Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2497482
Anno: 
2021
Abstract: 

La pandemia ha fatto emergere criticità del sistema sanitario nazionale relative all'inadeguata organizzazione territoriale e al ruolo limitato svolto dai medici di medicina generale nell'assistenza sanitaria. Anche se questi professionisti costituiscono, per radici e tradizioni, una categoria di rilievo, il modello di medicina di prossimità ha mostrato insufficienze che potranno essere affrontate utilizzando l'opportunità del PNRR. I medici di base, come primo riferimento dei pazienti, svolgono compiti di assistenza extra-ospedaliera e costituiscono il punto di accesso alle prestazioni del SSN, del quale tuttavia non fanno parte. Da ciò scaturisce la criticità principale del sistema sanitario proprio perché i medici di base sono funzionalmente ad esso collegati solo tramite convenzioni di categoria, che, essendo basate su logiche negoziali ed economiche, non soddisfano pienamente i bisogni dei pazienti e non consentono di fornire una assistenza realmente alternativa a quella ospedaliera.
Il progetto ha l'obiettivo di approfondire gli aspetti relativi al ruolo dei medici di base. Saranno studiati i dati relativi all'organizzazione territoriale, per valutarne sia i riflessi sulla quantità e qualità delle prestazioni sanitarie fornite sia l'impatto sulla garanzia ed effettività del diritto alla salute. Particolare attenzione sarà posta al sistema di convenzionamento e alle soluzioni organizzative relative al conferimento ai medici di base di ruoli aggiuntivi.
Parte dell'analisi riguarderà, infine, gli aspetti socio-economici. L'utilizzo delle convenzioni implica la scelta da parte del SSN dei medici di base in relazione al solo prezzo della prestazione fornita, senza una adeguata pianificazione. Va, invece, pensato un modello che tenga conto non solo del costo ma anche della qualità dei servizi forniti.

ERC: 
SH2_4
SH1_3
SH3_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3154806
sb_cp_is_3336274
sb_cp_is_3291375
Innovatività: 

Le organizzazioni della salute sono state sino ad ora esaminate sotto due aspetti principali: uno analitico descrittivo delle diverse soluzioni adottate a livello nazionale e soprattutto regionale, oggetto degli studi di diritto pubblico e in particolare di diritto amministrativo; uno valutativo degli esiti delle scelte organizzative in termini di capacità produttiva (numero di prestazioni, tempi, ecc.) e di costi (spesa farmaceutica, spese per il personale, investimenti in infrastrutture, ecc.), appannaggio degli studi di carattere economico finanziario e aziendalistico. Mancano invece quasi del tutto studi sistematici che siano in grado di valutare le conseguenze delle decisioni che riguardano l'organizzazione e il funzionamento del sistema sanitario e, dentro questo contesto, il ruolo dei medici di medicina generale. L'impianto complessivo dell'analisi si qualifica per l'assoluta specificità del metodo, che affianca all'esame delle diverse soluzioni organizzative adottate, l'analisi delle loro conseguenze in termini di definizione e tutela del diritto alla salute, attraverso un ampio impiego dei dati. Come premesso, questo approccio metodologico mette insieme l'analisi dell'organizzazione e la lettura dei dati utili a valutarne l'impatto operativo sulla tutela del diritto. La novità del metodo suggerisce di provvedere alla formazione di ricercatori che possano seguire il suo sviluppo sin dalle prime fasi. In questa prospettiva si giustifica la previsione di un assegno di ricerca.
I risultati attesi della ricerca si collocano su tre livelli. Il primo è quello dell'avanzamento delle conoscenze in campo scientifico, con particolare riferimento agli studi di diritto pubblico che, nell'ambito della medicina territoriale, non possono non tenere conto dei meccanismi concreti di funzionamento della regolazione di questa funzione. Si mira così a verificare l'inquadramento della professione dei medici di medicina generale nell'ambito del servizio sanitario, comprendendo le potenzialità e i limiti dell'attuale assetto e di quelli alternativi che possono essere ipotizzati. Il secondo tipo di risultati a cui si mira riguarda la strumentazione di conoscenza da mettere a disposizione di chi nei prossimi mesi sarà chiamato, a tutti i livelli, a decidere quale impronta dare al nuovo prospettato investimento sul sistema sanitario. Una ricerca come quella qui proposta dovrebbe essere in grado di fornire analisi in grado di cogliere le conseguenze sul diritto alla salute non solo delle scelte organizzative legate agli aspetti più direttamente operativi, ma anche delle impostazioni di fondo, delle relazioni fra i diversi attori istituzionali coinvolti, dell'idea di servizio che emerge dalle decisioni sulla sua organizzazione ad ogni livello, da quello macro, fino a quello che riguarda più direttamente il rapporto fra medico e paziente. La terza tipologia di risultato a cui si aspira riguarda, infine, la possibilità di definire un set di indicatori di valutazione della medicina territoriale, mettendo anche questa nella condizione di essere misurata come lo è la medicina specialistica. Nel drenare fin qui le maggiori quantità di risorse da parte della medicina ospedaliera ha influito anche la capacità di realizzare in quel contesto una maggiore standardizzazione delle prestazioni. Questa differenza, tuttavia, non appare ineludibile e, dunque, si tenterà attraverso le competenze economiche presenti nel gruppo di ricerca di provare a definire anche un set di indicatori di riferimento.

Codice Bando: 
2497482

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