Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1587488
Anno: 
2019
Abstract: 

La ricerca intende ricostruire, sotto il profilo storico e giuridico, i peculiari rapporti tra Cina e Santa Sede e i riflessi di tali rapporti nello scenario internazionale e nel modo d'essere della Chiesa cattolica.
Il comunicato del 22 settembre 2018, con il quale la Sala stampa vaticana ha reso nota la firma di un Accordo provvisorio tra la Repubblica Popolare Cinese e la Santa Sede sul tema della nomina dei Vescovi, ha avuto un¿ampia risonanza mediatica, rendendo palese l'importanza della evoluzione delle relazioni tra Cina e Santa Sede.
L'Accordo è, infatti, il primo "concordato" ufficiale tra Pechino ed il Vaticano con il quale si raggiunge un compromesso sulla nomina dei Vescovi che ha l'effetto di porre tutto l'episcopato cinese in un rapporto di comunione con il Papa. Ne è prova la successiva partecipazione, per la prima volta, di due Vescovi della Cina continentale alla XV Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi nell'ottobre del 2018.
Soprattutto l'Accordo manifesta precise scelte politiche della Repubblica Popolare Cinese: il riconoscimento della Santa Sede, che assurge ufficialmente a pari interlocutore del governo cinese; l'apertura all¿Occidente iniziando dalla dimensione religiosa.
Ciò premesso, a cent'anni esatti dall'istituzione della prima Delegazione Apostolica in Cina (cfr. Benedetto XV, Lettera enciclica Maximum illud, 30 nov. 1919, in A.A.S., 11,1919, pp. 440-445), la ricerca si propone di definire il rilievo storico, giuridico e geo-politico della nuova stagione dei rapporti Cina- Santa Sede, con riferimento sia al definirsi della Chiesa cattolica quale Chiesa "in uscita"il cui baricentro si è progressivamente proiettato dall'Europa verso un orizzonte mondiale, sia al più ampio tema della necessaria individuazione di un nuovo e fecondo paradigma di relazione tra Oriente ed Occidente funzionale al consolidamento di un orizzonte internazionale di pace.

ERC: 
SH2_5
SH3_10
SH2_1
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2007261
sb_cp_is_2007696
Innovatività: 

I rapporti tra Cina e Santa Sede e, ancor oltre, le vicende del cristianesimo e della libertà religiosa nell'antico "Regno di mezzo", sono esaminati nell'ambito di diverse discipline: il diritto canonico ed il diritto ecclesiastico, il diritto internazionale, la storia delle religioni, la geopolitica con esiti tuttavia necessariamente parziali e settoriali.
Soprattutto è con il pontificato di Papa Francesco che il tema ha attirato l'attenzione degli studiosi, in ragione della prudente ma decisa politica di dialogo e di mediazione adottata dal Pontefice regnante nei confronti della Repubblica Popolare Cinese (cfr. FRANCESCO SISCI, Francesco e Xi Jinping, l'asimmetrica partita dei due imperatori, in Francesco e lo Stato della Chiesa, in Limes¿ 6, 2018; A. SANTINI, Cina e Vaticano: dallo scontro al dialogo, Editori Riuniti, Roma, 2003; A. GIOVAGNOLI, (a cura di), Roma e Pechino. La svolta extra-europea di Benedetto XV, Studium, Roma, 1999; L. GUANG, Il cardinal P. Gasparri fautore delle relazioni diplomatiche fra la Santa Sede e la Cina, Pontificia Universitas Lateranensis, Roma, 1960; B. F. PIGHIN, I rapporti diplomatici tra Chiesa cattolica e Repubblica di Cina: un lungo percorso giunto felicemente alla meta, in Ephemerides Iuris Canonici 55, 2015, pp. 99 ss; ID., A 100 anni dalla «Maximum illud»: il suo legame intrinseco con l'evangelizzazione in Cina, in Ephemerides Iuris Canonici, 59, 2019, p.137 ss; P. PAROLIN, Il ponte creato da Celso Costantino tra la Santa Sede e la Cina, in Ephemerides Iuris Canonici, 57, 2017, pp. 5 ss).
L'Accordo provvisorio del 22 settembre 2018 è apparso come uno degli esiti più significativi e visibili di tale politica, un momento di superamento di un passato di aspri conflitti e soprattutto, un punto di partenza per scrivere una pagina nuova sia per il futuro della Chiesa in Cina, sia per il futuro delle interazioni fra Oriente ed Occidente.
Il tema dei rapporti Cina-Santa Sede appare pertanto attualissimo e, soprattutto nuovo, poiché in continua definizione, secondo un percorso nel quale ogni scelta dello Stato Città del Vaticano e di Pechino, volta a superare le distanze e a evitare nuove contrapposizioni, è gravida di conseguenze religiose, politiche, culturali e postula un apposito processo di inquadramento ermeneutico ed un supplemento di analisi.
Ciò posto, la ricerca mira a delineare un quadro globale dei rapporti Cina -Santa Sede, sia ricostruendo il percorso già fatto, sia monitorando e analizzando l'evoluzione di tale percorso e i suoi esiti ecclesiali, economici e geo-politici.
A tal fine la ricerca, attraverso un metodo interdisciplinare, si propone di realizzare un avanzamento delle conoscenze rispetto ai seguenti punti: a) ricostruzione della storia del cristianesimo in Cina, con l'obiettivo di enucleare il percorso religioso, culturale e politico-diplomatico che ha condotto all'attuale stagione dei rapporti Cina- Santa Sede; b) individuazione del significato dell'Accordo provvisorio nella storia del cattolicesimo contemporaneo e nella attuazione del diritto di libertà religiosa, nonché i problemi aperti come la riconciliazione tra cattolici cinesi clandestini e cattolici cinesi patriottici; c) definizione della valenza giuridica dell'Accordo provvisorio alla luce del magistero e del diritto canonico; d) individuazione dei riflessi dell'Accordo nella dottrina della Chiesa sui suoi rapporti con gli Stati e sulle modalità della evangelizzazione; e) monitoraggio delle conseguenze dell'Accordo e ancor oltre della nuova stagione dei rapporti Cina-Santa Sede sullo scacchiere internazionale.
L'intento finale è quello di offrire un valido e sempre più necessario paradigma di interazione fra Cina e mondo occidentale, una chiave di lettura che, a partire dalla considerazione dell'elemento religioso, è di poi funzionale a comprendere la reale complessità della sfida culturale, sociale, economica posta all'Occidente dalla Cina di oggi.

Codice Bando: 
1587488

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