La ricerca proposta si pone in continuità con un lavoro più ampio svolto con due finanziamenti (coordinati entrambi dalla prof.ssa Donatella Fiorani e con la scrivente in qualità di componente): il primo, un progetto di Grande ricerca di Ateneo (2015); il secondo, un progetto di Media ricerca di Ateneo (2018). Questi studi hanno portato alla definizione di una struttura multi-scalare all'interno della piattaforma "Carta del Rischio" del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo, costituita da diversi modelli schedografici in grado di descrivere e controllare il centro storico quale insieme organico di spazi liberi e nuclei edificati, fino alla definizione specifica di Unità e Spazi Urbani, di Unità e Fronti edilizi. Dei sei modelli schedografici proposti ('Centro Storico'; 'Unità Urbana-Aggregato'; 'Unità Urbana-Edilizia puntuale residenziale o specialistica'; 'Spazio Urbano'; 'Unità Edilizia'; 'Fronte Urbano'), quello relativo al centro storico è stato finora informatizzato e validato con l'applicazione su casi concreti. Per le schede relative alle Unità Urbane sono stati definiti gli algoritmi, è stato condotto il relativo processo di ingegnerizzazione ed è stata avviata una sperimentazione nel centro storico laziale di Cittaducale.
Nello specifico della ricerca di cui si richiede il finanziamento si pensa di continuare il processo di validazione delle schede 'Unità Urbana', estendendo l'applicazione del rilievo schedografico e il relativo calcolo degli indici di vulnerabilità e di trasformazione/modifica moderna ad altri centri storici, connotati da caratteri morfologici, tipologici e funzionali diversi. L'estensione della schedatura a siti differenti ha lo scopo di introdurre eventuali precisazioni agli indicatori che partecipano all'algoritmo, ma soprattutto di ragionare sui relativi 'pesi' utilizzati.
Si propone inoltre di avviare la definizione degli algoritmi per i modelli schedografici relativi all''Unità Edilizia' e al 'Fronte Urbano'.
La definizione e la validazione degli algoritmi formulati per la schedatura dei centri storici nella piattaforma "Carta del Rischio"('Unità Urbana-Aggregato'; 'Unità Urbana-Edilizia puntuale residenziale o specialistica'; 'Spazio Urbano'; 'Unità Edilizia'; 'Fronte Urbano') hanno lo scopo di completare la messa a punto del sistema di censimento georeferito dei tessuti storici e di valutazione speditiva dei relativi livelli di trasformazione/modifica moderna e di vulnerabilità. Queste attività, connesse con la conoscenza dei centri storici e contemporaneamente con la gestione delle relative informazioni, si ritiene ricoprano un ruolo significativo per la conservazione dell'architettura diffusa, oggi fortemente ridimensionata a favore di istanze come la sicurezza strutturale, la sostenibilità, l'innovazione e lo sviluppo economico presentate come alternative spesso inconciliabili.
La ricerca proposta intende contribuire alla messa a punto di nuove strategie di gestione che, oltre a facilitare e ottimizzare il lavoro corale e prolungato nel tempo che i centri storici richiedono per loro natura, evidenzino caratteristiche, potenzialità e vulnerabilità effettivamente riscontrate nell'edificato tradizionale. Ciò contribuirà a orientare un'operatività quotidiana ragionata e consapevole, poiché non condizionata da ragioni extra-conservative e finalizzate a garantire risposte veloci e pratiche, a scapito di valenze culturali connotanti il patrimonio diffuso.
Nello specifico il lavoro proposto, come già detto, è incentrato nella validazione della schedatura Unità Urbane e nella definizione degli algoritmi dei tracciati schedografici Spazio Urbano, Unità Edilizia e Fronte Edilizio; queste acquisizioni rappresenterebbero un significativo avanzamento rispetto allo stato attuale, portando a compimento l'organizzazione multi-scalare del modello schedografico descrittivo dei centri storici.
Ai fini della validazione, istituire più confronti fra indici di trasformazione moderna e di vulnerabilità calcolati su contesti connotati da morfologie di insediamento, tipologie edilizie, caratteri architettonici e costruttivi, omogeneità o meno di stratificazione e stati di conservazione fra loro differenti, consente di verificare (ed eventualmente precisare) i parametri che partecipano all'algoritmo e di calibrare i pesi di volta in volta associati agli indicatori significativi.
La formulazione degli algoritmi per i modelli schedografici Spazio Urbano, Unità Edilizia e Fronte Edilizio offrirebbe la possibilità di approfondire, pur sempre in termini speditivi, la conoscenza dei insediamenti storici seguendo un approccio 'scalare' che dal centro storico nel suo insieme arriva al rilievo di trasformazioni/modifiche moderne e vulnerabilità osservate sulle superfici architettoniche dei fronti, passando per gli aggregati, gli edifici specialistici, gli spazi urbani e le unità edilizie.