Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2126840
Anno: 
2020
Abstract: 

La ricerca progettuale sull'abitazione e le sue forme ha costituito nelle diverse epoche uno dei principali motori di sviluppo delle società e delle città, divenendo indicativa della capacità dell¿uomo di saper tradurre in forme di organizzazione dello spazio i modi di rapportarsi ai propri simili e all'ambiente. Negli ultimi anni, tuttavia, tale ricerca sembra aver preso una direzione che, nell' assecondare il fenomeno inarrestabile dell'inurbamento esteso a quasi ogni area geografica del mondo, sta assumendo caratteristiche che appaiono più il frutto di modelli socio-economici sempre più globalizzati che l'esito di una riflessione disciplinare sui modelli architettonici e insediativi.
La presente proposta di ricerca nasce pertanto dalla volontà di comprendere meglio le logiche di trasformazione che regolano gli attuali processi di sviluppo urbano, aprendosi a possibili vie di sviluppo alternative al modello attualmente dominante, che produce habitat omologati, indifferenti a specifiche appartenenze geografiche e culturale, per cercare di riportare l'uomo con la propria sfera emozionale al centro del progetto. L'abitazione, intesa come unità base della struttura urbana, e la densità, come parametro qualitativo e strumento del progetto, saranno dunque l'oggetto di indagine a partire dal quale sarà sviluppato il lavoro di ricerca per affrontare la questione più ampia della trasformazione sostenibile delle aree urbane e dei territori nei contesti europei.

ERC: 
SH2_9
SH2_10
SH5_6
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2704170
sb_cp_is_2829748
sb_cp_is_2713328
sb_cp_es_392533
sb_cp_es_392532
Innovatività: 

L'affermazione dello smart working e di tutte le attività praticabili a distanza, la decrescita economica, la precarietà dell'offerta lavorativa per le nuove generazioni sono solo alcune delle condizioni manifestatesi negli ultimi anni, che stanno cambiando l'idea di abitare facendo emergere desideri di una vita in maggiore armonia con l'ambiente naturale e mettendo in crisi il modello urbano ad alta densità come forma unica e prevalente dell'habitat futuro. Se il modello ad alta densità rappresenta una risposta aderente ai piani di sviluppo economico delle grandi città, dove il valore del suolo è altissimo tanto da incentivare modelli di espansione verticale, la città orizzontale conserva tutt'oggi una dimensione utopica. Sussiste tuttavia una forte aspirazione a implementare gli spazi della residenza in deroga a un'applicazione, oggi percepita come coercitiva e inappropriata alla vita, degli standard di matrice modernista. La constatazione del fallimento dell'applicazione del concetto di spazio minimo all'alloggio e la compressione dello spazio urbano fino a una forma di artificializzazione che cancella la dimensione di luogo naturale, sta aprendo a una nuova sensibilità verso la conquista di nuovi equilibri.
Il modello di sviluppo anglosassone, per esempio, ha sempre proposto una relazione strutturata e a lungo termine tra la città ad alta densità, la city, e il suo vasto hinterland, grazie ad un'organizzazione capillare di infrastrutture efficienti che rendono possibile un elevato livello di vivibilità in un territorio vastissimo. La vita nella campagna inglese, con tutti i suoi innegabili vantaggi, è alla portata di tutti, non è utopia, e permette una forma di controllo e di sfruttamento di territori vastissimi, che non restano abbandonati.
I recenti studi di Rem Koolhaas sono indirizzati verso una nuova visione di una vita "non urbana" e in questo senso i contesti europei e l'Italia in particolare possono offrire molti spunti, a partire, ad esempio dai tanti complessi rurali abbandonati, esempi significativi da studiare dal punto di vista della conformazione planimetrica, ispirata a un'idea di centralità attorno ad uno spazio comune e da un sistema edilizio compatto di residenze ed alcune emergenze che caratterizzano inequivocabilmente il paesaggio nel quale si collocano, come accade nella campagna romana.
Gli studi di Secchi e Viganò (cfr. Secchi, Bernardo, La città del ventesimo secolo, Laterza, 2005; Viganò Paola et al., Rethinking Urban Form: Switzerland as a "Horizontal Metropolis", Urban Planning Volume 2, Issue 1, 2017), infine, proponendo il modello della Metropoli Orizzontale, non come ricostruzione di uno stato ideale o presa di posizione ideologica ma frutto di progetti costruiti in diversi contesti spaziali, sottolineano la necessità di costruire una "nuova struttura spaziale" fatta di relazioni più equilibrate tra le diverse parti, in grado di disegnare la transizione ambientale, economica e sociale dei nostri territori. Ponendosi in continuità con queste linee di pensiero, la ricerca, oltre ad inserirsi in un filone di grande attualità, condurrà a un' indagine conoscitiva puntuale delle porzioni di tessuto urbano appartenenti ai casi studio individuati nelle diverse realtà di Roma e Parigi. Indagine significativa non solo per cogliere tutte le implicazione del tema della densità come strumento di progetto, ma anche per definire le relazioni tra tipologia e morfologia urbana e acquisire dati sul comportamento degli abitanti come base per impostare progetti di trasformazione futura delle stesse aree prese in esame. Inoltre, potranno essere definiti, attraverso il metodo comparativo, una serie di parametri riguardanti l'impatto ambientale, sociale ed economico legato ai diversi tipi di densità insediativa, valutando le interazioni tra densità e natura in un ambiente urbano e gli effetti sul comportamento e la disponibilità all' interazione sociale degli abitanti.

Codice Bando: 
2126840

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