La letteratura scientifica sulla disforia di genere (DG) e sui disturbi alimentari (DA) ha evidenziato il ruolo centrale dell¿insoddisfazione corporea (IC) nello sviluppo e nel mantenimento di entrambe le condizioni. In questi soggetti, l'IC rappresenta un potenziale fattore di sofferenza con rilevanti implicazioni per il trattamento. Tuttavia, la maggior parte degli studi che hanno esplorato il costrutto dell'IC nei DA e nella DG si è avvalsa esclusivamente di strumenti self-report, senza inquadrare l¿effetto di questa variabile all¿interno di una valutazione più comprensiva di fattori individuali clinicamente rilevanti che possano contribuire a incrementare o attenuare il disagio corporeo. Attraverso un disegno longitudinale multi-metodo e multi-informant, questo progetto di ricerca si propone di indagare il ruolo dell'IC in soggetti con diagnosi di DG e DA, includendo lo studio di variabili individuali come la personalità, il funzionamento mentale e i meccanismi di difesa valutati attraverso strumenti clinician-rated ed empiricamente consolidati. Data la stretta relazione tra funzionamento psicologico e corporeo in entrambe le popolazioni, sarà effettuata una valutazione dell'IC anche da un punto di vista medico-endocrinologico, monitorando nel tempo alcuni parametri fisiologici rilevanti. Il campione sarà costituito da 180 soggetti, di cui 60 con DG, 60 con DA e 60 da un campione di controllo non clinico, valutati in due intervalli di tempo (alla presa in carico presso il centro specialistico, e dopo un anno di trattamento). Lo studio consentirà di approfondire il costrutto dell'IC attraverso una valutazione multidisciplinare (psicologica e biologica) dei partecipanti con DG e DA, e di valutare il ruolo predittivo e psicopatologico degli stili difensivi e di personalità, promuovendo formulazioni diagnostiche più accurate al fine di migliorare il processo di assessment e di presa in carico per entrambe le condizioni.
Gli studi presenti in letteratura sull'IC nei soggetti con DG e DA riguardano principalmente la valutazione quantitativa del suo livello di disfunzionalità, tralasciando di indagare come questa variabile si inserisce nel contesto più ampio della personalità e del funzionamento mentale di queste due popolazioni cliniche, caratterizzate da una relazione complessa tra piano psicologico e corporeo. Questo aspetto innovativo è ulteriormente corroborato dall'utilizzo di strumenti clinician-report empiricamente solidi e dall'adozione di un approccio multi-informant, che tiene in considerazione sia la prospettiva dei soggetti coinvolti sia quella di professionisti della salute mentale e di osservatori esterni. Precedenti ricerche hanno suggerito che le equipe di psicologi, psichiatri e medici nel campo della salute mentale tendono a fornire giudizi validi e attendibili se le loro osservazioni e le loro inferenze possono essere quantificate attraverso strumenti di valutazione psicometricamente solidi e sofisticati come quelli utilizzati in questo progetto (Hilsenroth et al., 2000; Shedler et al., 2007). Inoltre, un approccio multi-informant consentirà di ovviare alle note limitazioni degli strumenti self-report, soggetti a bias rilevanti come la desiderabilità sociale (Cooper et al., 2012).
In particolare, i promettenti risultati sull'importanza della personalità nei soggetti con DG e DA suggeriscono che questa variabile possa ricoprire un ruolo centrale nella comprensione di come la dimensione dell'IC si declini nelle due diverse popolazioni cliniche, fornendo un elemento utile per una diagnosi differenziale. L'individuazione degli stili di personalità più rilevanti potrà promuovere un avanzamento delle conoscenze cliniche e empiriche di queste condizioni e avere notevoli implicazioni per il trattamento psicologico e medico di questi soggetti. Questo tipo di indagine, volta a identificare dei sottotipi di personalità in popolazioni eterogenee (come quelle prese in considerazione), si è rivelata molto utile nella comprensione della funzione che sintomi o specifici aspetti del funzionamento acquisiscono nel contesto della soggettività dell¿individuo. Oltre quelle descritte, simili ricerche hanno portato all¿individuazione di sottotipi di personalità in soggetti con disturbo istrionico, narcisistico o antisociale di personalità (e.g., Russ et al., 2008), distimia (Huprich et al., 2014), suicidalità (Cross et al., 2011), disturbo di panico (Powers et al., 2011) o patologie mediche come psoriasi ed emicranie (e.g., Galli et al., 2019).
Inoltre, l'applicazione di uno strumento transcript-based per la valutazione dei meccanismi di difesa, mai utilizzato su un campione di soggetti con DG, consentirà di far luce su un aspetto ancora poco indagato in letteratura, ma con un'evidente importanza diagnostica, prognostica e terapeutica. La presente ricerca si propone quindi di arricchire il costrutto dell'IC con una valutazione delle percezioni e dell'esperienza soggettiva dell'individuo in merito alla forma, alla dimensione e al peso del proprio corpo, ma promuoverà anche formulazioni diagnostiche più accurate e predittive al fine di migliorare il processo di assessment e di presa in carico multidisciplinare.
Un altro aspetto innovativo è quello di adottare una prospettiva multi-centrica attraverso il coinvolgimento di servizi multidisciplinari e altamente specializzati nella presa di carico di queste due popolazioni. Questo consentirà di osservare i campioni in un contesto specifico e di approfondirne il quadro clinico in un'ottica inter-disciplinare e integrata. In aggiunta, verrà adottata anche una prospettiva longitudinale. A oggi, la letteratura sull'IC in campioni di soggetti con DG e DA comprende quasi esclusivamente studi osservazionali (e.g., Algars et al., 2012; Bandini et al., 2013; Turan et al., 2018; Vocks et al., 2009; Witcomb et al., 2014) o case report (Ristori et al., 2019) in cui l'IC viene valutata solo in relazione alla co-occorrenza tra le due condizioni.
Infine, un ulteriore elemento innovativo di questo progetto riguarda la possibilità di indagare in un¿ottica multidisciplinare e attraverso strumenti sofisticati e innovativi, anche gli aspetti medici, nutrizionali ed endocrinologici, fondamentali ai fini di interventi accurati con entrambe le popolazioni. Nei soggetti con DA, in particolare, è fondamentale considerare la presenza di gravi alterazioni della composizione corporea (per es. la presenza di sarcopenia, conseguente alla riduzione della massa muscolare e alterazione del rapporto massa magra/massa grassa conseguenti al protrarsi di abitudini alimentari inadeguate e ad uno stile di vita sedentario) e monitorarne le variazioni durante il percorso di cura.