La proposta si sviluppa in continuità col progetto Prin 2017 "Mapping Musical Life: Urban Culture and the Local Press in Post-Unification Italy (MML)", cod. 20178P494Y - altre unità operative: Università degli Studi di Firenze (M. De Santis, coordinatore scientifico), Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Palermo - di cui il proponente è responsabile di unità locale per Sapienza.
Il progetto di ateneo qui descritto attiene ad un'epoca antecedente ed è volto a ricostruire lo sviluppo dell'informazione musicale sulla stampa periodica non specializzata e in lingua italiana, dal medio Seicento fino al primo Ottocento (ossia dalla nascita dell'opera commerciale fino all'epoca rossiniana). L'obiettivo sarà quello di circoscrivere il profilo, la formazione e le aspettative del pubblico sulla base delle sue letture quotidiane (giornali e gazzette). Il progetto non è volto a raccogliere notizie musicali di disparato interesse, ma a individuare la finalità delle medesime e le strategie messe in atto dall'informazione nei diversi scenari storici e politici, e infine le modalità di lettura e comprensione da parte del pubblico.
Non risulta attualmente sviluppato nell'ambito delle discipline musicologiche lo studio dell'opinione pubblica sulla musica e sulle intersezioni fra gusto, diffusione della musica e informazione musicale. L'ambito cronologico qui abbracciato inquadra un'epoca di profondo e progressivo mutamento nella diffusione dello spettacolo musicale in Italia e di forti cambiamenti nell'assetto sociale degli stati. L'ipotesi di fondo - suffragata da molteplici indizi in fase preparatoria - è che a detti sommovimenti corrisponda una diversa coscienza e autocoscienza del pubblico in rapporto all'evento musicale; coscienza che sin dalla seconda parte del Settecento ma probabilmente in modo non unanime di territorio in territorio, giunge a focalizzarsi progressivamente sul dato artistico. Gusto, identità, partecipazione e orientamento dell'informazione musicale a stampa si sistemano a primo Ottocento e oltre in una struttura logica e comunicativa 'circolare' (dal pubblico all'informazione e nuovamente al pubblico), e non più unidirezionale come avveniva nell'informazione degli stati di Antico Regime (dall'informazione al pubblico).