
Il progetto intende analizzare, alla luce delle metodologie più aggiornare, il discorso sul cinema all'interno della cultura italiana nell'epoca del neorealismo a partire dalla figura di Guido Aristarco, docente all'Università Sapienza di cui ricorre nel 1918 il centenario della nscita, e in particolare della rivista da lui fondata, "Cinema nuovo".
I principali elementi innovativi della ricerca sono l'incrocio tra lavoro d'archivio e prospettiva di studi culturali e di inserimento del discorso della critica cinematografica in un campo di tensioni di politica culturale che tenga conto delle ricerche più recenti, in particolare quelle sulla cultura del PCI di Stephen Gundle ("I comunisti italiani tra Hollywood e Mosca, Firenze, Giunti, 1995), Sandro Bellassai ("Sandro Bellassai, La morale comunista", Carocci 2000); Mauro Boarelli "La fabbrica del passato. Autobiografie di militanti comunisti", Feltrinelli, Milano 2007). Ma la dimensione molto più ampia della politica culturale di "Cinema nuovo" permetterà di leggere anche gli scambi e le influenze tra cultura alta e bassa, industria, istituzioni e partiti al di là delle contrapposizioni dirette,
la dimensione dell'incroccio tra storia politica, cultura popolare e storia delle istituzioni cinematografiche porta un indubbio avanzamento nella riconsideraizone di un periodo centrale della nostra storia artistica. Oltre a ciò, la raccolta e l'ordinamento die dati relativi al Fondo Aristarco e il reperimento di nuovi materiali fungerà da base ad auspicabili nuove ricerche.