Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1088819
Abstract: 

Il progetto «La forma del monumento», finanziato dal fondo grandi e medie attrezzature di ateneo 2014, prevedeva l'acquisizione di due distinte macchine di misura laser in modo da costituire un sistema modulare di scansione tridimensionale indirizzato e ai monumenti di grandi dimensioni e a piccoli oggetti. Il finanziamento ottenuto in quella occasione ha consentito ai richiedenti di dotarsi solo della ScanStarion Leica P20. Con la richiesta attuale si intende integrare il progetto 2014 con l'acquisizione di una nuova macchina, che si rende necessaria alla luce dei risultati ottenuti con lo sviluppo del progetto originario. Ai due dipartimenti della richiesta originaria si è aggiunto il Polo museale della Sapienza.
L'oggetto della richiesta di finanziamento 2018, l'AICON SmartScan C8 FOV M-650, si configura come il miglior sistema di scansione ottica senza contatto per oggetti in termini di precisione operativa, modularità della macchina che ne permette l'adattamento alle varie esigenze di utilizzo. Le caratteristiche principali dello scanner sono: la classe di appartenenza (sistema di scansione a luce bianca) lo rendono ideale per la scansione di superfici, le camere ad alta risoluzione permettono l'acquisizione di modelli 3D in tempistiche rapide. Le caratteristiche di precisione submillimetrica fanno di questo sistema portatile la scelta ideale per affrontare tipologie complesse di oggetti quali statue, piccoli oggetti, ceramica e dipinti. Inoltre lo strumento risulta particolarmente efficace per il rilievo di materiali lapidei relativi al mobilio presbiteriale di edifici religiosi medievali, offrendo la possibilità di una ricostruzione ipotetica della disposizione originaria degli arredi liturgici, oggi in gran parte smantellati, soprattutto se i frammenti si sono conservati in numero sufficiente.
Inoltre la possibilità di eseguire scansioni coniugate con indagini in IR e in UV consente di indagare la superficie visibile in tutte le sue componenti materiali.

ERC: 
SH5_6
SH6_3
SH5_7
Innovatività: 

La forma del monumento ha visto impegnati in una stretta collaborazione i dipartimenti di Storia dell'arte e Spettacolo, Scienze dell'antichità e la Leica Geosystems. Le discipline coinvolte sono state: Storia dell'arte medievale e bizantina, Preistoria del vicino oriente, ecologia preistorica, epigrafia latina, archeologia greca, protostoria europea, etruscologia, aerotopografia. Il progetto prevedeva un'attività formativa, che ha visto 13 giovani ricercatori dei vari ambiti disciplinari sostenere un articolato corso teorico e pratico sull'utilizzo delle macchine di misura e dei software collegati. I tecnici Leica hanno illustrato le funzionalità degli strumenti su esempi pratici che i partecipanti hanno individuato come esemplificativi della loro attività di ricerca. In questo senso sono state attivate delle azioni di documentazione sia di carattere monumentale-architettonico, sia orientate a oggetti di piccola o piccolissima taglia. La basilica di S. Lorenzo f.l.m. a Roma è stata individuata come laboratorio sul campo per le questioni di ordine monumentale. Sono stati effettuati rilievi 3D dell'intero complesso, che hanno portato alla definizione di planimetrie ed alzati ricavati dal modello tridimensionale realizzato tramite l'elaborazione delle scansioni. Inoltre, a S. Lorenzo, sono stati affrontati temi di documentazione di dettaglio legati agli ambiti epigrafici e storico artistici. Oltre a ciò, e specificamente per gli specialisti di storia dell'arte, il complesso di S. Lorenzo contiene un edificio monastico, di cui si conta di approfondire lo studio architettonico.
I risultati preliminari di queste attività sono stati presentati in una occasione pubblica organizzata nella sala Odeion della facoltà di lettere il giorno 15 aprile 2016 e, pubblicati, sulla rivista "Scienze dell'antichità¿ (Scienze dell'Antichità, 2016, 22/1, pp. 192-213).
Per quanto riguarda il dipartimento di Storia dell'arte e Spettacolo al momento non vi sono sperimentazioni, sul rilievo 3D, da parte di altri dipartimenti universitari omologhi. Su questo tema, infatti, la stragrande maggioranza delle pubblicazioni e ricerche provengono da dipartimenti di ambito scientifico e di architettura o da istituti di ricerca specializzati nelle nuove tecnologie informatiche. Gli storici dell¿arte in questo tipo di attività non vengono coinvolti direttamente durante il rilievo ma solo per fornire i contenuti divulgativi di queste esperienze.
Grazie a questa sperimentazione si è capito come l'approccio multidisciplinare ottenuto tramite la collaborazione tra archeologi e storici dell'arte abbia favorito uno scambio di competenze nell'approccio allo studio dei beni culturali. Inoltre l'acquisizione di nuove competenze nell'ambito del rilievo e della ricostruzione virtuale ha reso possibile l'aggiornamento della metodologia di documentazione del patrimonio culturale da parte di chi direttamente si occupa del suo studio, integrando così le competenze già acquisite dagli storici dell¿arte. Si pensi ad esempio alla rappresentazione degli arredi liturgici: fino ad ora nella maggior parte delle pubblicazioni relative a tali argomenti, si è proceduto, infatti, alla rilevazione grafici tradizionali, basati sul ricalco, cioè svolti direttamente sul manufatto scolpito.
Temi già affrontati nelle pubblicazioni su Arnolfo di Cambio, come il non finito, le deformazioni morfologiche e correzioni ottiche da lui realizzate tenendo conto della distanza da cui le sue opere dovevano essere osservate, con l'AICON SmartScan potrebbero essere ulteriormente sviluppati integrando e ricostruendo, in un modello virtuale, le sue opere e di ricollocarle in un ambiente architettonico ricostruito.
Un'altra applicazione sarebbe quella in relazione alle porte bronzee bizantine conservate in Italia: questi oggetti realizzati con varie parti poi assemblate insieme, presentano dettagli incisi e o applicati che potrebbero essere registrati e in alcuni casi restaurati, virtualmente, con l'aiuto del nuovo macchinario.
La possibilità di avere una scansione in IR e UV permette di avere fin da subito una documentazione che solitamente è affidata a istituti esterni.
Ai fini di testare le capacità dell'AICON SmartScan si è realizzata la scansione dell¿Ercole e della Minerva, un eccezionale donario offerto nel V sec. a.C. nel Santuario di Portonaccio a Veio, esposto nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Il modello tridimensionale ha consentito una restituzione immediata delle due statue con un grado di dettaglio elevatissimo (analisi dei colori, delle fessurazioni della terracotta e degli inclusi presenti) e fatto in modo che il gruppo scultoreo potesse essere trasportato virtualmente all'interno dello spazio espositivo della mostra. Un prodotto di altissimo valore, dunque, che oltre a rispondere ad un'esigenza divulgativa offre fondamentali spunti di riflessione per approfondimenti di carattere scientifico.

Codice Bando: 
1088819

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