Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1587698
Anno: 
2019
Abstract: 

Il disturbo dell'appartenenza corporea (DSO) è una rara sindrome che sopraggiunge a seguito di ictus all'emisfero cerebrale destro. I pazienti affetti da questa patologia riportano la sensazione che il proprio arto (più frequentemente il braccio sinistro) sia scomparso, fino ad attribuirne l'appartenenza ad un altra persona. Il dibattito sui meccanismi neurali alla base di tale patologia è ancora irrisolto, a causa dei limiti metodologici del classico approccio di analisi lesionale, che si concentra sullo studio di aree cerebrali circoscritte e direttamente lesionate. Tuttavia, studi neuropsicologici hanno proposto che DSO possa essere causato dalla disconnessione di sistemi neurali, ovvero dal coinvolgimento di aree non direttamente lesionate, ma disconnesse. Con il presente progetto di ricerca, investigheremo le connessioni di materia bianca che sono coinvolte nel disturbo di appartenenza corporea, e che insieme alle strutture corticali e sottocorticali direttamente danneggiate descriveranno i sistemi neurali coinvolti nella patologia, avvalendoci di un ampia popolazione di pazienti e di tecniche di analisi lesionale nuove e all'avanguardia.

ERC: 
SH4_4
SH4_5
SH4_2
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2293750
Innovatività: 

I risultati neuroanatomici del presente progetto di ricerca potranno segnare un punto di svolta nello studio dei meccanismi cognitivi alla base del disturbo dell¿appartenenza corporea. Infatti, ad oggi, i correlati anatomici osservati da precedenti studi su DSO non forniscono una spiegazione unitaria del disturbo, ma si concentrano su determinate sfaccettaturedella patologia (es. Gandola et al., 2012) o le loro interpretazioni sono influenzate da aree che sono spesso sovra rappresentate in studi lesionali perché incluse in grandi lesioni, come l¿insula (Laredo et al., 2018). Se, infatti, lesioni dell¿insula e la disconnessione del giro parietale superiore tramite il danno al fascicolo longitudinale superiore spiegano il fallimento del reclutamento di informazioni circa lo schema corporeo (Berlucchi & Aglioti, 2009; Desmurget & Sirigu, 2009), e lesioni a strutture sottocorticali e frontali spiegano le risposte a volte confabulatorie circa l¿appartenenza dell¿arto, queste non spiegano perché alcuni pazienti non riconoscono l¿appartenenza di oggetti personali, come degli anelli, se indossati sulla mano controlesionale, ma ne riconoscono l¿appartenenza se indossati sull¿arto ipsilesionale (Aglioti et al, 1997). Questo suggerisce un¿estensione del disturbo di appartenenza oltre lo schema corporeo e un deficit anche del meccanismo di immagine corporea, supportata da strutture legate all¿emisfero sinistro. E¿evidente la necessità di un nuovo approccio allo studio di una patologia così complicata, che tenga conto dell¿interazione fra diversi meccanismi, supportati da sistemi neurali connessi fra di loro la cui attività sia integrata (Luria, 1966). Altri studi neuropsicologici hanno dimostrato che l¿approccio che mira a studiare la connettività tra differenti sistemi neurali (Shine et al., 2019) è critico nello spiegare patologie complesse (Thiebaut et al., 2014, 2015; Fox, 2018; Pacella et al., 2019).
In conclusione, con il presente studio miriamo a delineare un profilo completo del disturbo di appartenenza corporea, sfruttando un ampio campione di pazienti e le nuove metodologie di analisi lesionale che supereranno i limiti dei precedenti studi e ne completeranno i risultati, investigando le connessioni di materia bianca che sono coinvolte nel disturbo di appartenenza corporea, e che insieme alle strutture corticali e sottocorticali direttamente danneggiate descriveranno i sistemi neurali coinvolti nella patologia. Noi prevediamo che tali sistemi riveleranno l¿integrazione di meccanismi di schema corporeo e quelli di immagine corporea. Inoltre, il nostro studio per la prima volta mostrerà i correlati neurali specifici per DSO, al netto di altri sintomi spesso associati alla patologia.

Codice Bando: 
1587698

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