Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2638194
Anno: 
2021
Abstract: 

Nell'ambito di uno studio già avviato attraverso un contratto di ricerca tra il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura e il Comune di Monte Romano [1], il lavoro si prefigge di approfondire la conoscenza delle caratteristiche urbane e architettoniche del centro storico di Monte Romano e di avviarne un processo di valutazione dello stato di conservazione finalizzato alla redazione di linee guida per un piano del recupero e manutenzione.
La ricerca approfondirà le caratteristiche tipologiche del tessuto urbano attraverso il rilievo murario e lo studio storico. In particolare, riguardo lo studio storico, verranno indagati i fondi dell'Arciconfraternita del Santo Spirito conservati presso l'Archivio di Stato di Roma, con l'idea di completare il lavoro già in parte avviato da Mario Munari nel 1980 [2]. Il rilievo del tessuto murario verrà affiancato dallo studio delle caratteristiche architettoniche e costruttive degli edifici, con l'obiettivo di indagare alcuni nodi urbani la cui genesi non è ancora stata chiarita e di analizzare gli aspetti caratterizzanti l'edilizia di base. A tal fine, particolare attenzione sarà dedicata allo studio delle fronti urbane e del loro stato di conservazione. In particolare, si intende sviluppare questa ultima fase anche con l'ausilio di sistemi informativi territoriali che consentano la valutazione comparata dei dati acquisiti. Alla luce del rilievo delle caratteristiche materiche e dello stato di degrado potranno identificarsi le priorità di intervento e il quadro generale entro cui definire un piano di recupero.

[1] La ricerca dal titolo 'Studio propedeutico al Restauro ed alla Valorizzazione del complesso di Largo Santa Corona a Monte Romano (VT)' ha affrontato lo studio del centro storico di Monte Romano e di alcune emergenze monumentali.
[2] Si fa qui riferimento al volume M. Munari, Monte Romano 1456-1853. Quattro secoli di urbanistica, nascita di una comunità, Viterbo 1980.

ERC: 
SH5_8
SH5_7
SH5_12
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3447642
Innovatività: 

La ricerca presenta diversi aspetti di innovatività e prospettive piuttosto ampie di avanzamento della conoscenza. Un primo elemento di novità riguarda lo sviluppo di uno studio che integri la scala urbana con la scala architettonica al fine di capire il progetto di fondazione della città nel suo complesso, sia rispetto al rapporto con le preesistenze sia rispetto all'introduzione di nuovi linguaggi. L'approfondimento del rapporto tra stratificazione e innovazione consente di mettere in luce le caratteristiche peculiari dell'abitato e di comprenderne più a fondo le specificità culturali. Tale approccio, applicato tanto alle architetture emergenti o all'architettura specialistica quanto, soprattutto, all'edilizia di base, consente di avere un quadro chiaro entro cui documentare il valore storico-architettonico della città nel suo complesso.
Un secondo aspetto innovativo risiede nella modalità di documentazione dei dati che si servirà di un sistema informativo territoriale grazie al quale sarà possibile avviare una serie di riflessioni sulla base del confronto delle informazioni. Tale approccio consente di predisporre una base di conoscenza sulla qualità costruttiva per identificare le priorità di intervento e impostare le azioni di tutela e conservazione. Tale approccio sebbene, già ampiamente indagato sul piano teorico, non appare ancora sufficientemente sviluppato in relazione a casi concreti [1].
Vista l'esigua letteratura esistente sul centro storico di Monte Romano, l'avanzamento rispetto allo stato dell'arte attuale si profila ampio da diversi punti di vista. Dal punto di vista storico-urbanistico lo studio del tessuto edilizio, svolto attraverso il rilievo murario dell'edificato e lo studio dei tipi, porterà alla comprensione della genesi e delle trasformazioni dell'abitato fino ad oggi concepite come fasi indipendenti e concluse in sé, piuttosto che come l'esito di una stratificazione lenta e prolungata. Dal punto di vista storico-architettonico si cercherà di inquadrare lo studio all'interno del contesto culturale in modo da non indagare gli edifici come emergenze singole e singolari, ma come prodotto di una committenza e di un ambito specifico. Tale analisi si rivelerà particolarmente innovativa, anche perché non è mai stato svolto uno studio sistematico del materiale d'archivio esistente, di cui si conosce l'estensione ma non i contenuti.
Inoltre, l'indagine sugli aspetti costruttivi, rivolta in special modo all'edilizia di base, intende inserirsi nell'ambito del filone dei manuali di recupero e colmare una lacuna rispetto alla conoscenza delle tecniche costruttive tradizionali del viterbese, soprattutto per quanto riguarda le finiture che appaiono piuttosto vulnerabili [2]. L'obiettivo è di sviluppare, a valle di un processo di approfondimento della tradizione costruttiva locale, un corpo sistematico di conoscenze, di tecniche e di modelli utili a indirizzare correttamente l'opera di manutenzione, risarcimento e sostituzione.

[1] E. Benatti, M.P. Borgarino, S. Della Torre, Planet Beni architettonici. Uno strumento per la conservazione programmata del patrimonio storico-architettonico, in ICT per il miglioramento del processo conservativo, Firenze 2014, pp. 13-29; M. Acierno, C. Cacace, A.M. Giovagnoli, La carta del rischio: un approccio possibile alla manutenzione programmata. Il caso di Ancona, in 'Materiali e strutture', n.s. III, 5-6, 2014, pp.81-106.
[2] Sebbene il volume di Renzo Chiovelli sia esaustivo rispetto allo studio delle tecniche murarie (R. Chiovelli, Tecniche costruttive murarie medievali. La Tuscia, Roma 2007) manca un approfondimento su finiture e coperture.

Codice Bando: 
2638194

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