Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1999139
Anno: 
2020
Abstract: 

Si propone uno studio per la realizzazione di antenne elettromagnetiche, ottiche o acustiche in grado di generare onde
elettromagnetiche o acustiche non uniformi che penetrino profondamente in mezzi con perdite. Si intende applicare recenti risultati
sull'analisi dell'interazione delle onde (elettromagnetiche o acustiche) piane non uniformi con un'interfaccia tra mezzi con perdite in
modo da ottenere, in uno scenario reale, un'onda trasmessa non attenuata, ovvero un'onda che si attenui parallelamente all'interfaccia
e che quindi possa penetrare in profondità nel mezzo con perdite. Per fare ciò si studierà un'antenna, elettromagnetica, ottica o
acustica, a onda "leaky" adatta alla generazione dell'onda piana non uniforme di cui si ha bisogno per evidenziare il fenomeno. Una
volta verificato l'effetto in uno scenario reale, si proporranno diversi tipi di antenne, adatte alle diverse applicazioni, a partire da quelle
relative alle trasmissioni sottomarine, al rilevamento di oggetti sepolti (o di persone sepolte da macerie o neve, in caso di calamità
naturali), agli applicatori biomedicali impiegati in diagnostica o nelle terapie mediche, fino alle sonde per microscopia a scansione. Tali
applicazioni necessitano di antenne di tipo diverso, sia per i diversi intervalli di frequenza coinvolti, sia per problemi di tipo meccanico,
ingombro e peso. Inoltre, i sistemi impiegati in applicazioni specifiche possono richiedere particolari caratteristiche in fase di progetto,
quali la larghezza di banda, o elevati valori della potenza trasmessa. Completato il progetto delle antenne per le diverse applicazioni e
analizzatone il funzionamento attraverso simulazioni numeriche, si procederà alle verifiche sperimentali su opportuni prototipi, prima a
scopo di caratterizzazione delle proprietà delle antenne e poi nel loro utilizzo nel contesto specifico. In particolare, nel caso acustico, la
stessa individuazione di possibili generatori presenta caratteristiche marcatamente innovative.

ERC: 
PE2_6
PE2_9
PE1_11
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2566160
sb_cp_is_2514837
sb_cp_is_2560714
sb_cp_is_2555959
sb_cp_is_2673017
sb_cp_is_2516883
sb_cp_is_2563967
sb_cp_is_2592837
sb_cp_is_2757094
sb_cp_es_394610
sb_cp_es_394611
sb_cp_es_394612
sb_cp_es_394613
sb_cp_es_394614
sb_cp_es_394601
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sb_cp_es_394608
sb_cp_es_394609
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sb_cp_es_394631
sb_cp_es_394632
Innovatività: 

