La figura del conoscitore e il fenomeno della connoisseurship assumono sempre maggiore importanza nel Seicento per trovare uno sviluppo maturo e consapevole, negli strumenti e nei metodi, solo nel Settecento.
Il progetto intende indagare il ruolo del conoscitore di grafica, quale parte abbia svolto nelle scelte collezionistiche e quanto abbia inciso il suo mestiere nella storiografia, nella conservazione e nel mercato. Si prenderanno in esame alcuni casi studio di conoscitori/collezionisti in aree geografiche diverse, mettendo in luce il loro ruolo nella comunità internazionale della 'Repubblica delle Lettere', dove lo scambio epistolare diviene uno strumento precipuo che alimenta la vita intellettuale tra Roma, Firenze, Venezia, Parigi e l'Inghilterra.
Tra Sei e Settecento, infatti, il mercato di grafica si sviluppa in tutta Europa portando anche alla dispersione di numerose raccolte. Dei collezionisti si studieranno il rapporto con la letteratura artistica, il metodo e il lessico utilizzati per la classificazione, l'importanza attribuita alle scuole pittoriche così come il peso assegnato al discrimine tra maestro e allievo e tra originali e copie. Si vuole approfondire in questo contesto anche il ruolo dato alla conservazione e alla tecnica del disegno, ai supporti e alla loro gerarchia nelle collezioni e nel mercato. In particolare la ricerca vuole tracciare le vicende dei fogli `rilegati' nelle varie tipologie ad oggi classificate: libri di disegni (taccuini per lo più composti dagli artisti stessi) e album di disegni, raccolti dai collezionisti con una selezione qualitativa o tipologica (per lo più album miscellanei e monografici).
Per entrambe le tipologie c'è spazio di lavoro per nuove analisi che ne ripercorrano gli sviluppi storici, le forme, le funzioni, e per un nuovo inquadramento della fortuna critica e materiale, nella storia del gusto e del mercato dell'arte. Il risultato delle ricerche sarà il tema di una tavola rotonda e di una pubblicazione.
Si attendono esiti originali tanto dal punto di vista contenutistico che metodologico.
Si prevedono aggiunte all'ancora parziale censimento tipologico dei libri di disegni in età moderna, benché siano rari quelli integri e difficoltosa la ricostruzione di quelli smembrati, mentre per gli album di disegni settecenteschi gli esempi conosciuti sono numerosi ma non sempre sono studiati dal punto di vista della fortuna critica e materiale, del gusto e del mercato dell'arte di grafica, diversamente da quanto invece è stato fatto per la pittura.
Novità si attendono anche dall'analisi comparata, prevista dalla ricerca, di esempi di collezioni di grafica in centri geograficamente distanti ma appartenenti alla medesima comunità intellettuale di eruditi e conoscitori del disegno nell'Europa del primo Settecento. Si auspica di ricostruire, anche con il supporto degli epistolari , la vicenda (formazione, funzione, valore di mercato e dispersione) di alcuni libri e album di disegni descritti negli inventari di importanti figure di conoscitori/collezionisti europei; di avanzare nuove proposte di classificazione tipologica e di definizione delle pratiche e funzioni di assemblaggio e di ampliare così la genealogia di alcune raccolte internazionali di grafica