Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1614321
Anno: 
2019
Abstract: 

Il successo della terapia antiretrovirale (ART) e l'introduzione della profilassi-pre esposizione hanno portato ad un ridotto uso del condom e di conseguenza ad un aumento dei casi di sifilide nei soggetti HIV positivi nei quali, la presenza di questa infezione, si associa ad un quadro viro-immunologico tale da poter impattare sull'outcome clinico e sulla diffusione dell'infezione stessa.
Lo scopo del presente progetto è quello di valutare se l'infezione sifilitica influenzi la replicazione di HIV in soggetti in trattamento portando ad un aumento del viral burden plasmatico e/o intracellulare e identificare un profilo immunologico che permetta di migliorare la gestione del paziente a rischio di infezione/reinfezione sifilitica. Lo studio verrà eseguito su campioni di pazienti HIV positivi maschi, in ART, con diagnosi di sifilide nel periodo 2017-2019. Al momento sono stati inclusi nello studio 120 pazienti per i quali sono disponibili 6 prelievi di plasma (2 precedenti e 4 successivi alla diagnosi di sifilide) e almeno un campione di cellule raccolte durante l¿infezione sifilitica. Su tutti i campioni di plasma verranno misurati i livelli di TNF¿, IL4, IL10, IL6, IL8, IP10 e MIP1ß e per tutto il periodo di monitoraggio (18 mesi) verranno esaminati gli eventuali blip viremici e la presenza/assenza di viremia residua. Inoltre, sui campioni di cellule verrà quantificato l'HIVDNA. I dati ottenuti da questa analisi saranno confrontati con quelli rilevati nella popolazione di controllo rappresentato da 50 individui maschi HIV positivi, in ART, senza coinfezioni, con età e con un periodo di soppressione virologica paragonabile a quella del gruppo studiato.
Questo progetto, analizzando diverse citochine prima e dopo la diagnosi di sifilide potrebbe mettere in evidenza l'esistenza di un marcatore predittivo di infezione/reinfezione sifilitica. Inoltre, sarà possibile comprendere se la coinfezione porti ad un aumento dei livelli di viremia residua e/o del carico provirale.

ERC: 
LS6_3
LS6_5
LS6_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2093066
sb_cp_is_2088688
sb_cp_is_2235074
sb_cp_is_2101316
sb_cp_es_291336
sb_cp_es_291337
sb_cp_es_291338
Innovatività: 

Negli ultimi anni diversi studi hanno documentato un aumento dei casi di sifilide nella popolazione HIV positiva. A seguito di questa osservazione alcuni autori hanno cercato di studiare i possibili effetti derivanti da questa coinfezione ed hanno osservato come il quadro clinico e immunologico di presentazione della sifilide sia diverso negli HIV positivi rispetto agli HIV negativi. Nonostante queste osservazioni rimane ad oggi da chiarire se questa coinfezione possa avere un effetto sul carico virale intracellulare e plasmatico in soggetti in trattamento antiretrovirale. Recentemente alcuni studi svolti su popolazioni HIV positive coinfette con altri patogeni hanno rivelato come la co-presenza di un altro agente possa portare ad una influenza reciproca sulla loro replicazione e ad un incremento del serbatoio di HIV e dei livelli di HIV-RNA. Il nostro studio si propone di studiare questo aspetto nei pazienti coinfetti con sifilide. Attraverso la determinazione quantitativa dell¿HIV DNA, sarà possibile verificare se i soggetti con infezione da T. pallidum presentano un carico maggiore di HIV DNA. Sarà altresì possibile capire se la coinfezione porti ad un aumento dei livelli di viremia residua. Recentemente alcuni autori hanno riportato che in soggetti in trattamento antiretrovirale l'infezione sifilitica non si associa ad un aumento del rischio di fallimento virologico (9). Sebbene questo dato sia confortante perché sembrerebbe indicare un successo della terapia antiretrovirale anche in presenza di coinfezioni, è estremamente importante pianificare degli studi che prendano in considerazione: 1. tempi più lunghi, in quanto in questo studio il fallimento era a 6 mesi; 2. Viremia residua. A tal riguardo è importante ricordare che la viremia residua, definita proprio come la presenza di livelli minimi di HIV-RNA durante il trattamento antiretrovirale, è stata associata, nel tempo, ad un aumento del rischio di fallimento virologico e ad un aumento dei livelli dei marcatori infiammatori. Inoltre, è stato osservato come all'aumentare del viral burden, dovuto alla presenza costante o intermittente di bassi livelli di viremia, aumenti il rischio di fallimento virologico. I dati ottenuti da questo progetto potrebbero aiutare a chiarire la posibile relazione tra livelli di viremia residua e coinfezione con T. pallidum.
Fra le diverse cause responsabili dell'aumento dei casi di sifilide, un ruolo importante potrebbe essere giocato dalle reinfezioni poiché sono frequenti nella popolazione HIV positiva e spesso paucisintomatiche. Quest'ultimo aspetto, in particolare, porta ad un ritardo della diagnosi e quindi ad una maggiore possibilità di diffondere l'infezione. Pertanto, studi volti alla identificazione di un profilo immunologico associato alla reinfezione sono di fondamentale importanza per migliorare la gestione di questa infezione nelle popolazioni a rischio. Questo progetto, analizzando diverse citochine prima e dopo la diagnosi di sifilide potrebbe mettere in evidenza l'esistenza di un marcatore predittivo di infezione/reinfezione sifilitica.

Codice Bando: 
1614321

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