Rilevanza e potenzialità innovative
Nel caso in cui il fenomeno teorico fosse confermato in uno scenario realistico, ci sarebbero numerose interessanti ricadute da un
punto di vista delle applicazioni. Gli applicatori a microonde presi in considerazione sono infatti stati proposti per ottenere un
riscaldamento dei tessuti, in particolari
nelle applicazioni biomediche nel trattamento delle forme tumorali, come l'ipertermia e l'ablazione [1,2]. Tuttavia, il fenomeno della
penetrazione profonda in mezzi con perdite potrebbe avere ricadute in molti altri ambiti. Si pensi, per fare un esempio, al rilevamento di
oggetti sepolti nel suolo, il quale presenta sempre una certa componente di conducibilità, o ancor di più al caso di oggetti immersi in
acqua o nella neve, al ritrovamento delle vittime di valanghe o di persone sepolte sotto macerie. Ancora, si pensi alla trasmissione di
informazione in mezzi con perdite, sia nel caso di trasmissione in aria, in presenza di precipitazioni o nebbia, sia nelle trasmissioni
subacquee o sotterranee. Inoltre si considerino le sonde per microscopia a scansione a microonde e ottica, e acustiche. In particolare,
alcuni componenti del presente gruppo di ricerca hanno recentemente collaborato al progetto europeo V-SMMART Nano ("Volumetric-
Scanning Microwave Microscope Analytical and Research Tool for Nanotechnology"). In tutti questi casi disporre di onde che non si
attenuino, o che si attenuino in misura minima, costituirebbe uno strumento innovativo estremamente utile.
Un'altra possibile applicazione riguarda la fusione nucleare, con la possibilità di riscaldare più efficacemente a microonde plasmi
termonucleari [3,4]. E' noto infatti che tali plasmi necessitino di un riscaldamento addizionale oltre a quello ohmico dovuto al passaggio
di corrente. Da un punto di vista tecnologico, la necessità di generare onde elettromagnetiche o acustiche non omogenee, con
stringenti specifiche sulle proprietà radiative, porterà allo sviluppo di nuove tipologie di antenna che si discostino dalle abituali
geometrie utilizzate nell'ambito delle antenne a onda leaky. Infatti, in recenti pubblicazioni è stata proposta una nuova configurazione
radiante facente uso di una struttura dissipativa con delle non omogeneità spaziali, usata come lente, in grado di convertire un'onda
omogenea in un'onda non omogenea [5,6]. Tale configurazione non solo si delineerebbe come una nuova tipologia di antenna in grado
di generare onde non omogenee, ma sarebbe anche adatta ad essere utilizzata alle frequenze ottiche, alle quali è molto complesso
riprodurre le tipiche strutture usate alle microonde per le antenne a onda leaky, a causa del comportamento non ideale dei conduttori a
quelle frequenze [7]. Infine, parlando dal punto di vista puramente teorico, la verifica sperimentale della penetrazione profonda sarebbe la conferma dell'esistenza di un nuovo genere di onda non omogenea all'interfaccia tra due materiali. Infatti, come è ben noto, le onde
non omogenee all'interfaccia fino a ora conosciute sono di tre tipi: onde superficiali, onde laterali e onde leaky [8]. L'onda trasmessa nel
mezzo con perdite avrebbe delle caratteristiche analoghe a quelle di un'onda superficiale e in particolare alla cosiddetta onda di
Zenneck [9], con l'importante differenza di non essere confinata all'interfaccia, ma invece di potersi propagare in profondità nel mezzo
dissipativo.
Per quanto riguarda la propagazione acustica, in realtà la stessa ideazione, realizzazione e caratterizzazione di possibili generatori
presenta aspetti marcatamente innovativi.
[1] L.S. Taylor, "Penetrating Electromagnetic Wave Applicators," IEEE T. Ant. Propag., vol. 32, 1984.
[2] C.M. Rappaport e F.R. Morgenthaler, "Localized Hyperthermia with Electromagnetic Arrays and the Leaky-Wave Troughguide
Applicator," IEEE T.
Microw. Th. Tech., vol. 34, 1986.
[3] F. Frezza, G. Schettini, F. Gori, M. Santarsiero e F. Santini, "Quasi-optical launchers for lower hybrid waves: a full-wave approach",
Nuclear Fusion, vol. 34, pp. 1239-1246, sett. 1994.
[4] V. A. Avantaggiati, F. Frezza, G. Gerosa, G. Schettini, R. Borghi e M. Santarsiero, "Gaussian-beam excitation of quasi-optical
launchers for lower hybrid waves", Nuclear Fusion, vol. 37, maggio 1997, pp. 689-699.
[5] N. Tedeschi e F. Frezza, "An analysis of the inhomogeneous wave interaction with plane interfaces," Proceedings of URSI General
Assembly, Beijing, agosto 2014.
[6] N. Tedeschi, "Leaky wave interactions with a planar interface between dissipative media," Atti della XX Rinem, Padova, sett. 2014.
[7] L. Novotny e N. van Hulst, "Antennas for light", Nature Photonics, vol. 5, pp. 83-90, febbraio 2011.
[8] F. Frezza, N. Tedeschi, "Electromagnetic inhomogeneous waves at planar boundaries," J. Opt. Soc. Am. A, vol. 32, n. 8, pp. 1485-
1501, agosto 2015.
[9] F. Monticone, A. Alù, "Leaky-Wave Theory, Techniques, and Applications: From Microwaves to Visible Frequencies", Proc. IEEE,
vol. 103, pp. 793-821, maggio 2015.

Codice Bando: 
1999139

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