Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2767678
Anno: 
2021
Abstract: 

La sclerosi sistemica (SSc) è una malattia autoimmune sistemica caratterizzata da attivazione del sistema immunitario, disfunzione endoteliale e fibrosi della cute e degli organi interni. La patogenesi della malattia non è nota ma si ritiene che l'attivazione del sistema immunitario svolga un ruolo chiave. Diversi studi hanno dimostrato l'attivazione del linfocita B con produzione di autoanticorpi sierici e iperattività delle cellule linfocitarie T, ma pochi studi hanno focalizzato l'attenzione sul sistema immunitario innato, sia nella componente cellulare che umorale. In letteratura sono segnalate alterazioni delle frazioni C3 e C4 del complemento: pazienti con ipocomplementemia presentano più frequentemente forme overlap con altre malattie autoimmuni (in particolare vasculiti e miositi) mentre elevati livelli di complemento correlano con la severità clinica di malattia. Nella fase riperfusiva del danno da ischemia riperfusione, tipico del fenomeno di Raynaud, si ha un attiva-zione del complemento che riconosce le cellule endoteliali danneggiate come non-self peggiorando il danno endoteliale. Anche se è stata documentata la presenza del complesso C5b-9 ed il recettore C5a a livello dei capillari in sezione di cute di pazienti sclero-dermici, pochi studi hanno evidenziato alterazioni delle frazioni terminali della cascata del complemento (C5, C9) mentre nessuno studio ha messo in evidenza alterazioni della frazione C2. In molte malattie autoimmuni è stato dimostrato un deficit nella frazione C2 del complemento e nelle frazioni C7, C8 e C9.
Obiettivo dello studio è valutare nei pazienti sclerodermici la presenza di eventuali altera-zioni delle frazioni complementari e correlarle, eventualmente, con le manifestazioni cliniche, vascolari e fibrosanti della malattia. Oltre agli esami clinici e strumentali per la valutazione dell'attività e della gravità della malattia, verrà effettuato anche il dosaggio sierico di CH50 e delle frazioni C2, C3, C4 del complemento.

ERC: 
LS6_2
LS6_4
LS6_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3561180
Innovatività: 

In letteratura è dimostrata un'attivazione del sistema del complemento nella SSc soprattutto nella fase riperfusiva del danno da ischemia/riperfusione, tipico del fenomeno di Raynaud, con conseguente promozione del danno endoteliale e dell'apoptosi. È dimostrato che elevati livelli di complemento correlano con la severità di malattia mentre l'ipocomplementemia è più frequente in pazienti con SSc con forme overlap di malattia con altre patologie autoimmuni. Anche se sono segnalate alterazioni delle frazioni C3 e C4 del complemento ed è stata documentata la presenza del complesso C5b-9 ed il recettore C5a a livello dei capillari in sezione di cute di pazienti sclerodermici, pochi studi hanno evidenziato alterazioni delle frazioni terminali della cascata del complemento (C5, C9) mentre nessuno studio ha messo in evidenza alterazioni della frazione C2.
La valutazione dei livelli sierici del complemento potrebbe essere utile per classificare i pazienti sclerodermici in differenti fenotipi di malattia. In particolare possiamo distinguere i pazienti con aumento delle frazioni complementari da quelli con consumo delle frazioni complementari, Nel primo caso la letteratura internazionale ha dimostrato una maggiore espressività di malattia con aumento degli indici clinimetrici, Nel secondo caso, possiamo ipotizzare che la malattia sia associata a forme, spesso misconosciute, di sindromi in overlap. In particolare, supponiamo che l'ipocomplementemia si associ alle forme di SSc con danno di tipo vasculitico e quindi ci permetta di distinguere le forme di ipoperfusione e danno endoteliale da fenomeno di Raynaud classico dalle forme in cui si associa vasculite. Le alterazioni delle frazioni complementari C3 e C4 sarebbero associate a danno da immunocomplessi che precipitano nel microcircolo della cute e degli organi interni. La presenza di ipocomplementemia, dopo esclusione di altre patologie associate ad ipocomplementemia (vasculiti, crioglobulinemia e sindromi overlap), è utile per poter valutare quei pazienti sclerodermici che necessitano non solo di terapia vasodilatatrice per il fenomeno di Raynaud ma anche di terapia immunomodulante per il controllo del danno complemento mediato della parete del microcircolo. In particolare possiamo ipotizzare che il complemento possa avere un ruolo nelle ulcere sclerodermiche che non mostrano una tendenza alla guarigione per il sovrapporsi di fenomeni vasculitici mediati da immunocomplessi.
La riduzione della frazione C2 del complemento, spesso geneticamente trasmessa, è stata associata allo sviluppo di malattie autoimmuni sistemiche ed in particolare con forme simil lupiche. La presenza di ipocomplementemia C2 ci potrebbe far ipotizzare forme di SSc ad espressione familiare, sebbene rare, ma comunque note sia nella casistica inter-nazionale che nella nostra popolazione. Possiamo, inoltre, riscontrare alterazioni della frazione complementare C2 anche in pazienti con forme di malattia overlap con LES.
Infine, un deficit delle frazioni terminali del complemento si assocerebbe ad una maggiore predisposizione a sviluppare infezioni, in particolare di tipo batterico. La presenza di deficit delle ultime frazioni del complemento potrebbe essere utile nella valutazione di quei pazienti con ulcere digitali ricorrenti caratterizzate da infezioni batteriche.
Noi possiamo, pertanto, ipotizzare che la valutazione del complemento possa essere inserita nella pratica clinica routinaria per una migliore caratterizzazione fenotipica del paziente sclerodermico.

Codice Bando: 
2767678

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