Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2026913
Anno: 
2020
Abstract: 

La ricerca intende approfondire le fasi del processo di antropizzazione del tratto costiero laziale compreso nel confine tirrenico dell'ex Stato Pontificio, vale a dire fra Civitavecchia a Nord e Terracina a Sud, focalizzando l'attenzione su evidenze morfologiche, toponimi, testimonianze archeologiche e architettoniche. Segni non del tutto alterati dalla modificazione antropica dell'area, contraddistinta, soprattutto nel secolo passato, da una forte espansione urbana ed edilizia, spesso incontrollata, nonché dalla costruzione di importanti infrastrutture, come l'aeroporto di Fiumicino.
Si tratta di un paesaggio costiero caratterizzato dalla presenza di antiche testimonianze, tra queste: reperti di epoca protostorica dell'abitato di Ficana, su monte Cugno, nei pressi di Acilia (X-VIII secolo a. C.); tracciati viari di origine romana (Via Campana, Portuense, Ostiense, Severiana); strutture portuali, attualmente aree archeologiche/naturalistiche; insediamenti urbani collegati al sistema portuale di Roma (Portus, Ficana, Laurentum, Lavinium, Antium, Circeii); torri d'avvistamento e di presidio in un sistema ancora oggi leggibile (torri di Fiumicino, Niccolina, Alessandrina, Clementina, Paterno, Vajanica, Caldara); saline e impianti forestali come le pinete (Castel Fusano, Castel Porziano, Capocotta, Coccia di Morto, Maccarese); oltre a rari sistemi antropici come ville e casali agricoli, dediti a colture tradizionali (fattorie di Dragona); e, ancora, le tenute più vicine al mare (Torlonia, Sacchetti); stratificazioni archeologiche, attualmente contesti naturalistici (monte Giulio, banchina del Porto di Claudio, monte Arena), ma anche macchie, tumoleti e aree boschive. Un insieme complesso da salvaguardare con un progetto unitario che coinvolga, in un programma di tutela, i `diversi' sistemi del territorio, ambientali, paesaggistici, architettonici, archeologici, ormai strettamente correlati tra loro nel determinare caratteri e qualità del contesto attuale.

ERC: 
SH5_8
SH5_6
SH5_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2588725
sb_cp_is_2565964
sb_cp_is_2554290
sb_cp_is_2694820
sb_cp_is_2624380
sb_cp_es_379111
sb_cp_es_379113
sb_cp_es_379112
Innovatività: 

INNOVATIVITA' DEL PROGETTO DI RICERCA
Le finalità delineate dal programma di ricerca impongono un organico esame delle fonti attraverso gli strumenti propri della critica storica; ciò significa affrontare nuovamente il tema, impostare indagini sistematiche su tali problematiche, nonché definire un metodo di lavoro che permetta l'integrazione dei dati e, come fase conclusiva, la loro `confrontabilità'.
Il percorso, di tre anni, si svilupperà in più fasi e prenderà in considerazione:
- la situazione attuale degli studi così da evidenziare i segni che scaturiscono dal processo evolutivo di stratificazione, in continuo divenire, provando a leggere, con un approccio innovativo, più sistemi nella loro `totalità', solidale e unitaria: quello architettonico, archeologico, urbano, ambientale, paesaggistico ed altri ancora;
- le peculiarità del territorio, i cosiddetti `valori', per i quali ci si rende conto che i dati finora raccolti mancano della necessaria integrazione in un disegno unitario; questioni che richiedono una convergenza armonica fra i diversi settori dottrinari e operativi che s'intende mettere in atto proprio con questa ricerca;
- l'insieme dei `diversi' paesaggi, considerato come unicum indivisibile.
È evidente che si tratta di un processo conoscitivo complesso; di qui, la composizione del gruppo di lavoro che registra la presenza di conoscenze multidisciplinari senza dubbio opportune per l'elaborazione di un tema che postula interessanti sviluppi teoretici, metodologici e pratici.
POTENZIALE AVANZAMENTO DELLE CONOSCENZE
Il gruppo di ricerca si propone di:
- riconsiderare gli approfondimenti sul territorio della costa laziale e analizzare la situazione attuale degli studi per arrivare a evidenziare correlazioni e interrelazioni;
- rileggere la questione laziale e dei suoi dintorni, per la quale ci si rende conto che i dati finora raccolti mancano della necessaria integrazione in un unico disegno.
Ciò significa potenziare le conoscenze, quindi affrontare nuovamente e alla radice il tema della realtà archeologica, architettonica, urbana e paesaggistica romana e di altre aree limitrofe, dopo un declino d'interessi e rinuncia, da parte degli architetti, a impostare studi ampi e sistematici su tali problematiche. In sostanza, si tratta d'individuare tutte le iniziative che possano facilitare la comprensione di tale territorio costiero rivolgendo attenzione ai modi attraverso cui è stata ideata e posta in essere la dialettica fra preesistenze diverse. Peraltro, anche nel panorama da analizzare, nonostante la complessità delle stratificazioni storiche e i danni arrecati da operazioni disinvolte, prive di precisi programmi e adeguati progetti, esistono ancora ampi margini per condurre azioni, strettamente connesse alla cultura storica del restauro, volte a migliorare lo stato dei luoghi. Attraverso tali esperienze sarà possibile chiarire e focalizzare l'evoluzione delle modalità d'intervento nel tentativo di fornire nuove risposte al problema. Con lo studio si vuole, per ognuna delle zone individuate, indicare le linee guida volte a migliorare il rapporto tra le componenti naturali e quelle antropiche col fine di costruire una metodologia di analisi, pianificazione ed intervento utile a supportare le decisioni delle comunità locali.
Negli ultimi decenni, la rivalutazione dell'ambiente, non più inteso come un insieme di parti separate ed incongruenti, e l'evoluzione delle scienze dell'informazione, che hanno incrementato la possibilità di gestire e integrare una infinita quantità di informazioni della più diversa tipologia ed origine, hanno fornito metodologie di ricostruzione del territorio più accurate e dettagliate.
L'intento di questo lavoro vuole essere, quindi, quello di delineare un quadro:
- valorizzazione, recupero, salvaguardia di elementi di valore storico/paesaggistico: complessi archeologici, patrimonio vegetale, viabilità storica; recupero della fascia dunale; miglioramento dei collegamenti; integrazione degli approdi; definizione di aree per ricettività e sport; valorizzazione di aree parco e individuazione di nuovi siti; valorizzazione dei corsi d'acqua; recupero di alcuni manufatti storici (es. sanatorio di Anzio, di Florestano De Fausto).
Un programma, quindi, volto alla valorizzazione delle valenze culturali e storiche del sistema costiero, ricco di strutture che devono rientrare nell'assetto territoriale attraverso il riconoscimento delle potenzialità e dei valori quali possibilità per uno sviluppo locale e regionale. Lo studio, quindi, multidisciplinare aspira a dare un quadro, il più ampio possibile, di tale particolare contesto storico.

Codice Bando: 
2026913

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