Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1093674
Abstract: 

Il progetto si pone l'obiettivo di rilevare, tramite analisi chimiche, i residui organici su un campione scelto di contenitori in ceramica d'impasto provenienti dai livelli di occupazione dell'insediamento dell'età del Bronzo di Coppa Nevigata inquadrabili tra XIII e XII sec. a.C..
Al fine di delineare in modo quanto più affidabile possibile la natura delle sostanze organiche con cui tali manufatti ceramici sono venuti a contatto, si ritiene sia necessario applicare diverse tecniche chimico-analitiche: un'integrazione tra queste, infatti, getterebbe le basi per una lettura di maggior dettaglio sulla varietà degli utilizzi dei contenitori stessi. Nello specifico si fa riferimento all'InfraRed Fourier Spectroscopy (FTIR), alle analisi gas-cromatografiche (GC) e alla spettrometria di massa del rapporto isotopico (IRMS).
Le analisi sui residui organici completeranno un complesso studio sull'intero repertorio dei manufatti ceramici costituito da una caratterizzazione morfo-funzionale e dall'analisi delle tracce d'uso (abrasioni, incrostazioni, esposizioni al fuoco, ecc.) presenti sui reperti stessi. In tal modo si tenterà di definire un quadro dei potenziali utilizzi legati alla conservazione, cottura, preparazione e consumo dei beni di sussistenza.
Il progetto è parte integrante dello studio sulla funzionalità e sulla distribuzione di tutti gli elementi riconducibili alle diverse categorie di manufatti (manufatti in pietra, in materia dura animale e in metallo) ed ecofatti (resti vegetali, di fauna e di malacofauna), rinvenuti nei livelli sopra ricordati dell'insediamento di Coppa Nevigata, anche in connessione con le evidenze strutturali, con l'obiettivo di caratterizzare gli utilizzi delle specifiche aree interne al sito e collegarvi nuclei di individui legati allo svolgimento delle attività stesse.

ERC: 
SH6_3
SH6_4
SH6_11
Innovatività: 

L'analisi dei residui organici presenti sui reperti ceramici, associata ad una caratterizzazione morfo-funzionale delle forme vascolari presenti nel singolo contesto archeologico, può restituire importanti dati ai fini della conoscenza delle attività svolte in tale contesto, della loro localizzazione spaziale e, indirettamente, dei gruppi umani impegnati in quelle attività. Sul piano internazionale, le indagini archeometriche volte allo studio dei residui organici su manufatti archeologici hanno mosso i primi passi già a partire dall'inizio degli anni '70 (Thornton et al. 1970; Condamin et al. 1976) per poi proseguire nei decenni successivi con l'applicazione di diverse tecniche analitiche sempre più affidabili con il progresso scientifico (Morgan et al. 1984; Evershed et al. 1992; Evershed 2008). Nell'ambito degli studi legati alla preistoria della penisola italiana, in particolare per l'età del Bronzo, per lungo tempo l'applicazione delle analisi sui residui organici trattenuti sulle parete dei contenitori ceramici è rimasta marginale e limitata a pochi contesti: si può fare l'esempio delle analisi condotte sui frammenti di dolii provenienti dal sito dell'età del Bronzo di Broglio di Trebisacce (Peroni 1994), quelle condotte su un nucleo di contenitori in ceramica d'impasto, ascrivibili a diverse fasi dell'età del Bronzo, dal sito di Coppa Nevigata (Evans, Recchia 2001-03), sino alle recenti analisi su alcuni frammenti del BF dal sito di Roca (Guglielmino, De Benedetto in cds). Agli ultimi anni risalgono anche le analisi spettroscopiche, con uso della tecnica FTIR, condotte sui residui organici riscontrati su vasi a fiasco dalla necropoli rinaldoniana della Romanina, posta a sud-est di Roma (Carboni, et al., in cds). L'applicazione congiunta di tecniche spettroscopiche come FTIR, la gascromatografia (GC) e la spettrometria di massa del rapporto isotopico (IRMS) su una selezione di contenitori ceramici proveniente da specifiche aree dell'insediamento di Coppa Nevigata, ascrivibili al XIII e XII sec. a.C., può contribuire notevolmente ad accrescere la conoscenza delle risorse economiche sfruttate dalla comunità stessa e delle relative modalità d'uso. Il potenziale effettivo di tale studio si espliciterà in connessione all'analisi della distribuzione spaziale dei reperti, anche non ceramici, permettendo in questo senso importanti spunti di riflessione sull'organizzazione delle aree dell'abitato, sulla gestione delle risorse e sull'eventuale controllo che specifici nuclei di persone potevano svolgere sulle stesse. Nel complesso, si aprirebbe la possibilità ad una più dettagliata caratterizzazione dell'articolazione interna di una delle grandi comunità dell'età del Bronzo stanziate lungo la costa adriatica della penisola italiana ed inserite in un quadro ampio di scambi intra ed extra peninsulari. La possibilità di eseguire le analisi sopra citate costituisce un passo fondamentale per confermare o rigettare le ipotesi sull'uso delle diverse categorie di contenitori ceramici basate sull'analisi morfo-funzionale e delle tracce d'uso ed appare quindi quanto mai importante ottenere un finanziamento per poter eseguire tali analisi.

Bibliografia

Carboni, G., Celant, A., Forte, V., Magri, D., Nunziante Cesaro, S., & Anzidei, A. (in cds). Inebriarsi per l'aldilà: bevande alcoliche nelle necropoli di facies Rinaldone e Gaudo dell'area romana. Atti della 50° Riunione Scientifica dell'IIPP. Firenze.
Condamin, J., Formenti, F., Metais, M. O., Michel, M., & Blond, P. (1976). The application of gas chromatography to the tracing of oil in ancient amphorae. Archaeometry, 18, 195-201.
Evans, J., & Recchia, G. (2001-2003). Pottery function: trapped residues in Bronze Age pottery from Coppa Nevigata (Southern Italy). Scienze dell'Antichità, 11, 187-201.
Evershed, R. (2008). Organic Residue Analysis in Archaeology: The Archaeological Biomarker Revolution. Archaeometry, 50(6), 895-924.
Evershed, R. P., Heron, C., Charters, S., & Goad, L. J. (1992). The survival of food residues: new methods of analysis, interpretation and application. Proceedings of the British Academy, 77, 187-208.
Evershed, R., Heron, C., & Goad, J. (1990). Analysis of organic residues of archaeological origin by high-temperature gas chromatography and gas chromatography-mass spectrometry. Analyst(10).
Evershed, R., Heron, C., Charters, S., & Goad, L. (1992). The Survival of Food Residues: New Method of Analysis, Interpretation and Application. Proceedings of the British Academy, 77, 187-208.
Guglielmino, R., & De Benedetto, G. (in cds). Ritualità e cibo nell¿¿Area Cultuale¿ di Roca. Le analisi chimiche dei residui organici. Atti del L Riunione Scientifica dell'IIPP.
Morgan, E. D., Titus, L., Small, R. J., & Edwards, C. (1984). Gas-chromatographic analysis of fatty material from a Thule midden. Archaeometry, 26, 8-43.
Thornton, M. D., Morgan, E. D., & Celoria, F. (1970). The composition of bog butter. Science and Archaeology, 2/3, 5-20.

Codice Bando: 
1093674

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