Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1168230
Abstract: 

Il progetto di ricerca che si propone verte sul posizionamento dei clitici in paleoslavo. Benché negli ultimi anni diversi lavori siano stati dedicati ai clitici nelle lingue indoeuropee antiche e nelle lingue slave moderne, nessun lavoro specifico è stato dedicato al loro posizionamento nei più antichi documenti slavi. Lo studio si avvarrà dei dati ricavati dal treebank TOROT e dal database TITUS, che verranno analizzati con un approccio statistico di tipo quantitativo. In particolare, si tenterà di offrire dei dati per dirimere la questione su cosa debba intendersi per elemento clitico in paleoslavo e si tenterà di indagare la validità della Lex Wackernagel in questa lingua, nonché la comparabilità con fenomeni analoghi del russo indagati da Zaliznjak. I risultati ottenuti saranno quindi esaminati in relazione al recente dibattito sulla (non-)configurazionalità delle lingue indoeuropee antiche, ossia sul grado di fissatezza dell'ordine delle parole, sul relativo scrambling sintattico e sui principi - se più semantici o più pragmatici - che governano tale processo.

ERC: 
SH4_9
SH5_3
Innovatività: 

Solo recentemente, grazie al PROIEL project, di cui il treebank TOROT è parte, si è potuto iniziare a fare ricerche quantitative sul corpus paleoslavo. In particolare, il problema dei clitici in paleoslavo non è mai stato analizzato seguendo tale approccio.
Si pensa che i risultati di tale ricerca possano essere di estremo interesse per gli studi di sintassi indoeuropea, in quanto fornirebbero una solida esemplificazione del posizionamento dei clitici nella più antica lingua slava attestata, ampliando così la base di dati utilizzabili per una comparazione interlinguistica.
Inoltre, anche il dibattito intorno al cosiddetto "canone paleoslavo" potrebbe ricevere un nuovo impulso: Zaliznjak mostra infatti come il posizionamento dei clitici possa essere una spia tanto del periodo di composizione di un testo (Zaliznjak, 2004), quanto della sua appartenenza a un dato stile/genere (Zaliznjak, 2008).

Si pensa che i risultati della presente ricerca permetteranno un'analisi simile applicata ai dati del paleoslavo. In particolare, oscillazioni nel posizionamento dei clitici potranno essere utilizzate come indicatori di variazione dell'autore del testo, dell'ambito linguistico di provenienza del manoscritto (moravo, bulgaro, ecc.), o anche del suo status di testo tradotto da un prototipo greco vs. testo autonomo.

Inoltre, una volta stabilita e rodata la metodologia di ricerca, la si potrà proporre come strumento di indagine in riferimento anche ad altre lingue antiche, a cominciare da quelle che sono presenti nel treebank PROIEL.

Codice Bando: 
1168230

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