La ricerca intende esaminare l'apporto che gli organi giurisdizionali internazionali operanti a diversi livelli (regionale e universale) sono in grado di arrecare alla tutela dei c.d. "beni pubblici globali", vale a dire dei beni espressivi di interessi collettivi della Comunità internazionale (diritti umani, ambiente, pace e sicurezza internazionale, ecc.). L'analisi della giurisprudenza si articolerà in quattro ambiti principali (Corte internazionale di giustizia, tribunali penali internazionali, giurisprudenza internazionale in materia ambientale, corti competenti in materia di tutela dei diritti umani). Tale indagine risulterà funzionale, da una parte, ad una migliore comprensione della portata e delle conseguenze del processo di progressiva affermazione nell'ordinamento internazionale delle peculiari esigenze di tutela dei beni pubblici globali, dall'altra, alla verifica del contributo che i tribunali internazionali sono in grado di arrecare alla garanzia degli interessi collettivi degli Stati.
Tali organi appaiono, infatti, come le sedi più appropriate alla realizzazione di una sorta di `actio popularis' a tutela degli interessi della Comunità internazionale, in considerazione della loro indipendenza rispetto al potere politico e delle competenze specifiche nel campo del diritto internazionale. Tuttavia, le regole procedurali che presiedono al loro funzionamento, essendo state concepite per la soluzione di controversie interstatali classiche di tipo bilaterale e reciproco, appaiono poco funzionali alla trattazione di questioni che presentano una dimensione collettiva e/o globale. Da questo punto di vista, la ricerca mira ad individuare, anche sulla base di un confronto tra la prassi dei vari tribunali oggetto di studio, soluzioni interpretative in grado di valorizzare le potenzialità di alcuni istituti processuali che potrebbero rivelarsi particolarmente utili nel caso di procedimenti avviati nell'interesse della Comunità internazionale.
L'aspetto innovativo del progetto sta nella volontà di valutare le interconnessioni esistenti tra due importanti evoluzioni di recente affermazione nell'ordinamento giuridico internazionale e che assumono una portata dirompente rispetto alle tradizionali modalità di funzionamento di tale ordinamento: da una parte la formazione di norme volte alla tutela di beni pubblici globali (come i diritti umani, l'ambiente, la pace, la lotta al terrorismo internazionale, e così via), dall'altra la crescente 'giurisdizionalizzazione' dell'ordinamento, dovuta all'aumento del numero di organi a cui gli Stati affidano, in svariati settori materiali, il compito di accertare il contenuto delle norme di diritto internazionale.
Si tratta di fenomeni che negli ultimi anni hanno riscosso un interesse crescente da parte della dottrina che si interroga sulla loro reale portata e sulle conseguenze prodotte sulla configurazione strutturale dell'ordinamento internazionale. Manca però ad oggi uno studio sistematico che abbia ad oggetto le conseguenze 'incrociate' di queste dinamiche. L'elaborazione di una produzione scientifica che esamini peculiarmente il legame tra questi due processi costituirebbe quindi una rilevante innovazione rispetto allo stato dell'arte preesistente nel campo.
È evidente d'altronde che la prassi giurisprudenziale costituisce il terreno di elezione per una miglior comprensione delle trasformazioni in atto nell'ordinamento internazionale. Tuttavia, la straordinaria proliferazione di tribunali internazionali ha reso sempre più difficile seguire da vicino la loro ricchissima giurisprudenza e selezionare, per le singole questioni rilevanti, i casi maggiormente significativi.
Sia in Italia sia all¿estero si segnala l'assenza di un'attività di rilevazione sistematica della prassi giurisprudenziale applicativa delle nozioni tipicamente ricollegate alla tutela degli interessi collettivi degli Stati, e ciò benché il tema dei beni pubblici globali sia al centro del dibattito dottrinario e oggetto di costante attenzione da parte degli operatori del diritto internazionale. Va detto al riguardo, che nella giurisprudenza internazionale tali questioni sono state per lo più affrontate in modo episodico, frammentario e talvolta contraddittorio, in molti casi attraverso dei meri obiter dicta, in altri sono passate completamente sotto silenzio. In generale, le pronunce rilevanti sollevano problemi interpretativi assai complessi. Un'analisi trasversale della giurisprudenza rilevante appare dunque indispensabile per una migliore comprensione delle tendenze evolutive in atto nell'ordinamento giuridico internazionale.