La definitiva promulgazione di un codice civile segna per la Cina un momento di svolta epocale e allo stesso tempo permette al sistema giuridico romanistico di entrare in una nuova, inedita dimensione: le strutture, i metodi e gli schemi originariamente concepiti dai giureconsulti romani si riempiono e arricchiscono di contenuti nuovi, entrano in un sistema linguistico 'alieno' ma allo stesso tempo ben disposto ad accogliere questi nuovi concetti attraverso il flessibile uso delle sue pittografiche forme scritte.
Il tema di ricerca che si intende approfondire muove dal quesito relativo alla possibilità di rinvenire o meno, e se sì in quale misura, i fondamenti romanistici nel diritto civile cinese attuale e, più in particolare, nel nuovo codice civile, di recente entrato in vigore.
Considerando che solo di recente la Repubblica Popolare cinese si è di fatto dotata di un proprio codice civile e che la conoscenza della lingua cinese consente di effettuare ricerche bibliografiche direttamente su banche dati ufficiali in lingua cinese e di potersi confrontare, seppur con qualche difficoltà, con la dottrina giuridica cinese, ci si aspetta di poter realizzare un concreto avanzamento delle conoscenze.