Più della metà della popolazione mondiale vive nelle città, tuttavia l'attenzione dedicata agli ecosistemi urbani è modesta se confrontata con quella rivolta agli ecosistemi rurali, come foreste e zone umide. Molti studi tuttavia dimostrano che la percezione della qualità delle aree verdi urbane è un indicatore della qualità della vita generale in città. L'obiettivo della ricerca è dunque quello di sviluppare un indice sintetico della qualità delle aree verdi urbane, per poter essere di supporto ad una pianificazione e progettazione urbana adeguata.
A tale scopo, ci si avvarrà dei modelli e metodi utilizzati per stimare il valore dei Servizi Ecosistemici, che si dividono in tre categorie: di approvvigionamento, di regolazione e mantenimento, e culturali (classificazione CICES). Il primo step sarà sviluppare un indice sintetico per la classe dei SE culturali. Infatti, questo indice sintetizzerà la percezione degli utenti della qualità del luogo, che pertanto è di per sé una sintesi della qualità dell'area. Inoltre, non è ancora stato sviluppato un metodo applicabile, replicabile e mappabile in questo ambito, soprattutto nelle aree urbane, e si ritiene che sia invece necessario per una pianificazione e progettazione territoriale efficace ed efficiente, affinché le istituzioni possano essere informate sulla qualità delle aree verdi senza dover affidarsi a metodi limitati a solo alcune aree, come questionari ed interviste.
A tal fine si intende utilizzare una combinazione di metodi basati sulla stima della frequentazione delle aree verdi come proxy per rilevare il valore percepito.
La stima della frequentazione sarà basata su dati geolocalizzati caricati su diverse app, social media e siti, opportunamente pesati e combinati.
Si vogliono poi categorizzare i risultati ottenuti per rappresentarli in una mappa in GIS dell'indice trovato, come supporto alle pubbliche amministrazioni e come strumento di confronto tra diverse città europee.
Nonostante più della metà della popolazione mondiale viva nelle città, l'attenzione dedicata agli ecosistemi urbani è modesta se confrontata con quella rivolta agli ecosistemi rurali, come foreste e zone umide (Gómez et al.,2013). Soprattutto per quanto riguarda la valutazione dei Servizi Ecosistemici, oltre a non esistere un modello valutazione per tutti i diversi servizi in forma aggregata (estetico, ricreativo, etc.), i modelli sviluppati non sono adatti ad essere applicati al fine di una valutazione della percezione delle aree verdi di tutta un'area urbana ma con una copertura geografica limitata. Infatti, da una parte ne sono stati sviluppati alcuni atti a stimare certi servizi ecosistemici di aree verdi esclusivamente rurali (come il travel cost, il calcolo dell'area dell'orizzonte naturale, etc.), e dall'altra i metodi sviluppati per misurare il valore dei Servizi Ecosistemici Culturali urbani sono molto limitanti per le risorse temporali e umane richieste. "Gli scienziati hanno tradizionalmente studiato la ricreazione in natura conducendo sondaggi all'ingresso delle, maggiori attrazioni, come i parchi nazionali. Questo metodo è costoso, e fornisce copertura spaziale e temporale limitata" (Wood, Spencer & Guerry et al., 2013).
Trattandosi di metodi come di interviste, questionari e osservazione delle attività, questi fanno affidamento su una certa quantità di studiosi che, per un periodo statisticamente rilevante di tempo, si recano di persona presso le aree verdi oggetto di studio. Seppure si tratti di metodi rilevanti quando si analizza una singola area, non sono applicabili a tutte le aree verdi dell'area di una città.
Infatti, affinché le istituzioni possano essere informate sulla percezione della qualità delle aree verdi di tutta la città da parte degli utenti senza dover affidarsi a metodi limitati, si crede sia necessario sviluppare un metodo che sia applicabile, mappabile e replicabile e che permetta perciò un confronto all'interno di diverse aree della città stessa e tra diverse città.