Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1656081
Anno: 
2019
Abstract: 

La ricerca intende analizzare le potenzialità e gli aspetti critici derivanti dall'integrazione dei sistemi BIM nei processi di documentazione, conoscenza, comunicazione e gestione del Cultural Heritage.
Il potenziale dei sistemi BIM orientati al cosiddetto Heritage-BIM o H-BIM) è innegabile; tuttavia rimangono irrisolte le questioni teoriche ed operative relative alla rigidità degli strumenti di modellazione quando sono coinvolti elementi del patrimonio culturale, in cui di fatto si rende necessaria elevata flessibilità.
I modelli 3D per loro natura, sono costituiti da unità geo referenziate, relative in primo luogo alla geometria, topologia, materiali, etc. Al contempo le tecnologie di archiviazione digitale, analisi e gestione delle informazioni hanno trovato nei modelli tridimensionali il sostrato su cui sviluppare le proprie potenzialità. In tal senso il modello si configura come interfaccia tra due sistemi di informazione ¿ il database ed il modello 3D. Il BIM offre la possibilità di gestire un¿importante quantità di dati eterogenei che, andando oltre il semplice aspetto geometrico, possano costituire un archivio digitale di dati ed informazioni, utile alla documentazione ed alla conservazione dell¿architettura storica. La traduzione della complessità del costruito storico in un modello tridimensionale digitale pone importanti interrogativi sulle procedure da adottare.
Ruolo centrale viene dato alla "conoscenza", come mezzo per la valutazione del valore degli aspetti tangibili e intangibili del Patrimonio storico costruito e per strutturare un ambiente digitale adatto per l'archiviazione, la modellazione, la gestione e l'interrogazione dei dati.
La ricerca proposta affronterà quindi questo problema considerando come caso studio il Battistero di San Giovanni a Firenze.

ERC: 
SH5_8
SH5_12
SH5_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2116546
Innovatività: 

Diversamente dalle nuove costruzioni in cui le informazioni associate a ciascun oggetto digitale sono coerenti e conosciute in anticipo, un oggetto esistente nasconde in modo permanente la maggior parte delle sue informazioni. Questa ricerca riassume i molti problemi che ancora ostacolano la massiccia applicazione del BIM al patrimonio esistente.
Questo rilevante argomento di ricerca teorico / applicativo è abbinato a ciò che sta rapidamente diventando di reale urgenza: il BIM è diventato obbligatorio per gli appalti pubblici dal 2019. E poiché in Italia il patrimonio culturale costruito è più del 70% dell¿intero patrimonio edilizio costruito e la percentuale di nuove costruzioni (eccetto le infrastrutture) sta rapidamente diminuendo a favore degli interventi sull¿edilizia esistente, risulta evidente la rilevanza, non solo "scientifica" delle ricerche in questo campo.
In questo contesto, la proposta di applicazione H-BIM è altamente e potenzialmente innovativa perché mira a introdurre una nuova prospettiva nel settore strategico delle costruzioni. Gli obiettivi principali presentati all¿interno della ricerca rappresentano un nucleo realizzabile, capace di un impatto elevato soprattutto nel contesto nazionale.
Il caso studio scelto è un monumento italiano di grande pregio architettonico ed importante valenza storica ed artistica, nonché caratterizzato da considerevoli stratificazioni edilizie, e si identifica pertanto come particolarmente adatto per i processi di conoscenza guidati dalla costruzione di modelli semantici in un ambiente H-BIM. In breve, si è partiti dall'analisi dei dati 1D (testo) e 2D recuperati nella ricerca bibliografica e archivistica, e da un¿approfondita analisi dei dati 3D raccolti durante una campagna di acquisizione massiva integrata (topografica, scansione 3D, Structure from Motion). L'elaborazione dei dati è stata seguita da una fase generale di strutturazione per il modello BIM, con l'obiettivo principale di creare database che potrebbe essere arricchito nel tempo.

Codice Bando: 
1656081

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