Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2703054
Anno: 
2021
Abstract: 

Il progetto punta a promuovere un approfondimento degli studi sull'impatto della decolonizzazione sullo sviluppo del processo di integrazione europea, dalla prima fase di elaborazione delle nuove proposte per l'unificazione, tra gli anni Trenta e l'immediato Secondo Dopoguerra, fino al Trattato di Maastricht (1992). L'obbiettivo è di realizzare una mappatura internazionale delle fonti disponibili e della letteratura esistente per costruire uno strumento di ricerca propedeutico allo sviluppo di progetti scientifici incentrati sullo studio dei nessi profondi tra integrazione europea e decolonizzazione. Il focus del progetto sarà l'individuazione su scala continentale degli attori maggiormente coinvolti, delle politiche adottate, delle ricadute di tipo culturale, politico ed economico che il passaggio dalla condizione di impero coloniale a quella di stato nazionale ebbe sui paesi impegnati nella costruzione europea, nonché l'impatto che tale passaggio produsse sul rafforzamento o, di contro, sull'allentamento del legame tra i suddetti paesi e il contesto dell'Europa integrata. Il processo di unificazione europea verrà quindi letto in una chiave ritenuta di sicura efficacia per comprendere le dinamiche e i processi globali che hanno attraversato trasversalmente sia l'Europa sia la sfera planetaria, intersecandosi con altre dinamiche e processi più noti e investigati, quali la Guerra fredda, la cooperazione euro-atlantica e i fenomeni migratori.

ERC: 
SH6_8
SH6_10
SH6_13
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3529481
sb_cp_is_3442036
sb_cp_is_3456329
sb_cp_is_3460917
sb_cp_is_3449763
sb_cp_is_3463251
sb_cp_es_455054
sb_cp_es_455055
sb_cp_es_455056
sb_cp_es_455057
sb_cp_es_455053
Innovatività: 

Il lavoro di ricerca che qui si propone intende costituirsi come prima tappa di un percorso di ricerca volto a colmare una lacuna storiografica, ponendosi al crocevia tra un'analisi del processo di integrazione europea di storia politica e delle relazioni internazionali e un'indagine incentrata sui temi più propriamente ideologici e culturali. La scelta di una prospettiva ben delineata ovvero il nesso tra decolonizzazione e unificazione continentale, di un arco temporale ampio e attraversato da numerose tensioni, unitamente al proposito di concentrarsi sui profili biografici dei protagonisti dell'epoca (da ricostruire attraverso le fonti reperibili negli archivi sia privati sia istituzionali), sugli apporti dei partiti, nonché sulle pressioni e le influenze provenienti da altri contesti di peso permette di evidenziare i molteplici significati del processo d'integrazione, come pure l'eterogeneità delle motivazioni e delle spinte al fondo della determinazione di ciascuno stato ad aderire - e in seguito a fornire specifici contributi - al percorso comune europeo.
Pertanto, sebbene diversi studiosi/e si siano interessati all'interrelazione tra decolonizzazione e unificazione europea, come peraltro attestato da pubblicazioni più e meno recenti (P. Hansen, 2002; T. Diez-S. Stetter-M. Albert 2006; G. Wasserman, 2010; L. van Middelaar, 2013; A. Pes, 2014; K.K. Patel, 2019; S. Jonsson-P. Hansen, 2018; C.R. Unger, 2018), il presente progetto apporterà un contributo di rilievo sia sul piano della ricognizione delle fonti, sia per l'approfondimento del caso italiano, rispetto al quale la letteratura risulta non ancora pienamente nutrita (G. Garavini, 2009; S. Cruciani-M. Ridolfi, 2018; G. Laschi-V. Deplano-A. Pes, 2020), sia infine per la conoscenza dei contributi delle singole personalità. Tali aspetti sembrerebbero infatti costituire una chiave di lettura originale e importante per una comprensione più completa delle radici profonde, ma anche degli obiettivi specifici, dell'integrazione europea. Comprensione che, su un altro versante, arricchirebbe il quadro di significati del processo di unificazione continentale, collocandolo in una dimensione globale, anziché esclusivamente continentale e occidentale, e allo stesso tempo movimentando la composizione del demos europeo, il quale diverrebbe necessariamente più eterogeneo per effetto del rapporto con le ex colonie (rapporti economici, culturali, migrazioni) con effetti non secondari sulla costruzione dell'identità comune.
Il progetto si integra quindi con una serie di percorsi intrapresi dalla storiografia internazionale a partire dai primi anni Duemila e intensificati anche nel contesto italiano soltanto di recente (P. Hansen, 2002; G. Laschi, 2015; A.I. Richard, 2015; M. Fois, 2016; S. Ward, 2016; R. Koekkoek-A.I. Richard-A. Weststeijn, 2017; A. Pes, 2017; R. Koekkoek-A.I. Richard-A. Weststeijn, 2019; M. Fois, 2020). In tale panorama di studi, certo fitto di spunti e contributi importanti, nonché attento tanto ai temi politici quanto ai riflessi culturali del binomio integrazione europea-decolonizzazione, appare non di minor interesse cominciare ad approfondire i singoli aspetti, a partire dalla ricognizione delle fonti e con l'intento di cominciare a mettere in luce la complessità del nesso fra processi di decolonizzazione e Integrazione continentale.
Una complessità che pure emerge dagli studi più specificamente incentrati sul passaggio dei singoli stati da potenze imperiali a realtà nazionali (G. Garavini, 2009) oppure che individuano nelle migrazioni innescate dalla decolonizzazione un elemento costitutivo dell'Europa post-1945 e della Comunità europea), un fattore decisivo nella costruzione di identità e confini, anche di carattere culturale (G. Laschi, V. Delpiano, e A. Pes, 2020).
Nel tener conto di tali suggestioni e apporti, il presente progetto intende, da un lato, condurre un'indagine più approfondita delle singole realtà nazionali a cominciare da quella italiana e, dall'altro, seguire la traiettoria che lega l'elaborazione interna agli stati, animata tanto dai partiti, quanto da singole personalità quanto ancora da attori esterni a governi e istituzioni, alla proposta politica a livello europeo.

Codice Bando: 
2703054

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