La presente ricerca si configura come il secondo livello di perlustrazione nel campo dell¿architettura medievale armena, spesso accostata e confusa nel generale ambito dell¿architettura bizantina, che tanto ha influenzato direttamente e indirettamente l¿Italia medievale e rinascimentale.
Si vuole inquadrare e studiare il monastero fortificato di Noravank del secondo periodo medievale armeno; ossia quello con la più estesa presenza architettonica. Il tema di studio presenta molteplici aspetti tipologici e morfologici, adatti anche alla sperimentazione ed applicazione di tecniche di rilevamento e rappresentazione; inoltre essendo l¿autore (Momik) anche un famoso miniatore, si analizzeranno le relazioni tra questi due mondi apparentemente lontani ma straordinariamente riuniti in un¿unica persona.
La ricerca si inserisce sempre in un ampia rete di collaborazione che vede come protagonisti ¿ricercatori¿ appartenenti a diversi ambiti culturali in Italia e in Armenia.
Certamente ogni operazione di rilevamento non è una azione definitiva nel tempo ma costituisce un anello nel tempo in grado di mostrare (con le tecnologie del momento) come appariva quel determinato soggetto.
Una "auspicabilmente diffusa" campagna di rilevamento in Armenia costituisce quindi un sicuro avanzamento delle conoscenze di tale patrimonio culturale.
Inoltre con lo sviluppo, continuo, delle recenti tecnologie di scansione laser e di fotogrammetria sia terrestre sia aerea, il rilevamento architettonico ha subito un forte impulso che ne ha modificato molte attività, oltre ad ampliarne il campo di fruizione che dalla semplice rappresentazione bidimensionale ha un modello tridimensionale che può essere ulteriormente elaborato e "navigato".
In futuro quindi si potrà pensare ad un portale WEB che racchiuda in sé due aspetti:
- quello conoscitivo legato alla disponibilità di letture critiche ed analisi grafiche anche con metodi di rappresentazione tradizionale;
- e quello comunicativo legato all'utilizzo di strumenti di navigazione a monitor o con stereo-visualizzatori Virtual Reality.
Alcuni membri del gruppo di ricerca, a partire dal 2007, stanno studiando nuove forme di rappresentazione attraverso l¿utilizzo di Equidistant Multiple Sections (EMS), tecnica un tempo utilizzata quasi esclusivamente nella cartografia (isoipse) e talvolta nella rappresentazione di soggetti scultorei (stereo-fotogrammetria di Abu-Simbel). In quest'ultimo decennio le EMS sono risultate il metodo ideale per rappresentare forme di architettura `scolpita¿ come quella rupestre dove le tecniche tradizionali potevano solo accennare parzialmente l'aspetto geometrico. Nel caso dell¿architettura Armena, con le sue peculiari caratteristiche di parato murario scavato, le EMS possono definire contorni oggettivi non legati all¿interpretazione del disegnatore; producendo così dei grafici potenzialmente più utili alla successiva analisi e conservazione del costruito.
Ulteriore carattere innovativo è rappresentato dalla sinergia delle competenze dei collaboranti alla ricerca nei campi del rilievo e della miniatura che trovano in Momik un artista medievale unico e poco indagato.