La ricerca si inserisce nel dibattito internazionale focalizzato sul rapporto tra la città contemporanea e il patrimonio archeologico, proponendo di sviluppare un modello volto alla rigenerazione urbana, basato sulla continuità tra sostrato archeologico, preesistenze storiche e progetto architettonico.
Il campo di applicazione dello studio proposto riguarda la città di Crotone, in cui è già avviata una politica di interventi per la conservazione, il restauro e la valorizzazione del suo patrimonio culturale, parzialmente previsti all'interno del "Progetto di Valorizzazione di Antica Kroton e del sistema ambientale, turistico e culturale da Crotone a Capo Colonna", promosso da MiBAC, Comune di Crotone e Regione Calabria.
All'interno di questo quadro operativo, l'obiettivo della ricerca prevede l'elaborazione di nuove strategie progettuali in risposta alle istanze sociali, economiche e architettoniche della città contemporanea. A tale riguardo, il programma di lavoro propone di mettere a sistema strutture, infrastrutture, centralità e servizi finalizzati alla fruizione pubblica, su cui fondare nuovi processi di sviluppo sociale ed economico.
Attraverso la lettura della città storica e l'individuazione dei sistemi urbani che si sono sovrapposti nel corso del tempo, saranno identificate delle aree di interesse su cui sperimentare pratiche di integrazione tra archeologia e architettura, finalizzate alla rigenerazione urbana.
La ricerca affronta il tema dell'intervento sul patrimonio archeologico da un punto di vista alternativo alla trattazione fino ad ora svolta. La possibilità di trattare la questione della trasformazione del patrimonio edilizio e del paesaggio urbano a partire dalla scoperta, dallo studio e dall'integrazione del sostrato archeologico è innovativa poiché inquadra il tema secondo lo specifico taglio del rapporto con l'ambito urbano in cui si le preesistente si collocano.
Lo scavo o il ritrovamento archeologico diventano elementi generativi del progetto di trasformazione, il cui fine affianca alla valorizzazione dei beni storici-archeologici, la rigenerazione dei contesti fortemente rilevanti e dei quali essi costituiscono parte integrante.
Saranno studiati, in particolare, ambiti urbani i cui caratteri risultano particolarmente significativi per la ricerca: questi saranno dedotti da successive selezioni guidate da due orientamenti, gli studi sui tessuti storici da un lato e l'individuazione di aree emblematiche delle problematiche sociali, economiche e architettoniche della città contemporanea, dall'altra.
L'elaborazione della ricerca riguarderà, dunque, gli aspetti legati al rapporto archeologia-architettura-città ponendo al centro le più avanzate ricerche a livello internazionale per quanto riguarda quelli che possono essere considerati i nuovi modelli di progetti integrati, ma apporterà un contributo scientifico innovativo nell'elaborare strategie di rigenerazione urbana attraverso la riattivazione del bene archeologico e la sua possibile interazione con gli spazi collettivi ad uso del sistema urbano.
A tale riguardo, il programma di lavoro propone di mettere a sistema il ritrovato patrimonio storico-archeologico con strutture, infrastrutture, centralità e servizi finalizzati alla fruizione pubblica, per costituire un rapporto di interdipendenza su cui fondare nuovi processi di sviluppo sociale ed economico. La ricerca partendo dalla particolare esigenza di affrontare l'integrazione dei beni archeologici, nelle differenti condizioni architettoniche e urbane, delineerà un insieme di proposte-modello che definiranno nuovi scenari del rapporto tra archeologia e città.
Il tema specifico produrrà dunque un avanzamento delle conoscenze da un'angolazione molto definita, orientando la riflessione generale sull'architettura per l'archeologia, a partire da un problema di assoluta importanza per la contemporaneità, ovvero l'utilizzo del patrimonio quale bene che non permane, passivamente, solamente quale oggetto di valorizzazione, ma che diventa guida dei processi di trasformazione e rigenerazione urbana, generando luoghi di identificazione per le stesse comunità locali.
Oltre all'avanzamento dal punto di vista tematico saranno sperimentate nuove tecniche per la classificazione del patrimonio in oggetto. La lettura e successiva classificazione sarà compiuta attraverso differenti strumenti grafici e digitali. La ricostruzione digitale e la simulazione virtuale delle proposte di trasformazione sarà utilizzata per verificarne la validità e per poter presentare agli utenti i possibili scenari all'interno del contesto urbano.