Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2271102
Anno: 
2020
Abstract: 

Secondo la letteratura classica i conservatori sembrano essere più inclini all'intolleranza e a mostrare pregiudizio nei confronti di altri gruppi rispetto a quanto facciano i liberali. Recentemente una nuova cornice teorica ha messo in discussione questo assunto mostrando come entrambi i gruppi politici esprimano livelli comparabili di pregiudizio a seconda del gruppo che devono fronteggiare.
In questo dibattito ancora in corso è più che mai importante indagare il fenomeno in esame sotto molteplici punti di vista. Con il presente studio si cercherà di approfondire il fenomeno del pregiudizio di tipo politico e di mettere in relazione quest'ultimo con un'altra forma fondamentale di pregiudizio, ossia quello etnico. Nel farlo utilizzeremo un paradigma di discriminazione sé/altro, in cui i volti di partecipanti conservatori e liberali verranno fusi con quelli di altre persone che potranno essere bianche o nere e a loro volta conservatrici o liberali. Attraverso la registrazione del segnale elettrico corticale (EEG) e l'analisi dei potenziali evocati (ERPs) saremo in grado di dare una base neurale all'espressione del pregiudizio politico ed etnico e di creare una tassonomia di queste due forme di pregiudizio per partecipanti conservatori e liberali. Capire quale identità è prioritaria in un contesto in cui due identità fondamentali -come quella etnica e quella politica- sono contemporaneamente presenti e quali sono le sue basi a livello di processamento dell'informazione potrà aiutarci a risolvere l'apparente conflitto fra la letteratura classica sul pregiudizio nei gruppi politici e gli studi recenti che ne hanno messo in discussione gli assunti.

ERC: 
SH3_2
SH3_4
SH4_5
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2893623
Innovatività: 

I recenti studi sull'Ideological conflict hypothesis hanno messo in discussione un assunto che per decenni sembrava consolidato, ossia che i conservatori siano tendenzialmente più inclini all'intolleranza e al pregiudizio verso altri gruppi. Secondo questi studi, infatti, le differenze riscontrate nella letteratura classica sul tema sono "sporcati" dall'utilizzo di gruppi che avevano valori in netto contrasto con quelli dei conservatori. Essi dimostrano che anche i liberali quando messi ad interfacciarsi con gruppi che hanno valori in contrasto con i propri (per esempio i conservatori stessi) mostrano livelli comparabili di pregiudizio. Questi risultati mettono in discussione l'implicita superiorità morale dell'ideologia liberale e aprono nuovi scenari sulla natura del pregiudizio. Nonostante le molte evidenze comportamentali a supporto, ancora nessuno studio ha indagato i correlati neurali del fenomeno. Attraverso questo studio noi saremo in grado di confermare o disconfermare i risultati degli studi sull'ideological conflict hypothesis mettendo in relazione diretta conservatori e liberali e saremo anche in grado di comprendere se differenze nel modo in cui l'informazione viene elaborata si riflettano poi a livello comportamentale.
Il pregiudizio politico non sarà però l'unico oggetto d'indagine del presente progetto. Esso verrà messo in relazione con un'altra forma di pregiudizio più lungamente studiata e che rappresenta un fenomeno centrale nello studio delle relazioni fra gruppi, ossia il pregiudizio etnico. Attraverso questo studio cercheremo di mettere a confronto direttamente questi due tipi di pregiudizio (etnico e politico) nel tentativo di creare una tassonomia dei due pregiudizi per conservatori e liberali che abbia evidenze sia a livello comportamentale che neurale.

Codice Bando: 
2271102

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