Il progetto si focalizza sul rapporto tra didattica innovativa e terza missione, due dimensioni dell'università italiana che, negli ultimi tempi, hanno assunto una centralità crescente. L'ipotesi alla base della ricerca è che la didattica innovativa svolga un ruolo strategico come collante e anello di congiunzione tra didattica e terza missione, nella consapevolezza che, sino a quando tutte e tre le missioni dell'università e gli attori della triplice elica non sono ben collegati fra loro, il processo di trasformazione dell'accademia italiana non possa raggiungere a pieno una fase di maturità.
Alla luce delle ipotesi, l'attenzione è rivolta agli atenei italiani che hanno avviato processi di innovazione della didattica, attivando percorsi formativi destinati ai docenti, per sensibilizzarli e prepararli all'impiego di metodologie e strumenti propri della didattica (anche) innovativa. Si intende coinvolgere docenti già impegnati nell'adozione - o almeno nella sperimentazione - di pratiche di didattica innovativa, al fine di comprendere quanto tali prassi includano anche risvolti in termini di terza missione e orientino il docente a coinvolgere attori esterni, ad avviare processi utili a favorire il confronto diretto tra studenti e mondo del lavoro e ad alimentare progetti didattici, scientifici e culturali capaci di produrre riscontri anche nella terza missione.
Riteniamo infatti che il rapporto con stakeholders esterni consenta di sviluppare una attività in aula ed ex-aula, aperta e fondante di una coscienza critica, utile a creare contaminazioni in favore dello sviluppo della conoscenza, della sua applicabilità e della sua spendibilità.
Verrà infine indagato come è cambiata la didattica universitaria anche rispetto alle interazioni con la terza missione nella fase emergenziale legata al Covid-19 e come la didattica a distanza abbia svolto un ruolo di acceleratore di alcuni processi legati al rapporto tra le diverse mission dell'università.
Come anticipato nello Stato dell'arte, alcuni studi hanno riflettuto sul rapporto tra didattica e terza missione, pur non avendolo al centro dell'indagine, ma nell'ambito di ricerche sulla didattica innovativa oppure sulla terza missione. Al primo esempio sono riconducibili i contributi di Braga (2017) sulle sfide che pone l'innovazione didattica per le relazioni con il mercato del lavoro; Parola (2019) sulla digital education e Rostan (2019), che porta l'attenzione sula didattica innovativa come fattore propulsivo per la TM. Anche studi sulla TM hanno esplorato il legame con la didattica: oltre al già citato Perulli et. al. (2018), ad esempio, studi sui modelli innovativi della formazione universitaria e sul rapporto tra quest'ultima e il mondo del lavoro, con particolare riferimento al rapporto tra didattica universitaria ed employability, incluso il ruolo di career services e attività di placement (Boffo, Fedeli, 2018; Garis, 2014) e di service learning (Colazzo, Ellerani, 2018).
La novità del nostro progetto di ricerca sta invece nell'affrontare il tema del rapporto tra innovazione didattica e Terza Missione come centrale e, raccogliendo lo stimolo che viene da alcuni dei contribuiti già citati, nel farlo in una prospettiva sistemica, contribuendo in questo modo ad ampliare la riflessione scientifica sulla specificità di questo rapporto attraverso la chiave della didattica innovativa come attivatrice della triplice elica, sia attraverso un approfondimenti del quadro concettuale, sia attraverso evidenze empiriche.
Lo studio, al di là degli obiettivi conoscitivi generali e specifici indicati nella sezione "Obiettivi del progetto", intende inoltre:
- stimolare il dibattito scientifico in materia;
- monitorare l'andamento evolutivo dei processi di innovazione e di interazione fra i diversi attori interni ed esterni, al fine di riuscire a orientare azioni future, nell'ottica di una maggiore consapevolezza del valore di un approccio sistematico, volto a sfruttare le potenzialità offerte dalla didattica innovativa anche ai fini della relazione con il mercato del lavoro;
- fornire uno strumento di riflessione proattiva alla comunità scientifica, finalizzato a far convergere sempre di più gli sforzi intrapresi a vari livelli e su vari fronti nell'ottica del miglioramento organico e continuo dei processi.
Risultato atteso dello studio è quello di individuare modelli applicativi da fornire alle strutture universitarie - anche per formalizzare esperienze spesso cavalcate da singoli docenti - per stimolare e sostenere una progettualità istituzionale capace di valorizzare il ruolo della didattica innovativa e di valorizzarla al meglio e in maniera integrata alle altre missioni dell'università.
Inoltre, la ricerca, che poggia su una prima ricognizione effettuata a febbraio 2020 - e dunque immediatamente prima dell'inizio del lockdown e delle azioni conseguenti messe in campo dagli atenei per rispondere all'emergenza, a diversi livelli, anzitutto sul fronte della didattica - consentirà di fornire una comparazione tra due periodi profondamente diversi. Sarà infatti possibile confrontare le modalità didattiche adottate dai docenti prima e dopo l'esperienza della didattica a distanza erogata nel periodo emergenziale. Tale confronto sarà importante per comprendere quanto questo periodo abbia stimolato l'implementazione e la diffusione di pratiche di didattica innovativa, fermo restando che, come abbiamo sottolineato, non riteniamo vi sia coincidenza tra didattica innovativa e didattica a distanza basata sulle tecnologie, né viceversa. Il confronto permetterà inoltre di comprendere come le pratiche di didattica a distanza possano contribuire a ridefinire il rapporto con la Terza Missione alla luce delle nuove esigenze che stanno emergendo, specie nel rapporto con il mondo produttivo.
Va peraltro segnalato il contributo conoscitivo, di ulteriore stimolo alla condivisione di pratiche e alla auto e metariflessione per il nostro ateneo, considerando l'attenzione dell'indagine sui mega atenei tra cui Sapienza.
Infine questo studio si pone come il primo tassello di un lavoro diacronico che intende fornire, periodicamente, lo stato dell'arte delle trasformazioni in atto, puntando a comprendere l'incidenza della didattica innovativa all'interno di un processo di mutamento sistemico.