Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2791615
Anno: 
2021
Abstract: 

Il volume, composto da sette articoli, ha come scopo quello di aprire un confronto su un concetto chiave della filosofia che in quest'ultimo periodo, soprattutto in ambito angloamericano e francese, ha assunto nuova attualità. Com'è noto il concetto di arché vanta, a partire dalla filosofia greca, una lunga e complessa storia e presenta tre diversi significati, talvolta connessi fra loro: principio, comando, fondamento. A questi significati hanno già richiamato interpreti eminenti, soprattutto nel corso del Novecento, da Heidegger a Arendt, da Levinas a Derrida. La produttività di arché sta in questa polivalenza. Se alcune questioni, in particolare quelle teoriche relative al valore di "inizio", sono già state molto discusse, altre sono invece rimaste sullo sfondo. Proprio negli ultimi anni, nel solco del pensiero postmetafisico, il tema del "fondamento" è venuto in primo piano. E, connesso a questo, ha acquisito rilevanza filosofica anche il significato di "comando". Basti pensare al problema della sovranità nello scenario politico. Il volume ha in tal senso l'obiettivo di indagare questi molteplici aspetti in un confronto tra noti studiosi e giovani ricercatori che con le loro ricerche hanno già offerto un contributo.

ERC: 
SH5_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3569657
sb_cp_is_3565007
Innovatività: 

Il volume si propone di interrogare criticamente l'idea di arché così come si è cristallizzata nella storia del pensiero occidentale. Per fare ciò si dovrà dunque confrontarsi con la trattazione dell'anarchia. Ancora oggi nell'opinione comune il termine "anarchia" è carico di tinte negative che rimandano al disordine, all'assenza di gerarchie e alla violenza. A essere messo in risalto è il carattere privativo del sostantivo: l'alfa iniziale di "anarchia" viene vista come una macchia che finisce per inficiare l'intero sostantivo. La riduzione dell'anarchia a semplice assenza di un principio ordinatore non è un pensiero innocente, ma una narrazione funzionale a legittimare il dominio esercitato sulla vita pubblica da forze archiche: se il caos anarchico è l'unica alternativa, il potere sovrano risulta uno strumento necessario al contenimento di pulsioni altrimenti distruttive. Questa visione tradizionale dell'anarchia poggia sui dualismi fondamentali della metafisica, il cui impianto discorsivo è retto da dicotomie assolute. L'anarchia appare così come il polo del pericolo, dell'estraneità e dell'esteriorità contrapposto all'estremo più rassicurante dell'arché, il cui compito è di confermare il soggetto nell'identità a sé stesso. È questo dualismo che salda insieme politica archica e metafisica classica.
Questo modello, che è ancora oggi il più diffuso nella teoria politica contemporanea, rappresenta uno degli obiettivi polemici del volume. Il contrattualismo alla base di molte speculazioni analitiche come di diverse riflessioni di ispirazione continentale assume come naturale l'appartenenza per nascita a una comunità politica costituita. Sovranità, confini e cittadinanza costituiscono i presupposti indiscussi di ogni politica fondata sull'arché.
La retrospettiva critica del concetto tradizionale di anarchia affrontata nel volume esamina anche le posizioni filosofiche che hanno provato a pensare l'anarchia in chiave positiva. L'anarchismo tradizionale, da Proudhon a Bakunin, rimane infatti per molti aspetti prigioniero delle stesse costruzioni metafisiche che cerca di abbattere. Il potenziale sovversivo della perdita di fondamento è rimasto a lunghi tratti inespresso anche nell'anarchismo politico. L'errore storico dei tentativi anarchici di insurrezione è stato di voler semplicemente sostituire il sovrano con il movimento anarchico stesso anziché disattivare una volta per tutte i dispositivi di comando archico. A causa di questa contraddizione l'innovazione propulsiva dell'anarchismo ha finito per reificarsi in una proposta filosofica chiusa in se stessa. Sotto questa luce l'anarchismo appare come contrario ma ancora interno alla filosofia archica.
Il volume ha dunque come obiettivo di decostruire sia la visione metafisica dell'anarchia sia le aporie dell'anarchismo istituzionale. Questo lavoro di critica è utile poi per provare a formulare un nuovo concetto di anarchia scevro dagli errori del passato. Il primo passo in questa direzione inesplorata sarà un diverso atteggiamento nei confronti dell'arché, che non può essere né accettata come un dato incontestabile né liquidata frettolosamente come un mito irrazionale, ma che al contrario deve essere interpretata come una finzione al di là della quale si dischiude un orizzonte abissale. Per assolvere il compito che il volume si prefigge, inoltre, sarà imprescindibile considerare insieme - a dispetto delle scissioni con cui opera il pensiero dominante - il valore teoretico della nuova filosofia anarchica e le sue ricadute nell'azione politica.
L'anarchia si è sempre presentata come uno spettro che infesta le dottrine filosofiche metafisiche e le pratiche di governo del potere. A lungo rimosso o deformato, il concetto di anarchia richiede ora di essere finalmente formulato incrociando prospettive inedite che gettino uno sguardo oltre l'architettura politica tradizionale.

Codice Bando: 
2791615

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