L'immaginazione mentale ha un ruolo fondamentale in molti processi cognitivi, inclusa la navigazione nello spazio. E' stato scoperto che regioni corticali che elaborano informazioni utili alla navigazione sono attive anche durante l'immaginazione di luoghi e di scene. Se e come l'attivazione di queste aree rifletta le abilità di immaginazione personale è ancora da definirsi.
In questa ricerca utilizzeremo la connettività funzionale a riposo basata sulla risonanza magnetica funzionale (fMRI), utilizzando nello specifico l'analisi di Dynamic Casual Modeling (DCM) e tre questionari per la valutazione delle preferenze nell'uso dell'immaginazione (rispetto alle competenze di tipo verbale). L'obiettivo è verificare se le connessioni tra le regioni che codificano le informazioni navigazionali riflette le differenze individuali di immaginazione mentale.
Recentemente, Baldassano ha proposto una partizione della PPA in anteriore (aPPA) e posteriore (pPPA) (Baldassano, 2013). Le due sotto-regioni potrebbero rappresentare le omologhe aree paraippocampali TH, TF e THO definite nel macaco (Kravitz et al., 2011).
Nel modello del macaco la parte più anteriore, TH, è principalmente connessa con RSC e con il caudal inferior parietal lobule (cIPL). Invece la parte più posteriore, TF, riceve input principalmente dalle aree visive ventrali.
In un altro studio, Baldassano identifica un gradiente antero-posteriore nella connettività funzionale di PPA (Baldassano, 2016): un network più posteriore include pPPA e OPA, mentre un network più anteriore comprende aPPA, RSC e cIPL.
A partire dalle analisi di connettività funzionale a riposo che abbiamo già analizzato nel lavoro appena concluso, vorremmo confermare i dati riportati da Baldassano e in più approfondire la connettività effettiva tra queste aree, analisi finora non è stata esplorata.
Una volta definito il modello di connettività effettiva tra i soggetti, generando un modello generale, correleremo questo risultato con il dato comportamentale ottenuto ai questionari, verificando se e come le differenze individuali nelle abilità di immaginazione mentale condizionino la forza delle connessioni tra le aree selettive per i luoghi.