asburgico si contrapposero in particolare i progetti della Russia, la quale, aspirando a divenire a sua volta potenza mediterranea, ambiva a creare una propria sfera d'influenza che dagli Stretti turchi si estendesse all'Adriatico popolato da slavi.
La ricerca si propone quindi di mettere in luce le relazioni tra Italia e Russia in prospettiva mediterranea, esaminando la posizione della Russia rispetto al problema dell'entrata in guerra dell'Italia. La documentazione archivistica russa, base principale della ricerca, permetterà, infatti, unitamente a quella italiana, di evidenziare le radici storiche e geopolitiche della dinamica dei rapporti tra Italia e Russia, basata sulla convergenza/divergenza dei rispettivi interessi nell'area del Mediterraneo.

ERC: 
SH6_8
Innovatività: 

Benché il tema della prima guerra mondiale incontri l'interesse della storiografia italiana, ben pochi sono i contributi che prendano in esame i rapporti dell'Italia con la Russia. Laddove questo avviene, inoltre, si registra uno sbilanciamento a favore degli studi relativi alla rivoluzione d'Ottobre e, più in generale, all'età sovietica.
Il presente progetto di ricerca, invece, si propone di prendere in esame la politica estera dell'Italia alla vigilia della prima guerra mondiale dalla prospettiva russa, riservando attenzione ad aspetti di particolare interesse fino ad oggi rimasti in secondo piano. In primo luogo verrà presa in analisi la strategia politica del ministro degli esteri Sazonov rispetto al problema dell'entrata in guerra dell'Italia, indagando le ragioni e le modalità della sua evoluzione, dalla crisi di luglio alla faticosa firma del patto di Londra; in secondo luogo gli archivi russi permetteranno di conoscere la valutazione delle gerarchie militari russe circa l'utilità e la consistenza del contributo italiano alle operazioni belliche. Dovuta attenzione merita poi la figura dello zar: quella di Nicola II risulta infatti una figura ancora poco indagata, sia in relazione al suo peso decisionale nella politica estera russa sia, e soprattutto, rispetto ai suoi rapporti con il re Vittorio Emanuele III. Stante la difficoltà di accesso alle carte Savoia, infatti, la corrispondenza dello zar assume ancora più valore per comprendere l'azione della monarchia italiana. Inoltre la documentazione russa servirà a fare luce sull'evolversi della importante questione adriatica, che tanto ha influito nelle successive vicende della storia d'Italia, dalla "vittoria mutilata" agli anni del fascismo fino alla sua difficile conclusione nel secondo dopoguerra, fornendo elementi di riscontro anche rispetto alla comprensione che il ministro degli Esteri Sonnino e la classe dirigente italiana ebbero dei problemi mediterranei in relazione alla Russia. Ulteriore motivo di interesse nel consultare il materiale russo risiede poi nella possibilità di conoscere più da vicino l'attività delle rispettive ambasciate, apprendendo utili dettagli rispetto al lavoro dell'ambasciatore italiano Carlotti e di quello russo Krupenskij, due figure molto attive che, con il loro zelo, influirono in modo non secondario sul corso degli eventi.

Codice Bando: 
1134691

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