Questa ricerca si propone di costruire nuovi strumenti all'interno della disciplina urbanistica per la conoscenza delle relazioni che si costruiscono tra la scuola e il territorio. Si vorrebbe quindi aprire un nuovo filone di ricerca nel campo degli studi urbani e dell'urbanistica attraverso lo studio di tale relazione. Questo al fine di creare un ponte tra quegli approcci al tema che sono prettamente incentrati da un lato sulla dimensione educativa (come nel caso delle scienze sociali) e dell'altro sui lavori alla scala del progetto architettonico. In questo senso, si vuole riconoscere e indagare la scuola non come un luogo o un'istituzione, ma come un soggetto presente all'interno di uno specifico territorio, con cui deve necessariamente confrontarsi.
Questo verrà fatto attraverso il lavoro su un piccolo caso di studio e l'uso di una particolare metodologia di ricerca-azione. La ricerca verrà infatti inserita nel contesto di un già avviato progetto di Alternanza Scuola-Lavoro (¿Il mestiere del ricercatore: fare ricerca in città [0177]¿), promosso all'interno del DICEA e già condotto precedentemente dal proponente Elisa Avellini in veste di tutor nel periodo 2017-2018. La questione sarà quindi affrontata attraverso la prospettiva degli studenti riguardo il loro rapporto con il territorio dove vanno a scuola. Questo rapporto verrà fatto emergere coinvolgendoli attivamente all'interno di un laboratorio di ricerca urbana.
I dati raccolti attraverso questa interazione verranno poi elaborati al fine di produrre un primo corpus di informazioni rispetto a quali strumenti e quali prospettive possano essere utilizzate dall'urbanistica per indagare tale tema.
Gli obbiettivi proposti sono quindi i seguenti: comprendere in che modo la scuola sia un soggetto presente all'interno del territorio; capire come gli studenti vivono e producono un rapporto tra scuola e territorio; testare e proporre strumenti di ricerca efficaci per indagare tali questioni.
Il principale fattore di innovatività di questa proposta sta nel condurre un lavoro di ricerca che dia inizio a una discussione rispetto al rapporto tra scuola e territorio, a partire da uno specifico caso. Risulta inoltre innovativa l¿unione di bibliografie tra le discipline sociologiche e quelle urbanistiche e quindi tra i filoni di ricerca sul tema "scuola" prettamente incentrati sulla dimensione educativa e i lavori alla scala del progetto. Infine, risulta un fattore di novità anche la metodologia utilizzata, che cerca di far incontrare pratiche più tipiche di indagine qualitative su piccola scala, come l'etnografia, con pratiche di ricerca-azione e di coinvolgimento dei soggetti di studio nella produzione della ricerca.
Questo approccio permetterà un avanzamento rispetto alla conoscenza sul tema, fino ad oggi molto poco esplorato, che come detto permetterà di connettere diverse aree di studio all'interno di un progetto di piccola portata, che però si vuole presentare come il primo passo per un ragionamento su una scala più ampia.
Cercheremo di affrontare la scuola, non come un luogo o come un'istituzione, ma come un soggetto presente all'interno del territorio, che al suo interno costruisce relazioni con altri soggetti. In questo modo vorremmo aprire a nuove prospettive anche rispetto a studi su più grande scala. Prendendo ad esempio spunto dal recente bando proposto dal MIUR per il concorso #scuoleinnovative, volto all'ideazione di 51 nuove scuole su tutto il territorio italiano, sembra utile e importante proporre una nuova linea di indagine attraverso cui interrogare il rapporto scuola-territorio. Questo al fine di approfondire la conoscenza dell'istituzione scolastica in campo urbanistico e ripensare i legami esistenti o desiderati tra la scuola e il territorio in cui si trova.
La ricerca mira a costruire un percorso di ricerca parallelamente e internamente a un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro nel Liceo Ginnasio Statale Orazio (III Municipio del Comune di Roma), al fine di determinare una sperimentazione nel modo in cui tale progetto verrà sviluppato. Questo lavoro vuole quindi farsi promotore di una nuova metodologia, qui proposta, in grado di essere ricalibrata in futuro a seconda del contesto di studio, pur mantenendo le stesse linee guida generali. Cercando di unire uno strumento come il bando dell'Avvio alla ricerca con quello dell'Alternanza Scuola-Lavoro, si vuole promuovere quest'ultimo non solo come un momento di scoperta del mondo del lavoro da parte degli studenti, in questo caso il lavoro del ricercatore in urbanistica, ma anche come un laboratorio di ricerca-azione all'interno del quale l'università sia in grado di ripensare i propri strumenti di indagine e di rapporto con altre realtà istituzionali. Gli studenti che parteciperanno al progetto verranno infatti coinvolti in quanto ¿ricercatori¿ essi stessi, al fine di introdurli alle pratiche di una ricerca-azione in campo urbanistico, in maniera da far presentare a loro stessi le modalità in cui, in quanto studenti, si relazionano col territorio. Così facendo crediamo si possa costruire un più felice rapporto tra queste due realtà, la scuola e l'università, teoricamente strettamente connesse ma, nella realtà dei fatti spesso molto distanti.