Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2492879
Anno: 
2021
Abstract: 

I processi decisionali sono stati ampiamente studiati nella malattia di Parkinson (MP), ma non quelli di tipo morale. Studi recenti hanno trovato un comportamento di "iper-onestà" in pazienti con MP, ma i compiti sperimentali non erano né ecologicamente validi nè "sociali", inoltre lo status medico (ON- vs OFF-medication) dei pazienti non era controllato. Recenti ricerche hanno evidenziato il ruolo
del senso di controllo o di agency (SoA, la sensazione di controllare le nostre azioni e le loro conseguenze sul mondo esterno) nella responsabilità morale relativa all'azione. In particolare, è stato trovato maggior SoA i) per azioni che producono conseguenze di tipo morale e ii) in pazienti con MP ON- vs OFF-medication (L-DOPA). Questo progetto ha l'obiettivo di studiare la menzogna spontanea in un contesto sociale in pazienti con MP per i) verificare la presenza
del fenomeno di "iper-onestà" e ii) per chiarire il ruolo della dopamina nella modulazione del processo di decisione morale e del SoA. Per studiare le decisioni morali useremo il Temptation to Lie Card Game, un compito che ha lo scopo di testare la menzogna sponteanea dando la libertà ai partecipanti di decidere se mentire o dire la verità all'opponente durante un gioco di carte. Per testare il
SoA, useremo un compito in cui i partecipanti dovranno eseguire azioni dirette ad un obiettivo - premere il pulsante che si illumina di un certo colore - mentre osservano una mano virtuale che esegue la stessa azione o una diversa, simultaneamente o in ritardo. I giudizi dei partecipanti circa la sincronia tra le loro azioni e quelle osservate verranno utilizzati come misura di SoA. I pazienti con MP prenderanno parte ad entrambi i compiti due volte : ON- e OFF-medication (L-DOPA). Ci aspettiamo: i) una minore frequenza delle menzogne nei pazienti con MP vs. controlli; ii) una frequenza minore delle menzogne nei pazienti ON- vs. OFF-medication iii) maggiori giudizi di sincronia nei pazienti ON- vs OFF-medication.

ERC: 
SH4_7
SH4_4
SH4_5
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3587487
Innovatività: 

La MP è stata considerata per lungo tempo una patologia neurodegenerativa che interessava prevalentemente le funzioni motorie a causa dell'interessamento dei gangli della base. Recenti ricerche hanno dimostrato però come queste strutture cerebrali abbiano un ruolo cruciale anche nelle funzioni cognitive e sociali di più alto livello (Brown & Marsden, 1998; Middleton & Strick, 2000) come quelle
esecutive, del controllo degli impulsi e nel decision-making.
Molte ricerche sono state dedicate allo studio dei processi decisionali nella MP, in particolare in condizioni di rischio e incertezza. Circa il 10% dei pazienti affetti da MP presentano problemi di gioco d'azzardo (gambling) patologico (Rossi et al., 2017; Weintraub et al., 2010), spesso indotti dal tipo di trattamento farmacologico a cui sono sottoposti (Brusa et al., 2016). Inoltre i pazienti con MP tendono a prendere più spesso decisioni rischiose in confronto ai partecipanti di controllo (Brand et al., 2005; Euteneuer et al., 2009) e a fare
scommesse più velocemente quando assumono farmaci dopaminergici rispetto (i) a quando non assumono farmaci dopaminergici e (ii) al gruppo di controllo (Gotham et al., 1988). Questo problema rende la gestione del denaro e delle situazioni rischiose particolarmente problematica, sia per il paziente, sia per i caregivers.
Un altro tema poco affrontato in lettaratura è la presenza di reward-seeking behaviors, i comportamenti mirati all'ottenimento di una ricompensa (reward). I reward-seeking behaviors associati alla MP potrebbero essere indotti da una eccessiva salienza della ricompensa nei compiti decisionali, a seconda della progressione della malattia o del grado di coinvolgimento dei circuiti dopaminergici. Quindi il comportamento dei pazienti con MP non sarebbe influenzato solamente da una più accentuata propensione al
rischio ma da una maggior salienza motivazionale ricoperta dalla ricompensa (indotta a sua volta dal trattamento farmacologico). Il tema dei processi decisionali in contesti sociali o morali è stato invece raramente indagato nella MP (Abe et al., 2009; Arshad et al.,2017; Javor, Ransmayr, Struhal, & Riedl, 2016; Javor, Riedl, Kirchmayr, Reichenberger, & Ransmayr, 2015; Mameli et al., 2013).
Strutture cerebrali come il sistema limbico, i gangli della base e la corteccia prefrontale sono reclutate per prendere decisioni sociali (es. decidere se fidarsi o meno di un altro individuo). Lo studio dei processi decisionali sociali nella MP è rilevante perché esiste una sovrapposizione tra le aree cerebrali impiegate per prendere decisioni di tipo sociale e quelle il cui funzionamento viene maggiormente
colpito nel corso della MP (Javor et al., 2016).
In riferimento alle decisioni che riguardano il comportamento morale, esistono numerose inconsistenze in letteratura. Alcuni studi sostengono che i pazienti con MP siano maggiormente propensi alla menzogna (Brusa et al., 2016; Cilia et al., 2014) mentre altri sostengono la presenza di comportamenti iper-onesti (Abe et al., 2009; Mameli et al., 2013). L'obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di investigare in modo sistematico il ruolo dello status medico dei pazienti nell'influenzare il comportamento morale. Infatti testeremo gli stessi pazienti affetti da MP sia ON- sia OFF-medication, per esaminare l'effetto del trattamento dopaminergico sulle decisioni morali. Inoltre, il
comportamento morale sarà investigato impiegando un compito ecologicamente valido che misura la
menzogna spontanea in un contesto sociale (Temptation to Lie Card Game), al contrario degli studi precedenti che hanno impiegato misure self-report oppure si sono focalizzati sullo studio della menzogna istruita. Inoltre sarà manipolato il livello di reward associato ad ogni decisione, per testare l'ipotesi che le decisioni dei pazienti affetti da MP siano significativemente influenzate da un'alterata salienza motivazionale ricoperta dal reward. Infine, testeremo anche il SoA dei pazienti affetti da MP tramite un compito sperimentale sviluppato nel nostro laboratorio (Villa et al., 2018, 2021) col fine di testare l'ipotesi che il trattamento dopaminergico a cui sono sottoposti i pazienti con MP aumenti il senso di agency, che a sua volta aumenterebbe la probabilità di comportarsi in modo onesto (a causa di
una maggiore salienza delle conseguenze delle proprie azioni).
Le funzioni cognitive e sociali di alto livello, essendo essenziali per interagire e comprendere gli altri, sono viste come un importante fattore protettivo poiché migliorano la qualità della vita e il benessere biopsicosociale dei pazienti (Corallo et al., 2017). Per questo motivo risulta particolarmente importante studiare i meccanismi comportamentali e neurofisiologici sottostanti allo sviluppo di problematiche relative alle decisioni in ambito economico (gambling) e sociale (disonestà, mancanza di fiducia) in pazienti con malattia di Parkinson.

Codice Bando: 
2492879

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