Il progetto di ricerca si inserisce nel quadro degli studi sul tema dell'intercultura e della cura educativa con particolare riferimento ai contesti educativi 0-6 anni del nido e della scuola dell'infanzia con l'obiettivo di condurre una ricognizione delle azioni e dei progetti di intercultura nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di Roma capitale, con una particolare attenzione ai contesti educativi 0/6.
La presenza di bambini e di bambine migranti nel sistema di istruzione e nella società italiana ha reso la questione sempre più urgente sia dal punto di vista in generale dell'accoglienza sia sotto il profilo della necessità di costruire ambienti educativi interculturali. Per questi bambini e bambine e per le loro famiglie spesso l'ingresso al nido o nella scuola dell'infanzia rappresenta la prima transizione in strutture sociali del paese ospitante . I genitori migranti si trovano frequentemente nella condizione di dover operare scelte complesse rispetto al futuro dei figli e in questo quadro i servizi educativi possono essere sia luogo di condivisione della cura educativa sia motore per la costruzione di reti sociali.
A fronte di tale importante funzione di accoglienza e integrazione, che risulta solo in parte esplorata attraverso indagini di carattere empirico.
Nel territorio di Roma capitale, tenendo conto della carenza di dati aggiornati e del ridotto numero di ricerche sulle azioni progettate e realizzate in tali strutture in tema di intercultura, attraverso il progetto appare rilevante avviare una esplorazione di quanto avviene nei Nidi, nelle scuole dell'infanzia e nelle strutture 0/6 (sezioni ponte e sezioni primavera).
La raccolta di informazioni su azioni consolidate e pratiche diffuse su progetti specifici che hanno sviluppato nel tempo interventi mirati in materia di inclusione sociale e di accoglienza con un approccio multiculturale, permetterà di elaborare indicazioni rivolte ai servizi 0/6 utilizzabili in contesti analoghi a livello nazionale.
Il tema dell'intercultura sta, dunque, assumendo una crescente centralità anche nel contesto nazionale di studi e di ricerche nel campo dei servizi per la prima infanzia indagando le dimensioni della progettazione, della documentazione, della formazione delle educatrici, degli educatori, delle e degli insegnanti.
A fronte di tale interesse e delle numerose domande di ricerca poste dalla presenza di bambini e bambine stranieri nei servizi educativi italiani resta però limitato il numero di ricerche empiriche o studi esplorativi sulle azioni educative e didattiche condotte in tali contesti.
In tal senso la ricerca proposta ha un carattere innovativo nel quadro delle ricerche di taglio interculturale nel contesto dei servizi educativi 0/6 ponendosi l'obiettivo di tracciare una precisa mappatura di quanto avviene in servizi a gestione pubblica nel territorio di Roma Capitale in termini sia di progettazione sia di percezione delle educatrici e degli educatori, delle e degli insegnanti e delle e dei funzionari educativi.
Un elemento di innovazione specifica si lega al terreno della ricognizione di quanto realizzato nel nascente sistema integrato di istruzione per la fascia da 0/6 anni, nato in seguito alla recente istituzione tramite uno dei decreti attuativi della legge 107/2015 (la cosiddetta Buona Scuola).
Un ulteriore elemento innovativo è riconducibile a una sistematica raccolta di dati aggiornati sulla presenza di bambine e bambini nella fascia di età 0/6 anni con cittadinanza non italiana nelle strutture educative nel territorio capitolino. Gli ultimi dati disponibili risalgono, infatti, all'a.s. 2016/2017.
La raccolta di informazioni sulle azioni consolidate sulle pratiche diffuse su progetti specifici che hanno sviluppato nel tempo interventi mirati in materia di inclusione sociale e di accoglienza con un approccio multiculturale, permetterà di elaborare indicazioni rivolte ai servizi 0/6 su questo tema, utilizzabili in contesti analoghi a livello nazionale.
Introdurre nuovi sistemi di monitoraggio ed esplorazione di quello che avviene nei servizi educativi può essere funzionale alla creazione di un modello facilmente applicabile, esportabile e replicabile, colmando una lacuna che la scarsità di studi in questo settore lascia intravedere.