Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1544692
Anno: 
2019
Abstract: 

La visione prettamente economica dell¿innovazione, dipendente dall¿invenzione di una mente geniale, sta lasciando spazio ad una concezione più complessa in cui appare rilevante il peso di una pluralità di soggetti non solo privati ma anche pubblici. I soggetti istituzionali, in particolare, attraverso i meccanismi di regolazione, svolgono un ruolo chiave nel formare il contesto entro il quale produrre e sostenere sistemi di innovazione. La decentralizzazione della contrattazione sembra essere utile per introdurre innovazioni e cambiamenti nell'organizzazione del lavoro. Rispondendo meglio alle esigenze delle imprese, può infatti rappresentare uno strumento utile per sostenere una serie di innovazioni volte ad aumentare la produttività e il benessere dei lavoratori. Allo stato attuale anche se in Italia la contrattazione di secondo livello rimane residuale e fortemente legata alla dimensione d¿impresa e al settore economico, l¿istituzione di una serie di incentivi per la defiscalizzazione, come il Premio di Risultato (PdR) che prevede tra i criteri eleggibili anche i processi di innovazione, rappresenta un punto di partenza interessante per capire come i diversi attori della contrattazione provano a confrontarsi con strumenti più complessi, non legati solo alla regolazione salariale. A partire da alcuni studi di caso su un campione di aziende italiane che, nel depositare un contratto aziendale, hanno indicato l¿innovazione tra i criteri per la richiesta del PdR, il progetto intende comprendere in che modo viene definita e che significato assume l¿innovazione per queste imprese, analizzando il ruolo assunto degli attori della rappresentanza nel facilitare questi processi. I risultati chiariranno in che modo i meccanismi di regolazione sostengono l¿innovazione e se gli strumenti messi in campo sono efficaci nel favorire sistemi win win tra le esigenze datoriali di produttività e quelle dei lavoratori e delle loro rappresentanze organizzate.

ERC: 
SH3_7
SH1_9
SH1_5
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_1930208
sb_cp_is_1930239
Innovatività: 

Esiste una vasta letteratura, legata agli esiti di numerose ricerche, che ha gettato luce sul legame fra imprese, innovatività e crescita economica. Allo stesso tempo, esistono lavori che, guardando all¿innovazione come un processo collettivo e sociale, hanno contribuito a comprendere le dinamiche e i processi che `producono¿ attività innovativa. Naturalmente, grande attenzione è stata posta anche agli attori protagonisti di questi processi. La ricerca qui presentata intende inserirsi all¿interno di quest¿ultimo campo di analisi, con l¿obiettivo di offrire un contributo riguardante il coinvolgimento delle associazioni di categoria, sindacali e imprenditoriali e, in particolare, del ruolo svolto dalla contrattazione collettiva decentrata nel contesto dei processi innovativi. Sembra infatti mancare una specifica attenzione agli attori della rappresentanza collettiva, ma soprattutto al ruolo della contrattazione collettiva di secondo livello.
Un ulteriore elemento di novità deriverebbe dalla possibilità di sfruttare le caratteristiche di un repository di dati amministrativi finora non utilizzato, che, considerata la natura dei criteri di selezioni adottati, risponderebbe alle esigenze dell¿analisi. Tutte le imprese selezionate, infatti, nel presentare istanza di detassazione del premio di risultato hanno depositato il contratto aziendale, al cui interno erano indicati obiettivi di innovazione. Di conseguenza, le imprese parte del campione rappresenterebbero una popolazione controllata per le variabili utili all¿analisi, in quanto il legame fra contrattazione decentrata e innovazione è fissata dalla definizione degli obiettivi d¿impresa negoziati.
Peraltro, un ultimo elemento di novità è rappresentato dalle caratteristiche delle imprese stesse. Sovente, il discorso sull¿innovazione nelle imprese richiama alla mente casi appartenenti a settori industriali ad alta manifattura (prevalentemente meccanica) oppure ad alta intensità tecnologica (settore chimico-farmaceutico) lasciando un vuoto di analisi sul settore terziario e dei servizi, considerati a bassa propensione innovativa (Rullani 2014). Allo stesso tempo, soprattutto in riferimento al contesto italiano, esistono considerazioni legate alle differenze territoriali legate all¿innovazione, laddove spesso il mainstream indica le regioni dell¿area settentrionale dotate di una maggiore vocazione all¿imprenditoria innovativa. Le aziende parte del campione potrebbero offrire un contributo nell¿analizzare tali dinamiche, considerato il fatto che il campione di aziende presenta una buona o discreta rappresentazione: a) delle diverse aree territoriali italiane; b) dei macro-settori economici; c) delle differenti dimensioni d¿impresa.

Codice Bando: 
1544692

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